Competition in this pair is now closed, and the winning entry has been announced. Discussion and feedback about the competition in this language pair may now be provided by visiting the "Discussion & feedback" page for this pair. Entries may also be individually discussed by clicking the "Discuss" link next to any listed entry. Source text in English Who cast that first fateful tomato that started the La Tomatina revolution? The reality is no one knows. Maybe it was an anti-Franco rebellion, or a carnival that got out of hand. According to the most popular version of the story, during the 1945 festival of Los Gigantes (a giant paper mâché puppet parade), locals were looking to stage a brawl to get some attention. They happened upon a vegetable cart nearby and started hurling ripe tomatoes. Innocent onlookers got involved until the scene escalated into a massive melee of flying fruit. The instigators had to repay the tomato vendors, but that didn't stop the recurrence of more tomato fights—and the birth of a new tradition.
Fearful of an unruly escalation, authorities enacted, relaxed, and then reinstated a series of bans in the 1950s. In 1951, locals who defied the law were imprisoned until public outcry called for their release. The most famous effrontery to the tomato bans happened in 1957 when proponents held a mock tomato funeral complete with a coffin and procession. After 1957, the local government decided to roll with the punches, set a few rules in place, and embraced the wacky tradition.
Though the tomatoes take center stage, a week of festivities lead up to the final showdown. It's a celebration of Buñol's patron saints, the Virgin Mary and St. Louis Bertrand, with street parades, music, and fireworks in joyous Spanish fashion. To build up your strength for the impending brawl, an epic paella is served on the eve of the battle, showcasing an iconic Valencian dish of rice, seafood, saffron, and olive oil.
Today, this unfettered festival has some measure of order. Organizers have gone so far as to cultivate a special variety of unpalatable tomatoes just for the annual event. Festivities kick off around 10 a.m. when participants race to grab a ham fixed atop a greasy pole. Onlookers hose the scramblers with water while singing and dancing in the streets. When the church bell strikes noon, trucks packed with tomatoes roll into town, while chants of "To-ma-te, to-ma-te!" reach a crescendo.
Then, with the firing of a water cannon, the main event begins. That's the green light for crushing and launching tomatoes in all-out attacks against fellow participants. Long distance tomato lobbers, point-blank assassins, and medium range hook shots. Whatever your technique, by the time it's over, you will look (and feel) quite different. Nearly an hour later, tomato-soaked bombers are left to play in a sea of squishy street salsa with little left resembling a tomato to be found. A second cannon shot signals the end of the battle. | The winning entry has been announced in this pair.There were 64 entries submitted in this pair during the submission phase, 7 of which were selected by peers to advance to the finals round. The winning entry was determined based on finals round voting by peers.
Competition in this pair is now closed. | Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede origine alla rivoluzione della Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione antifranchista, oppure di un carnevale sfuggito di mano. In base alla versione più popolare della storia, durante la festa dei Giganti del 1945 (una parata di pupazzi giganti di cartapesta), alcuni abitanti del luogo stavano cercando di mettere in piedi una zuffa per attirare l’attenzione. Capitarono quindi vicino a un carretto di verdura e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Vennero coinvolti degli spettatori innocenti, finché la scena degenerò in un’enorme baraonda di frutti volanti. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non impedì il ripetersi di altri combattimenti a suon di pomodori e con essi la nascita di una nuova tradizione. Temendo un’escalation ingestibile degli eventi, negli anni '50 le autorità emanarono, abolirono e quindi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, alcuni abitanti del posto che avevano sfidato la legge vennero imprigionati per poi essere rilasciati a furor di popolo. L’impudenza più nota contro il divieto del lancio dei pomodori si ebbe nel 1957, quando i sostenitori allestirono un finto funerale del pomodoro con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di incassare il colpo, stabilirono qualche regola e abbracciarono la bizzarra tradizione. Sebbene i veri protagonisti siano i pomodori, l’atto finale è preceduto da una settimana di festività. È una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate di strada, musica e fuochi d’artificio nell’allegro stile spagnolo. Per invigorire i partecipanti per l’imminente zuffa, alla vigilia della battaglia viene servita una favolosa paella, presentando così uno dei piatti valenciani per eccellenza a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggigiorno, questo festival sfrenato ha un certo grado di ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una qualità particolare di pomodori non commestibili solo per l’evento annuale. Le festività iniziano verso le 10 del mattino, quando i partecipanti gareggiano per agguantare un prosciutto appeso in cima a un palo cosparso di grasso, mentre gli spettatori cantano e ballano in strada e ostacolano i contendenti annaffiandoli d’acqua. Quando la campana della chiesa scocca mezzogiorno, camion stracarichi di pomodori si dirigono in città, accompagnati da un cantilenante "To-ma-te, to-ma-te!" (Po-mo-do-ro, po-mo-do-ro!) scandito in crescendo. Quindi, un colpo di un cannone ad acqua dà il via all’evento principale. Questo è il segnale per spappolare e lanciare pomodori agli altri partecipanti in una lotta senza quartiere, tra pallonetti di pomodori lanciati da lontano, killer a bruciapelo e ganci da medio raggio. Qualunque sia la tecnica adottata, alla fine della battaglia i partecipanti saranno (e si sentiranno) alquanto diversi. Quasi un’ora dopo, lanciatori di frutti fradici di succo di pomodoro si ritrovano a giocare in una marea viscida di salsa da strada con ben poco di ciò che somiglia a un pomodoro in vista. Un secondo colpo di cannone segna la fine dei combattimenti. | Entry #17359 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Winner Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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28 | 5 x4 | 3 x2 | 2 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.15 | 3.29 (14 ratings) | 3.00 (14 ratings) |
- 3 users entered 3 "like" tags
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+1 Sebbene i veri protagonisti siano i pomodori | Flows well | otok silba | |
i partecipanti saranno | Other Resa efficace: condivido la scelta di non usare la seconda persona verbale (sia singolare che plurale). | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
- 6 users entered 9 "dislike" tags
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-4 +4 1 dei Giganti | Mistranslations Perché tradurre lo spagnolo? C'è una spiegazione dopo tra parentesi... | Piernicola D'Ortona | |
-2 +1 1 incassare il colpo | Other Si poteva scegliere un'espressione migliore | Lia Tomasich | |
-1 +2 1 presentando così uno | Mistranslations non è questo il senso del testo originale | Lia Tomasich | |
-2 +1 1 commestibili | Mistranslations dal sapore sgradevole... è diverso da "non commestibile" | otok silba | |
-2 +2 1 cantilenante | Mistranslations Avrei scelto un termine con maggior forza semantica, più consono all’atmosfera di adrenalinica attesa che si respira prima della «battaglia». Cantilenante mi fa invece pensare al ritmo di una nenia dolce e sommessa. | Andrea Brocanelli | |
| Other Meglio usare un avverbio più nettamente "temporale (ad esempio, poi), piuttosto che "quindi" consequenziale | Lia Tomasich | |
-1 +1 1 di frutti fradici di succo di pomodoro | Punctuation sembra siano i frutti a essere fradici; metterei un inciso tra virgole | Valentina Lazzeri | |
| Mistranslations resa un po' troppo letterale - la salsa si trova per strada | Zea_Mays | |
| Chi fu a lanciare il primo pomodoro galeotto che diede inizio alla tradizione rivoluzionaria della Tomatina? A onor del vero, nessuno lo sa. Forse tutto è partito da una rivolta anti-franchista o da un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione dei fatti più accreditata, nel 1945, durante la festa di Los Gigantes (una sfilata di giganteschi fantocci di cartapesta) gli abitanti del luogo stavano per far esplodere una rissa per attirare l'attenzione. Avendo trovato un carretto pieno di verdura nelle vicinanze, iniziarono a tirarsi pomodori maturi. I poveri spettatori si trovarono ben presto nel bel mezzo di un enorme vortice di ortaggi volanti. Gli istigatori, pur avendo dovuto risarcire i fruttivendoli del danno, proseguirono con altre battaglie, sempre armati di pomodori... dando vita a una nuova tradizione. Temendo che la situazione degenerasse, negli anni Cinquanta le autorità pubbliche decisero di istituire, abrogare e poi reintrodurre diversi divieti. Nel 1951 i trasgressori di queste norme furono arrestati e poi liberati a seguito di pubbliche proteste. L'affronto più celebre ai divieti di lancio risale al 1957, quando i manifestanti organizzarono un finto funerale per il pomodoro, con tanto di bara e corteo funebre. Dopo il 1957 l'amministrazione locale decise di incassare il colpo, stabilendo un paio di regole e abbracciando questa tradizione stravagante. Naturalmente i pomodori sono i protagonisti assoluti, ma la battaglia finale è preceduta da un'intera settimana di festeggiamenti. Si celebrano i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrán, con sfilate per le strade, musica e fuochi d'artificio, il tutto condito dall'allegro spirito spagnolo. Per fare il pieno di energie in vista dello scontro incombente, poco prima della battaglia viene servita una paella di proporzioni epiche, il piatto valenziano per eccellenza a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questa festa scatenata è in qualche modo regolamentata. Gli organizzatori sono addirittura arrivati a coltivare una varietà speciale di pomodori dal gusto poco gradevole al palato, proprio per quest'evento annuale. Il festival inizia intorno alle dieci del mattino con una sfida: i contendenti tentano di accaparrarsi il prosciutto posto in cima a un palo della cuccagna ricoperto di grasso. Il pubblico innaffia gli "scalatori" con dell'acqua, cantando e ballando in strada. Il rintocco di mezzogiorno delle campane segna l'ingresso in città di camion stracolmi di pomodori, scandito dal grido "To-ma-te, to-ma-te", che si fa sempre più forte. Quindi, il colpo di un cannone ad acqua dà il via all'evento. Dopo questo segnale i partecipanti iniziano a prendersi a "pomodorate" a vicenda, senza esclusione di colpi. C'è chi si cimenta in lanci a palombella da lontano, chi preferisce le schiacciate a bruciapelo e chi prova tiri a effetto da media distanza. Qualsiasi tecnica scegliate, lo scontro vi lascerà completamente trasformati, dentro e fuori. Dopo circa un'ora dall'inizio i nostri tiratori scelti si ritrovano a giocare in strade inondate da un mare di salsa appiccicaticcia, dove è ormai quasi impossibile riconoscere qualcosa che assomigli anche lontanamente a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #15713 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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26 | 6 x4 | 1 x2 | 0 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.16 | 3.24 (17 ratings) | 3.07 (15 ratings) |
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-1 +1 istituire, abrogare e poi reintrodurre diversi divieti | Good term selection | Bruno Depascale | |
-2 +4 Naturalmente i pomodori sono i protagonisti assoluti, ma | Flows well | Valentina Mazzon | |
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stavano per far esplodere | Grammar errors questa forma verbale non mi sembra efficace, sa di calco | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Mistranslations non si sa se siano state le stesse persone a proseguire la "tradizione" | Zea_Mays | |
-1 1 decisero | Mistranslations istituirono, abrogarono ecc. - altrimenti si ha la sensazione che abbiano deciso a priori quanto segue. | Zea_Mays | |
-2 +1 2 abrogare | Mistranslations abrogare per relaxed non esprime il significato originale ed è fuorviante perché dà l'idea di un'abolizione totale | BdiL | |
-2 +3 2 dal gusto poco gradevole al palato | Other Avrei omesso "al palato": si sa già che il gusto è quel senso che afferisce alla percezione del sapore. | Andrea Brocanelli | |
-1 +1 1 campane | Omission della chiesa (potrebbero essere anche quelle del municipio) | Zea_Mays | |
| Chi lanciò il fatidico primo pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina? Il fatto è che nessuno lo sa. Tra le ipotesi di una rivolta antifranchista o di un Carnevale sfuggito di mano, la versione più accreditata della storia vuole che nel corso del festival de Los Gigantes (I Giganti, una sfilata di enormi pupi di cartapesta) del 1945, individui del luogo stessero cercando di aizzare una rissa per attirare l’attenzione. Incappati in un carretto pieno di ortaggi in vendita nelle vicinanze, iniziarono a lanciare dei pomodori maturi coinvolgendo gli ignari spettatori, fino a far sfociare quella situazione sempre più concitata in una colossale bolgia di pomi volanti. Gli istigatori dovettero poi rimborsare i venditori ambulanti, ma ciò non tolse che quella battaglia di pomodori sarebbe stata la prima di tante altre — e avrebbe determinato la nascita di una nuova tradizione. Temendo una deriva incontrollabile, negli anni 50 le autorità promulgarono una serie di divieti, poi ridotti e nuovamente ristabiliti. Nel 1951, gli abitanti del luogo che si sottrassero alle leggi furono reclusi e successivamente messi in libertà in virtù di proteste pubbliche. L’affronto più famoso ai divieti sulla battaglia dei pomodori ebbe luogo nel 1957, quando i sostenitori inscenarono un funerale al pomodoro, con tanto di bara e corteo funebre. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di tagliare la testa al toro e abbracciare quella stravagante tradizione, instaurando alcune norme che la regolassero. Oltre al pomodoro, indiscusso protagonista, l’evento prevede una settimana di festeggiamenti fino all’exploit finale. È la celebrazione dei patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con sfilate lungo le vie cittadine, musica e fuochi d’artificio nel più gioioso stile spagnolo. Per raccogliere le forze, alla vigilia della battaglia viene servita una favolosa paella, piatto simbolo della gastronomia valenziana a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi, quest’intramontabile festival è regolato da misure di ordine pubblico. Gli organizzatori sono perfino riusciti a coltivare una speciale varietà di pomodoro dal sapore poco invitante, usato solamente per quest’evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio alle 10 del mattino, con la scalata dell’albero della cuccagna, i cui partecipanti ambiscono ad afferrare un prosciutto iberico fissato sulla sommità di un palo scivoloso mentre il pubblico getta loro acqua, ballando e cantando nelle strade. Allo scoccare dei dodici rintocchi della campana della chiesa, dei camion carichi di pomodori si fanno largo nelle vie della località all’incalzante coro di “To-ma-te, to-ma-te”. Lo “sparo” di un cannone ad acqua sancisce l’inizio dell’evento, rappresentando il segnale d’inizio di una battaglia tutti contro tutti a base di pomodori spremuti e lanciati. C’è chi preferisce lunghi lanci a pallonetto, chi colpisce a distanza ravvicinata e chi ancora opta per una mezza misura. Qualunque sia la tecnica adoperata, l’epilogo della battaglia riserverà a tutti un aspetto e delle sensazioni abbastanza peculiari. Dopo quasi un’ora, i guerrieri intrisi di pomodoro continuano a giocare in fiumi di salsa che scorrono per le vie cittadine, i quali ben poco ricordano l’aspetto originale del pomodoro. Un secondo sparo di cannone suggella la fine della battaglia. | Entry #15544 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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21 | 4 x4 | 1 x2 | 3 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.35 | 3.50 (10 ratings) | 3.20 (10 ratings) |
- 2 users entered 7 "like" tags
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+1 Tra le ipotesi di una rivolta antifranchista o di un Carnevale sfuggito di mano, la versione più accreditata della storia vuole che nel corso | Flows well | Valentina Lazzeri | |
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-1 +2 2 individui | Other Stile. Suona male. | BdiL | |
+1 fino a far sfociare quella situazione sempre più concitata | Other the translation is correct. What I dislike is the style, I would have chosen another formulation | otok silba | |
-1 +2 2 pomi | Spelling Pomi ricorda le mele, le pere, le cotogne, ma per pomodori non può essere usato come sinonimo generico di frutti. Tra l'altro è un termine botanico preciso che indica un "falso frutto", mentre il pomodoro è, sempre botanicamente, una bacca. | BdiL | |
-1 +1 1 — | Punctuation il trattino isolato non si usa in italiano | mariant | |
-1 +2 1 si sottrassero alle leggi furono reclusi e successivamente messi in libertà in virtù di proteste pubbliche | Other stile e formulazione "pesante". | otok silba | |
-1 1 quando i sostenitori inscenarono un funerale al pomodoro, | Spelling | Missla | |
-1 1 i sostenitori | Other Il termine usato risulta qui ambiguo e poco chiaro. | BdiL | |
-1 1 ’intramontabile | Mistranslations non rende esattamente il termine inglese | Lia Tomasich | |
-1 1 ambiscono ad | Other stile: "tentano di afferrare" | otok silba | |
-1 +2 1 iberico | Mistranslations era necessario aggiungere "iberico"? | Lia Tomasich | |
-1 1 spremuti | Mistranslations traduzione non esatta, meglio "spappolati" o "schiacciati" | Lia Tomasich | |
abbastanza peculiari | Mistranslations la resa non riflette il senso esatto dell'originale | Claudia Cherici No agrees/disagrees | |
| Chi fu a lanciare il primo, fatidico pomodoro, scatenando così la battaglia della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa con certezza: forse l’evento è nato come atto di ribellione anti-franchista, o forse come manifestazione carnascialesca, poi sfuggita di mano. La spiegazione più comune è che, nel 1945, durante la sagra di Los Gigantes (una sfilata di giganteschi pupazzi di cartapesta), alcuni abitanti del luogo decisero di inscenare una rissa per attirare l’attenzione. Trovarono nelle vicinanze un carretto di ortaggi, e cominciarono a lanciare pomodori maturi, coinvolgendo anche innocenti passanti: l’ambiente si surriscaldò, diventando teatro di una lotta concitata, senza esclusione di colpi. Gli istigatori dovettero poi risarcire i verdurai, ma ormai era nata una nuova tradizione, e furono organizzate altre battaglie di pomodori. Temendo che l’evento potesse sottrarsi al loro controllo, nel corso degli anni ‘50 le autorità promulgarono, annullarono e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini fuorilegge vennero addirittura messi in prigione, finché un sollevamento dell’opinione pubblica ne determinò il rilascio. La protesta più clamorosa contro i divieti anti-pomodori ebbe luogo nel 1957: i rivoltosi celebrarono un finto funerale in memoria del frutto, con tanto di bara e corteo funebre. Dopodiché, le autorità locali capitolarono: stabilirono alcune regole, e abbracciarono anche loro la bizzarra tradizione. Benché la sfida a colpi di pomodoro sia il momento clou, la battaglia finale è preceduta da altri festeggiamenti. Si comincia venerando i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e san Luigi Bertrando, con processioni, concerti e gioiosi spettacoli pirotecnici nel più puro stile ispanico. Per rimettersi in forze prima dell’imminente certame, la sera della vigilia viene cucinata una tradizionale paella valenciana a base di riso, crostacei, zafferano e olio d’oliva. Oggi, l’evento non si svolge più all’insegna della completa anarchia. Gli organizzatori sono arrivati a coltivare, appositamente per la battaglia, una speciale varietà di pomodori, non particolarmente gustosi. I festeggiamenti iniziano alle 10 del mattino, con un palo della cuccagna in cima al quale si trova come premio un jamon. Gli spettatori brandiscono tubi di gomma e provvedono a innaffiare i partecipanti, che invadono le strade cantando e ballando. Quando la campana della chiesa annuncia il mezzogiorno, autocarri carichi di munizioni entrano finalmente in città, in un crescendo di "To-ma-te, to-ma-te!" scandito dalla folla. Lo sparo di un cannone ad acqua dà il via al combattimento: da quel momento, si possono schiacciare e lanciare i pomodori, sferrando attacchi senza pietà agli avversari. Lanciatori sulla distanza, sicari a bruciapelo, specialisti dei colpi effettati a medio raggio: ognuno sceglie la tecnica che gli è più congeniale, sapendo che comunque, cessate le ostilità, tutti saranno stati trasformati dall’esperienza, e non soltanto nell’aspetto esteriore. Quasi un’ora più tardi, i combattenti si ritrovano a sguazzare in un mare di sugo che ha allagato le strade: ormai i pomodori sono soltanto un ricordo, e una seconda salva segnala la fine della battaglia. | Entry #18206 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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17 | 4 x4 | 0 | 1 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.45 | 3.71 (17 ratings) | 3.18 (17 ratings) |
- 4 users entered 7 "like" tags
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-3 +2 1 l’ambiente si surriscaldò | Good term selection | BdiL | |
+1 da quel momento, si possono schiacciare e lanciare i pomodori, sferrando attacchi senza pietà agli avversari | Flows well | otok silba | |
cessate le ostilità, tutti saranno stati trasformati dall’esperienza, e non soltanto nell’aspetto esteriore | Flows well | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 e una seconda salva segnala la fine della battaglia | Flows well | otok silba | |
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-1 +3 2 la sagra | Mistranslations Sagra è sì una festa, ma è riferita più a una festa culinaria. Nel caso specifico, si parla più di qualcosa vicina al Carnevale e quindi la parola sagra non è appropriata. | Silvia B. | |
-2 +2 2 verdurai | Other settentrionalismo | BdiL | |
-1 1 , | Punctuation virgola prima della congiunzione | mariant | |
-1 +3 1 annullarono | Other ambiguo, non è un annullamento tout court | BdiL | |
con un palo della cuccagna in cima al quale si trova come premio | Other Stile: a mio avviso poco scorrevole (sono tuttavia d'accordo con te sulla bellezza infedele di altre tue rese davvero ben risolte). | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
-1 +4 2 jamon | Mistranslations Perché tradurre ham con jamon? | texjax DDS PhD | |
+2 i partecipanti, che invadono | Mistranslations gli spettatori cantano e ballano, non i partecipanti | Francesca Chiarello | |
-2 +2 3 munizioni | Mistranslations trucks packed with tomatoes | texjax DDS PhD | |
-2 +2 2 sicari a bruciapelo | Mistranslations i sicari non possono essere "a bruciapelo", semmai i tiri | Lia Tomasich | |
-1 1 ricordo | Mistranslations Traduzione eccessivamente libera. Ritengo che si allontani troppo dall'originale e che abbia un senso diverso rispetto a: "with little left resembling a tomato to be found" | texjax DDS PhD | |
-1 1 , | Punctuation virgola prima della congiunzione | mariant | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione della Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse è stata una rivolta antifranchista o un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più nota della storia, si racconta che, durante la festa di Los Gigantes (una sfilata di pupazzi giganti in cartapesta) del 1945, alcuni residenti non cercassero altro che provocare una rissa per attirare l’attenzione. Si trovarono per caso vicino a un carretto di verdure e cominciarono a lanciarsi pomodori maturi. Gli ignari passanti si trovarono loro malgrado coinvolti nel tafferuglio che si trasformò ben presto in una gigantesca mischia di frutti volanti. I fomentatori furono poi costretti a ripagare i venditori di pomodori, ma questo non fermò il ripetersi di altre battaglie: era nata una nuova tradizione. Nel corso degli anni '50, temendo che la cosa degenerasse in un crescendo incontrollato, le autorità promulgarono, abrogarono e poi riapplicarono una serie di provvedimenti di messa al bando. Nel 1951, i cittadini che infrangevano la legge furono messi in prigione finché l’opinione pubblica non ne rivendicò a gran voce il rilascio. L’affronto più famoso al bando del lancio dei pomodori ci fu nel 1957, quando i fautori organizzarono un finto funerale al pomodoro, con tanto di feretro e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare buon viso a cattiva sorte, stabilì il rispetto di alcune regole ferme e autorizzò la stravagante tradizione. Fermo restando che sono i pomodori a costituire l’attrazione principale, l’evento finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si celebrano i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con sfilate in strada, musica e fuochi d’artificio secondo il festoso spirito spagnolo. Alla vigilia della battaglia, per mantenersi in forze in attesa dell’imminente scontro, viene servita una memorabile paella, il tipico piatto valenziano a base di riso, pesce, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questa festa scatenata si svolge secondo un certo ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori non commestibili da utilizzare proprio durante questa manifestazione che si tiene ogni anno. I festeggiamenti iniziano intorno alle dieci di mattina quando i partecipanti corrono a contendersi un prosciutto appeso a un palo spalmato di grasso. Gli spettatori innaffiano d’acqua i concorrenti mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, i camion carichi di pomodori entrano in città, mentre i cori che scandiscono "To-ma-te, to-ma-te!" raggiungono l’apice. Poi, lo sparo di un cannone ad acqua dà inizio al grande evento. Segna il via libera allo spappolamento e al lancio dei pomodori, dando vita ad attacchi senza quartiere tra i partecipanti. Lanci a pallonetto, tiri a bruciapelo e ganci a medio raggio: qualunque sia la tecnica utilizzata, prima che sia finita, apparirete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un’ora dopo, i lanciatori zuppi di salsa di pomodoro restano a fronteggiarsi in una marea di passata rossa, senza che per strada sia più rimasto un solo pomodoro intero. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #19855 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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12 | 1 x4 | 4 x2 | 0 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.42 | 3.20 (10 ratings) | 3.63 (8 ratings) |
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una gigantesca mischia di frutti volanti | Flows well | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
: | Other bene la non riproduzione del trattino inglese | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
Lanci a pallonetto, tiri a bruciapelo e ganci a medio raggio | Good term selection | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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-1 1 si racconta che, | Other Ridondante oltre che non presente nella versione originale del testo | Daniela Chiaretta | |
-2 1 Gli ignari passanti | Mistranslations "Ignari passanti" non è la traduzione corretta di "Innocent onlookers". | Daniela Chiaretta | |
-1 1 pesce | Mistranslations non si parla strettamente di pesce, ma più genericamente di "frutti di mare", in quanto molluschi e crostacei (tipici ingredienti della paella) non sono "pesci" | Valentina Lazzeri | |
| Chi lanciò quel primo fatale pomodoro che diede inizio alla baraonda della Tomatina? La verità è che non lo sa nessuno. Forse si trattò di un gesto di ribellione contro Franco o di una carnevalata finita del tutto fuori controllo. Secondo la più diffusa versione della vicenda, nel 1945, durante la festa dei Giganti (una sfilata di enormi figure in cartapesta), alcune persone del luogo cercarono di inscenare una sorta di rissa per attirare l'attenzione. Per caso, trovarono lì vicino un carretto pieno di verdura e cominciarono a tirarsi pomodori maturi. Alcuni ignari passanti vennero coinvolti, al punto che la situazione degenerò in un parapiglia di ortaggi volanti. Quelli che avevano cominciato dovettero risarcire i venditori, ma ciò non prevenne il ripetersi di altre battaglie coi pomodori—e l’inizio di una nuova tradizione. Negli anni cinquanta, preoccupate al pensiero di un’irrefrenabile escalation, le autorità emanarono una serie di divieti, che mitigarono e, in seguito, ripristinarono. Nel 1951, gli abitanti del luogo che sfidarono la legge vennero arrestati, per essere poi rilasciati a furor di popolo. La più nota sfida ai divieti nei confronti delle battaglie coi pomodori risale al 1957, quando i fautori degli scontri celebrarono una parodia di esequie al pomodoro, con tanto di bara e corteo funebre. Dopo il 1957, l’amministrazione locale decise di adeguarsi alla situazione, definì alcune regole e accettò la bizzarra tradizione. Anche se è la battaglia coi pomodori al centro dell’attenzione generale, un'intera settimana di festeggiamenti precede lo scontro finale. Si tratta della festa dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con processioni nelle strade, musica e fuochi d’artificio nel più festoso stile spagnolo. Per rinvigorire le forze in vista della mischia imminente, il giorno prima della battaglia è offerta una gigantesca paella, il piatto di Valencia per antonomasia, con riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questa festa scatenata viene in parte regolamentata. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori dal gusto sgradevole, espressamente per questa ricorrenza annuale. I festeggiamenti cominciano intorno alle dieci di mattina, quando i partecipanti gareggiano nel tentativo di aggiudicarsi un prosciutto appeso in cima a un palo scivoloso. Gli spettatori, mentre cantano e ballano per le strade, gettano dell’acqua addosso a quelli che si arrampicano. Al rintocco di mezzogiorno, arrivano in paese camion carichi di pomodori, in un crescendo di cori che intonano “To-ma-te, to-ma-te!”. Poi, con il getto di un idrante, inizia l’evento principale. Si tratta del via libera per iniziare a schiacciare e a lanciare pomodori, in attacchi in cui ognuno ce la mette tutta nel contrastare gli altri partecipanti. Ci sono quelli che fanno lanci da lontano con traiettorie a parabola, killer che colpiscono a bruciapelo e altri che rifilano ganci dalla media distanza. Qualunque sia la tecnica utilizzata, quando tutto è terminato, si sembra (e ci si sente) molto diversi da prima. Circa un’ora dopo, lanciatori ormai fradici sono lasciati a giocare in mezzo alla strada in un mare di sugo attaccaticcio, nel quale non è rimasto intatto neanche un pomodoro. Un secondo getto dell’idrante indica la fine della battaglia. | Entry #17522 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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11 | 2 x4 | 0 | 3 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.18 | 3.21 (14 ratings) | 3.14 (14 ratings) |
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-3 +1 2 Per caso, trovarono lì vicino un carretto pieno di verdura e cominciarono a tirarsi pomodori maturi. | Flows well | Bruno Depascale | |
il piatto di Valencia per antonomasia | Good term selection | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
killer che colpiscono a bruciapelo | Flows well | otok silba No agrees/disagrees | |
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-1 +5 2 baraonda | Mistranslations Il termine baraonda è privo della connotazione “bellica” dell’originale (revolution, che nel testo allude alla battaglia). Secondo me, trattandosi proprio della prima frase, è importante trasmettere tale sfumatura semantica. | Andrea Brocanelli | |
-1 +3 2 carretto pieno di verdura | Spelling "un carro pieno di verdura" sembra casuale, in realtà è un carretto di verdure (vendita). | Lia Tomasich | |
-3 +1 1 ignari passanti | Mistranslations Non traduce correttamente il testo originale (Innocent onlookers) | Daniela Chiaretta | |
-1 +2 2 mitigarono | Mistranslations "mitigare" non è adeguato per un divieto, meglio "sospendere". | Lia Tomasich | |
situazione, definì alcune regole e accettò la bizzarra tradizione. | Other Situazione/Tradizione fanno rima, meglio evitare le rime negli articoli, suonano male | Federica Villa No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies Avendo italianizzato i precedenti nomi spagnoli (vedi "Los Gigantes") sarebbe corretto italianizzare anche il nome di San Luigi Bertrando | Daniela Chiaretta | |
si sembra | Other "Si sembra" non è una buona resa, anche foneticamente quell'allitterazione stona: sarebbe stato molto meglio ' si appare ' | Claudia Cherici No agrees/disagrees | |
+2 sono lasciati a giocare in mezzo alla strada | Mistranslations la frase non scorre bene | Lia Tomasich | |
| Chi ha scagliato quel primo fatidico pomodoro che ha dato inizio alla rivoluzione della Tomatina? In verità nessuno lo sa. Forse era una ribellione anti-Franco o una carnevalata sfuggita di mano. Secondo la più popolare versione della storia, durante la festa del 1945 dei Los Gigantes (una parata di pupazzi giganti di cartapesta ),la gente del posto intendeva inscenare una rissa per attirare un po' d'attenzione. Si imbatterono in un carretto di verdure nei paraggi e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Spettatori innocenti vennero coinvolti finché la scena si trasformò in una enorme bolgia di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non fermò il ripetersi di altre battaglie di pomodori- e la nascita di una nuova tradizione. Le autorità, timorose di una escalation incontrollata, promulgarono, attenuarono e poi ripristinarono una serie di divieti nel corso degli anni '50. Nel 1951, i residenti che sfidarono la legge vennero incarcerati finché la protesta popolare ne domandò il rilascio. La più grande irriverenza nei confronti delle norme anti pomodoro avvenne nel 1957 quando alcuni sostenitori celebrarono un finto funerale del pomodoro con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di adattarsi alla situazione, introdusse alcune regole, e adottò la bizzarra tradizione. Nonostante i pomodori siano l'attrazione principale, lo sconto finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. È una celebrazione dei santi patroni di Buñol, della Vergine Maria e di San Luigi Bertrando, con processioni, musica e fuochi d'artificio secondo la festosa maniera degli Spagnoli. Per rafforzarsi in vista dell'imminente rissa, alla vigilia della battaglia viene servita una paella memorabile, che mette in risalto un piatto emblematico di Valencia fatto di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Al giorno d'oggi , questa festa sfrenata ha una certa misura d'ordine. Gli organizzatori sono arrivati addirittura a coltivare una speciale varietà immangiabile di pomodori solo per l'evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio verso le 10 del mattino quando i partecipanti fanno a gara per agguantare un prosciutto affisso in cima ad un palo della cuccagna. Gli spettatori innaffiano gli scalatori mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa scocca mezzogiorno , camion pieni di pomodori si riversano in città, mentre si intensificano i cori di "Tomate, tomate!". Poi, allo sparo di un idrante, ha inizio l'evento principale. È il via libera allo schiacciamento e lancio di pomodori in attacchi senza quartiere contro gli altri partecipanti. Tiratori di pomodori a lunga distanza tipo pallonetto, assassini a bruciapelo, lanciatori di ganci a medio raggio. Qualunque sia la tua tecnica, nel momento in cui finisce , sembrerai (e ti sentirai) alquanto diverso. Neanche un'ora dopo, i bombardieri fradici di pomodori sono costretti a giocare in una marea appiccicosa di salsa stradale in cui poco rimane di somigliante ad un pomodoro. Un secondo colpo di idrante segnala la fine delle ostilità . | Entry #18430 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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11 | 0 | 4 x2 | 3 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.32 | 3.38 (8 ratings) | 3.25 (8 ratings) |
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la | Mistranslations non "la gente" ma alcuni degli abitanti | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
+1 1 - | Punctuation manca uno spazio prima del trattino (che dovrebbe essere lungo) | Zea_Mays | |
sconto | Spelling scontRo | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
"Tomate, tomate!" | Punctuation The rythm of the original is completely lost | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
+1 sembrerai (e ti sentirai) | Other Stile. L’uso della seconda persona tipico della lingua inglese deve essere valutato con cautela in italiano: a mio modesto avviso, qui risulta più appropriata la forma impersonale (o tutt'al più la terza persona). | Andrea Brocanelli | |
| Non-finalist entries The following entries were not selected by peers to advance to finals-round voting. Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione nota come La Tomatina? Nessuno lo sa. Probabilmente si trattò di una rivolta contro il regime franchista o di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più diffusa della storia, pare che nel 1945, nel corso della festa dei Giganti e testoni - una parata di enormi figure in cartapesta - gli abitanti del posto progettassero di organizzare una rissa per richiamare l'attenzione. Imbattutisi in una bancarella di verdure nelle vicinanze, iniziarono a scagliare pomodori maturi. L'insurrezione coinvolse anche innocenti astanti e la scena finì per trasformarsi in un'infernale baraonda di ortaggi volanti. Gli istigatori furono costretti a ripagare i fruttivendoli ma ciò non arrestò il ripetersi di altre battaglie a colpi di pomodori... e la nascita di una nuova tradizione. Per timore di un'incontrollata intensificazione del fenomeno, nel corso degli anni '50 le autorità promulgarono una serie di divieti, per poi allentarli e quindi ripristinarli. Nel 1951, gli abitanti che sfidarono la legge vennero imprigionati fino a quando ne venne invocata a furor di popolo la scarcerazione. L'affronto più famoso e sfacciato al divieto dei pomodori si ebbe nel 1957, quando i sostenitori organizzarono un finto "funerale del pomodoro" con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale si rassegnò a fare i conti con la situazione, impose alcune regole e abbracciò questa stravagante tradizione. Sebbene i pomodori siano protagonisti, prima dello scontro finale l'evento vede svolgersi una settimana di festeggiamenti. Con parate nelle strade, musica e fuochi d'artificio, si celebrano i santi patroni di Buñol - la Vergine Maria e San Luigi Bertrando - nel tipico stile festoso spagnolo. Per prepararsi fisicamente all'incombente rissa, alla vigilia della battaglia si serve un'epica paella, un piatto tipico di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questa scatenata festa può dirsi più "disciplinata". Gli organizzatori sono giunti persino a coltivare una speciale varietà di pomodori immangiabili appositamente per l'evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio verso le 10 del mattino: i partecipanti si sfidano per afferrare un prosciutto appeso in cima a un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori annaffiano i contendenti con delle pompe cantando e ballando nelle strade. Quando la campana della chiesa rintocca mezzogiorno, giungono in città camion pieni di pomodori, accompagnati dal crescendo del canto "To-ma-te, to-ma-te!". Poi, lo sparo di un cannone ad acqua segna l'inizio dell'evento principale. È il via libera che autorizza a schiacciare e lanciare pomodori in una guerra senza quartiere contro gli altri partecipanti. C'è chi tira pallonetti da lontano, chi colpisce a bruciapelo e chi sferra ganci a media distanza. Qualunque sia la tua tecnica, quando tutto sarà finito sarai piuttosto diverso, dentro e fuori. Quasi un'ora dopo, i bombaroli - zuppi di succo rosso - restano a divertirsi nelle strade inondate di viscosa salsa, senza più l'ombra di qualcosa che assomigli vagamente a un pomodoro. Un secondo sparo del cannone indica che la battaglia è finita. | Entry #21428 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.12 | 3.11 (9 ratings) | 3.13 (8 ratings) |
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nel corso degli anni '50 le autorità promulgarono una serie di divieti, per poi allentarli e quindi ripristinarli | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
+1 Poi, lo sparo di un cannone ad acqua segna l'inizio dell'evento principale | Good term selection | bellilice | |
È il via libera che autorizza a schiacciare e lanciare pomodori in una guerra senza quartiere contro gli altri partecipanti. | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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-1 1 una bancarella | Mistranslations carretto, non bancarella | Chiara Sodi | |
-1 +3 3 e sfacciato | Mistranslations non nel testo originale | Chiara Sodi | |
si sfidano per afferrare | Mistranslations non scorre bene | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
tua | Other userei la seconda persona plurale o una forma impersonale | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede il via alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse fu una rivolta antifranchista, o forse un carnevale sfuggito al controllo. Secondo la versione più accreditata della storia, durante il festival di Los Gigantes del 1945 (una parata di giganteschi pupazzi di cartapesta), alcune persone del luogo cercarono di attirare l’attenzione inscenando una zuffa. Per caso s’imbatterono in un carretto di ortaggi che si trovava nei paraggi ed iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Gli innocenti spettatori si trovarono coinvolti nei lanci, finché la scena non degenerò in una baraonda infernale di frutti volanti. Gli istigatori furono costretti a ripagare i venditori di pomodori, ma il fatto non impedì il ripetersi di battaglie a colpi di pomodori – e la nascita di una nuova tradizione. Nel timore di un’escalation incontrollata, nel 1950 le autorità emanarono una serie di divieti, poi ‘ammorbiditi’, quindi reintrodotti. Nel 1951 alcuni residenti che avevano infranto la legge vennero imprigionati, poi liberati a furor di popolo. Il più famoso affronto ai divieti antipomodoro ebbe luogo nel 1957, quando alcuni sostenitori di questa tradizione inscenarono un funerale al pomodoro con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di seguire la corrente, rimpiazzò i divieti con alcune regole ed ‘abbracciarono’ questa stravagante tradizione. Sebbene i pomodori occupino il posto d’onore nella manifestazione, lo scontro finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti, la festa dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e S. Luigi Bertrand, con sfilate, musica e spettacoli pirotecnici alla maniera gioiosa degli spagnoli. Per potenziare le proprie forze in vista dell’imminente scontro, alla vigilia del giorno della battaglia viene servita una paella epica, rappresentazione di un iconico piatto valenciano preparato con riso, frutti di mare, zafferano ed olio d’oliva. Oggi, questo festival sfrenato è comunque regolato da alcune misure di ordine pubblico. Gli organizzatori hanno addirittura coltivato una speciale varietà di sgradevoli pomodori apposta per l’evento. Le festività hanno inizio verso le 10 del mattino, quando i partecipantoi si sfidano ad afferrare un prosciutto fissato in cima ad un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori ‘annaffiano’ i contendenti con acqua mentre cantano e ballando nelle strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, camion pieni di pomodori sfilano nella città, il loro incedere scandito da un crescendo di ‘To-ma-te, to-ma-te!” Poi, lo sparo di un cannone ad acqua dà inizio all’evento principale. È il segnale di via libera per i partecipanti, che si accalcano e si lanciano pomodori in una battaglia senza esclusione di colpi. Tiratori di pallonetti a distanza, assassini a bruciapelo o tiratori a medio raggio di palle ad effetto, poco importa la vostra tecnica, quando il tempo sarà scaduto, sembrerete (e vi sentirete) alquanto diversi. Quasi un’ora dopo, i bombaroli fradici di pomodoro saranno lasciati a giocare in un mare di appiccicaticcia salsa di strada, dove poco è rimasto che assomigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16448 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 3.10 | 3.27 (11 ratings) | 2.92 (12 ratings) |
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| Mistranslations non è nel 1950 ma negli anni '50, che vanno dal 1950 al 1959 | Lia Tomasich | |
+6 1 abbracciarono | Grammar errors Il soggetto è "il governo locale" quindi il verbo dovrebbe essere "abbracciò" | texjax DDS PhD | |
-1 +2 2 iconico | Other Calco dell'inglese "iconic", poco naturale soprattutto se riferito a un piatto | Federica Villa | |
+2 2 mentre cantano e ballando | Spelling ballano, non ballando | Federica Villa | |
-1 +1 2 si accalcano | Mistranslations | Zea_Mays | |
-1 +2 1 salsa di strada | Other traduzione troppo letterale | Zea_Mays | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede inizo alla rivoluzione de La Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattò di una rivolta anti-franchista o di un carnevale finito fuori controllo. Secondo la versione più accreditata della storia, durante il festival di Los Gigantes del 1945 (una sfilata di marionette giganti di cartapesta), i residenti locali stavano cercando di inscenare una rissa per attirare un po’ di attenzione. Si imbatterono in un carretto di verdure che si trovava nelle vicinanze e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Anche gli spettatori innocenti presero parte, fino a quando la scena si trasformò in una enorme baraonda di frutti volanti. Gli istigatori dovettero risarcire i venditori di pomodori, ma ciò non mise fine al ripetersi di ulteriori battaglie di pomodori – segnando l'inizio di una nuova tradizione. Temendo una intensificazione incontrollata del fenomeno, nel corso degli anni Cinquanta le autorità promulgarono, attenuarono e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i residenti che sfidarono la legge furono imprigionati, fino a quando l’indignazione pubblica ne richiese il rilascio. Il più famoso gesto di sfrontatezza contro la messa al bando (del lancio) dei pomodori si ebbe nel 1957, quando i sostenitori della manifestazione allestirono un “funerale del pomodoro”, completo di bara e processione. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di far buon viso a cattivo gioco, stabilirono una serie di regole e accettarono l’eccentrica tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro dell’attenzione, lo scontro finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si celebrano i santi patroni di Buñol: la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con processioni, musica e fuochi d’artificio, secondo la gioiosa tradizione spagnola. Per accrescere le forze prima dell’epica battaglia, alla vigilia dello scontro una suntuosa paella è servita ai partecipanti, mettendo in bella mostra un tipico piatto della Valencia a base di riso, pesce, zafferano e olio di oliva. Oggigiorno questo scatenato festival presenta un pizzico d’ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto da coltivare una particolare varietà di pomodori non edibili da usare solo per il festival annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato sulla cima di un palo unto di grasso. Gli astanti innaffiano i contendenti con acqua mentre cantano e ballano per le strade. Quando le campane della chiesa battono mezzogiorno, camion carichi di pomodori si riversano in città, mentre gli inneggiamenti al “po-mo-do-ro, po-mo-do-ro” raggiungono il culmine. Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua, l’evento principale inizia. E’ il via libera per lanciare e schiacciare pomodori in una guerra senza quartiere contro gli altri partecipanti. Qualunque sia la tecnica adoperata, alla fine si appare (e ci si sente) completamente diversi. Quasi un’ora dopo, lanciatori impregnati di pomodoro si ritrovano a giocare in un mare di salsa stradale appiccicosa, con poco o niente rimasto che assomigli a un pomodoro. Un secondo sparo di cannone annuncia la fine della battaglia. | Entry #16208 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Nicoletta Uras (X)Regno Unito Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.04 | 3.33 (9 ratings) | 2.75 (8 ratings) |
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nel corso degli anni Cinquanta le autorità promulgarono, attenuarono e poi ripristinarono una serie di divieti | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
lo scontro finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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+2 Anche gli spettatori innocenti presero parte | Mistranslations non è esattamente il senso del testo originale | Lia Tomasich | |
+2 venditori di pomodori, ma ciò non mise fine al ripetersi di ulteriori battaglie di pomodori | Inconsistencies di pomodori...di pomodori. Leggendolo si nota troppo la ripetizione, una delle due andrebbe eliminata o modificata. | Dieguito | |
+4 2 (del lancio) | Punctuation toglierei le parentesi che tolgono il ritmo e la leggibilità della frase, la parte dentro le parentesi la lascerei. | Dieguito | |
+2 1 della Valencia | Grammar errors di Valencia / valenziano | Dieguito | |
“po-mo-do-ro, po-mo-do-ro | Other as it is a culture-bound element, the term should be left in the original language | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
| Chi tirò il primo fatidico pomodoro che diede il via a La Tomatina? Nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione antifranchista, oppure di una festa sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante l’edizione del 1945 della festa de Los Gigantes (una sfilata di pupazzi di carta pesta giganti), gli abitanti del luogo stavano tentando di inscenare una rissa per attirare un po’ di attenzione. Si imbatterono in un carretto di verdure nelle vicinanze e iniziarono a lanciare dei pomodori maturi. Furono coinvolti anche gli innocenti spettatori e la scena si trasformò in un’imponente mischia con frutti che volavano ovunque. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori delle verdure, ma ciò non impedì il ripetersi di altre battaglie a colpi di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Negli anni ’50, nel timore di un’escalation incontrollata, le autorità adottarono una serie di divieti, che furono poi attenuati e di nuovo ripristinati. Nel 1951 gli abitanti che sfidarono la legge furono messi in prigione, fino a quando una protesta pubblica non ne chiese la liberazione. L’affronto più famoso ai divieti si ebbe nel 1957, quando i sostenitori inscenarono un finto funerale ai pomodori, completo di bara e corteo. Dopo il 1957 l’amministrazione locale decise di adattarsi alla situazione, stabilì alcune regole e accettò la stravagante tradizione. Anche se al centro della scena ci sono i pomodori, la resa dei conti finale è preceduta da una settimana di festeggiamenti. È così che Buñol festeggia i suoi santi patroni, la Vergine Maria e S. Luigi Bertran: cortei, musica e fuochi d’artificio nel gioioso stile spagnolo. Per fare il pieno di energie in vista dell’imminente rissa, alla vigilia della battaglia viene servita una paella proverbiale, esaltando così un piatto simbolo della cucina valenciana, a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi questa festa segue un certo ordine. Gli organizzatori si sono spinti al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori dal sapore sgradevole proprio per l’evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio alle 10, con i partecipanti che fanno a gara per afferrare un prosciutto fissato in cima a un palo scivoloso. Gli spettatori innaffiano di acqua i contendenti, fra canti e balli per le strade. Quando la campana della chiesa suona le 12, camion carichi di pomodori affluiscono in città, in un crescendo di voci che gridano “To-ma-te, to-ma-te!” Lo sparo di un cannone ad acqua dà il via all’evento principale. È il segnale di inizio del lancio dei pomodori schiacciati fra i partecipanti. Lanciatori di pomodori a lunga distanza, assassini a bruciapelo, tiratori a uncino di media gittata: qualunque sia la vostra tecnica, allo scadere del tempo avrete un aspetto completamente diverso e vi sentirete anche diversi. Quasi un’ora più tardi i lanciatori di bombe vengono lasciati giocare in un mare di salsa schiacciata in cui non si trova più un pomodoro intero. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #16580 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-1 +3 1 le autorità adottarono una serie di divieti, che furono poi attenuati e di nuovo ripristinati | Flows well | Alessandro Pierfederici | |
Per fare il pieno di energie in vista dell’imminente rissa | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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| Omission Manca la traduzione di "revolution". Viene così ommesso il significato de La Tomatina | Daniela Chiaretta | |
stavano tentando | Grammar errors questa scelta verbale non mi convince, si sente che è un calco | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Il testo originale è senza articolo. Utilizzando l'articolo sembra che tutti gli spettatori siano stati coinvolti nella rissa. Meglio "Furono coinvolti spettatori innocenti" | Daniela Chiaretta | |
sfidarono la legge furono | Spelling Meglio “...sfidavano... venivano” all’imperfetto | Riccardo Schiaffino No agrees/disagrees | |
-3 1 Bertran | Spelling Bertrand | BdiL | |
+1 pomodori schiacciati fra i partecipanti. | Omission | BdiL | |
pomodori schiacciati | Mistranslations La frase sembra intendere che i pomodori siano schiacciati sin dall'inizio, mentre invece sono inizialmente interi e vengono quindi spiaccicati e lanciati. | Ilaria A. Feltre No agrees/disagrees | |
qualunque sia la vostra tecnica, allo scadere del tempo avrete un aspetto completamente diverso e vi sentirete anche diversi. | Inconsistencies Questa frase andava resa in forma impersonale: la seconda persona plurale è incongrua | Claudia Cherici No agrees/disagrees | |
i lanciatori di bombe | Omission dov'è "tomato-soaked"? | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
+3 1 vengono lasciati giocare | Mistranslations vengono lasciati dà l'idea di un permesso. Altro l'originale. | BdiL | |
salsa schiacciata | Mistranslations schiacciata non mi sembra un aggettivo pertinente | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che scatenò la rivoluzione della ‘Tomatina’? Nessuno lo sa. Forse si trattò di una rivolta antifranchista o di una goliardata sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival de ‘Los Gigantes’ (una sfilata di fantocci di cartapesta) del 1945, alcuni residenti inscenarono una rissa per richiamare un po' d’attenzione. Imbattutisi in un carretto di ortaggi, iniziarono a lanciarsi pomodori maturi, coinvolgendo anche gli astanti innocenti, finché la scena non degenerò progressivamente in una battaglia a colpi di pomodoro. Gli istigatori dovettero ripagare gli erbivendoli, ma ciò non impedì lo scoppio di nuove battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation indisciplinata, negli anni '50 le autorità promulgarono, mitigarono e quindi rinnovarono una serie di divieti. Nel 1951, i residenti che sfidarono la legge vennero incarcerati, finché una protesta pubblica non ne chiese la liberazione. La protesta più celebre al divieto di lanciare pomodori fu organizzata però nel 1957, quando i sostenitori celebrarono un finto funerale del pomodoro, corredato da feretro e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare buon viso a cattivo gioco, stabilendo una serie di regole e assecondando la pittoresca tradizione. Sebbene la battaglia di pomodori sia l'evento più importante del festival, essa è preceduta da una settimana ricca di festeggiamenti. È una celebrazione dei Santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, che vede processioni per le vie del borgo, musica e fuochi d'artificio, il tutto condito dalla tipica allegria spagnola. Per accumulare energie in vista dell'imminente baruffa, alla vigilia della battaglia viene servita una paella dalle dimensioni epiche, il caratteristico piatto valenciano a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Al giorno d'oggi, quella che nacque come una festa priva di regole è stata in una certa misura disciplinata. Gli organizzatori si sono spinti fino a coltivare una particolare varietà di pomodoro dal gusto amarognolo, destinato esclusivamente all'evento annuale. Le festività iniziano intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto appeso in cima a un'asta scivolosa. Gli spettatori ostacolano gli scalatori tirando loro secchiate d'acqua, al ritmo di canti e balli lungo le vie. Quando il campanile della chiesa rintocca mezzogiorno, camion carichi di pomodori fanno il loro ingresso in paese, accompagnati da un crescendo di grida “to-ma-te! to-ma-te!”. Successivamente, lo sparo di un cannone ad acqua dà inizio all'evento principale. È il segnale che dà il via libera per schiacciare e scagliare pomodori in attacchi a tutto campo contro gli altri partecipanti. Lanci di pomodori sulla lunga distanza, colpi a bruciapelo e tiri a uncino sulla media distanza: quale che sia la vostra tecnica preferita, una volta finita la battaglia il vostro aspetto e il vostro stato d'animo non saranno più gli stessi! Circa un’ora più tardi, i bombaroli intrisi di pomodoro restano a giocare in un mare di soffice salsa, nella quale è difficile trovare qualcosa che ricordi lontanamente l'aspetto di un pomodoro. Un secondo sparo del cannone ad acqua sancisce il termine della battaglia. | Entry #15791 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-1 +2 1 gli astanti innocenti | Other innocenti (o "ignari") astanti senza l'articolo... mi sembra più scorrevole | otok silba | |
-1 1 festival | Mistranslations forse festival non è il termine esatto | Lia Tomasich | |
quella che nacque come una festa priva di regole è stata in una certa misura disciplinata | Syntax non molto scorrevole | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
-1 +6 4 dal gusto amarognolo | Mistranslations Originale: unpalatable | texjax DDS PhD | |
-1 +3 1 scalatori | Mistranslations non mi sembra molto azzeccato come termine | Daniela Tosi | |
| Other Soffice è in genere associato a una sensazione positiva, qui invece si parla di una poltiglia appiccicaticcia | Federica Villa | |
lontanamente | Other qui avrei aggiunto "anche", come rafforzativo | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi ha scagliato il fatidico primo pomodoro che ha scatenato la rivoluzione della “Tomatina”? In realtà nessuno lo sa. Forse si è trattato di una rivolta antifranchista, o di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più accreditata della storia, nel 1945, durante la festa de “Los Gigantes” (una sfilata di imponenti figure di cartapesta), gli abitanti del luogo stavano pianificando una rissa per attirare l’attenzione quando si imbatterono in un carretto di ortaggi nelle vicinanze e iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Si finì per coinvolgere i malcapitati spettatori e allora la situazione degenerò in un gran putiferio di pomodori volanti. I responsabili dovettero risarcire i fruttivendoli ma non fu possibile impedire il ripetersi di altre battaglie di pomodori, nonché la nascita di una nuova tradizione. Nel corso degli anni 50, le autorità, temendo il rischio di una deriva scomposta, emanarono, revocarono e poi reintrodussero una serie di divieti. Nel 1951, gli abitanti che si rifiutarono di obbedire al divieto furono imprigionati finché una protesta pubblica non ne determinò la scarcerazione. L’affronto più famoso verso i divieti delle battaglie di pomodori risale al 1957, quando i fautori inscenarono un finto funerale del pomodoro, con tanto di bara e corteo. Negli anni successivi, le autorità locali decisero di prendere atto della situazione, di stabilire alcune regole al riguardo e di abbracciare la causa di questa stramba tradizione. Nonostante i pomodori siano l’attrazione principale, la battaglia finale non è che il coronamento di una settimana di festeggiamenti. Si celebrano infatti i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con processioni, musica e fuochi d’artificio in spumeggiante stile ispanico. Per fare il pieno di energia prima dell’imminente azzuffata, alla vigilia della battaglia viene servita una paella epica, vera e propria vetrina di un piatto simbolo della cucina valenciana a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi questo festival sfrenato conosce una certa regolamentazione. Gli organizzatori hanno addirittura avviato la coltivazione di una speciale varietà di pomodoro immangiabile, solo per l’evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio intorno alle dieci di mattina, quando i partecipanti si affrontano per afferrare un prosciutto appeso in cima a una pertica untuosa. Gli spettatori bagnano i contendenti con tubi dell’acqua, cantando e ballando per le strade. Quando il campanile della chiesa rintocca il mezzogiorno, dei camion stracolmi di pomodori si riversano in città, accompagnati da un crescendo al grido di “To-ma-te, to-ma-te!”. Finalmente, le “salve” di un cannone ad acqua decretano l’inizio dell’evento clou. È il via libera a lanci e poltiglia di pomodori in assalti all'ultimo sangue contro gli altri partecipanti. Lanci da lunga distanza, agguati a bruciapelo e “ganci cielo” di medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, al termine della lotta sembrerete (e vi sentirete) parecchio diversi. Circa un’ora dopo, i bombaroli grondanti salsa si ritrovano a sguazzare in un mare molliccio di passata che scorre per strada e dove ormai a fatica si riconosce la forma di un pomodoro. Proprio quando un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #20974 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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+1 stavano pianificando una rissa per attirare l’attenzione quando si imbatterono | Flows well | Valentina Lazzeri | |
la battaglia finale non è che il coronamento di una settimana di festeggiamenti | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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vera e propria vetrina di un piatto simbolo | Mistranslations risulta pesante e poco scorrevole (a mio avviso) | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
e poltiglia di pomodori | Mistranslations non rende il senso del testo | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Other credo che questo termine sia noto solo agli appassionati di pallacanestro | Bruno Depascale | |
Proprio quando un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Grammar errors non mi sembra una frase compiuta | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Nessuno sa con certezza chi lanciò quel primo, fatidico pomodoro che diede inizio alla rivolta della “Tomatina”. Forse fu un'insurrezione antifranchista, o una festa di carnevale sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival dei Giganti (una sfilata di pupazzi giganti in carta pesta) del 1945 alcuni abitanti del posto avrebbero avuto l'intenzione inscenare una rissa per attirare un po' di attenzione. Quando si imbatterono in una vicina bancarella di ortaggi iniziarono a lanciare pomodori maturi, ben presto furono coinvolti anche spettatori innocenti, e alla fine il tutto degenerò in una colossale battaglia a suon di frutti volanti. Gli istigatori dovettero risarcire i verdurai, ma ciò non impedì il ripetersi di ulteriori battaglie di pomodori – né la nascita di una nuova tradizione. Temendo escalation incontrollabili, le autorità negli anni '50 emanarono, allentarono e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951 i trasgressori vennero incarcerati finché proteste pubbliche ne esigettero il rilascio. La più celebre e irriverente protesta contro i divieti si ebbe nel 1957, quando i sostenitori della battaglia celebrarono un "funerale del pomodoro", con tanto di bara e corteo funebre. Dopo il 1957 il Comune decise di arrendersi ai fatti, stabilì alcune regole e accolse la stravagante tradizione. I pomodori sono i protagonisti principali della manifestazione, ma la prova finale è preceduta da un'intera settimana di festeggiamenti. Si tratta delle celebrazioni in onore della Vergine Maria e di San Luigi Bertrando, i santi patroni di Buñol, con sfilate lungo le strade, musica e fuochi d'artificio, il tutto in uno spirito festoso tipicamente spagnolo. Per fornire ai partecipanti l'energia necessaria per affrontare la rissa imminente, la vigilia della battaglia viene servita una straordinaria paella alla valenciana, realizzata con riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questa festa scatenata è un po' più disciplinata. Gli organizzatori addirittura coltivano, esclusivamente per questo evento annuale, una particolare varietà di pomodori incommestibili. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino con una gara in cui i concorrenti devono impossessarsi di un prosciutto fissato in cima a un albero della cuccagna. Gli spettatori annaffiano le masnade di partecipanti con le canne dell'acqua mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa suona mezzogiorno, nella cittadina giungono camion carichi di pomodori, accompagnati da cori che scandiscono in crescendo “to-ma-te, to-ma-te”. L'azionamento di un cannone ad acqua quindi segna l'inizio dell'evento principale, dando il via libera al lancio e allo spappolamento di pomodori in assalti sfrenati tra i partecipanti. Lanci di pomodori a lungo raggio, pomodorate assassine a bruciapelo, tiri a gancio a media distanza – qualunque sia la vostra tecnica, una volta terminata la battaglia il vostro aspetto (e il vostro umore) sarà decisamente mutato. Dopo circa un'ora, bombaroli inzuppati di pomodoro verranno lasciati a divertirsi in un mare di pummarola limacciosa, e ben poco sarà rimasto che somigli ancora a un pomodoro. Un secondo getto del cannone infine segnalerà il termine della battaglia. | Entry #21958 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Other dato che poi viene spiegato tra parentesi di quale festival si tratta, trovo inutile e didascalica la traduzione del nome proprio. Molto meglio lasciarlo in spagnolo! | susanna plazzi | |
giganti | Other dato che si è scelto di tradurre "Los Gigantes", cercherei di evitare questa ripetizione | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
, | Punctuation considering what comes next, a ";" would be more appropriate | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
negli anni '50 | Syntax porrei questa informazione in un altro punto, qui infastidisce e appesantisce la frase | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
qualunque sia la vostra tecnica, una volta terminata la battaglia il vostro aspetto | Inconsistencies questa frase andava resa in forma impersonale: la seconda persona plurale stona con il resto del testo | Claudia Cherici No agrees/disagrees | |
verranno lasciati a divertirs | Other non scorre molto bene | Samuel_N No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il primo pomodoro fatidico che diede il via alla rivoluzione “la Tomatina”? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattò di un’insurrezione antifranchista o di un carnevale sfuggito di mano. Stando alla versione più popolare della storia, durante il festival di “los Gigantes” (una sfilata di giganti di cartapesta) del 1945, la gente del luogo voleva inscenare una rissa per attirare l’attenzione. S’imbatté in una bancarella di verdure che si trovava nei dintorni e iniziò a scagliare pomodori maturi. Gli spettatori innocenti furono coinvolti finché la scena s’intensificò, sfociando in un marasma di frutta volante. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodori, ma questo non impedì il ripetersi di altre battaglie… e la nascita di una nuova tradizione. Negli anni ’50 del XX secolo, temendo un’escalation incontrollabile, le autorità promulgarono, attenuarono e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i residenti che sfidarono la legge furono imprigionati finché un grido di protesta pubblico ne chiese la scarcerazione. Il più famoso affronto ai divieti dei pomodori avvenne nel 1957, quando i fautori organizzarono un finto funerale del pomodoro, con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di prendere in mano la situazione, introdusse qualche regola e adottò la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano i protagonisti indiscussi, una settimana di festeggiamenti conduce all’atto finale. Si tratta di una celebrazione dei santi patroni di Buñol, della Vergine Maria e di San Luigi Bertrando, con sfilate, musica e fuochi d’artificio nell’allegro stile spagnolo. Per raccogliere le forze per la rissa imminente, alla vigilia della battaglia è servita una paella epica, esibendo un piatto simbolo di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questo festival scatenato prevede alcune misure di ordine pubblico. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori non commestibili appositamente per l’evento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti fanno a gara per afferrare un prosciutto fissato sulla cima di un palo della cuccagna. Gli spettatori schizzano gli arrampicatori con dell’acqua, cantando e danzando per le strade. Quando le campane della chiesa battono mezzogiorno, camion pieni zeppi di pomodori arrivano in paese mentre il canto di "To-ma-te, to-ma-te!" raggiunge un crescendo. Poi, l’evento principale ha inizio con lo sparo di un idrante. È il via libera per accalcarsi e lanciare pomodori in attacchi senza esclusione di colpi contro gli altri partecipanti. Tiri di pomodori a lungo raggio, colpi assassini a bruciapelo e ganci da media distanza. Qualunque sia la tua tecnica, prima della conclusione, sembrerai (e ti sentirai) molto diverso. Circa un’ora più tardi, bombaroli inzuppati di pomodoro sono lasciati a giocare in un mare di salsa appiccicaticcia che inonda le strade con pochissimo rimasto che ricordi ancora un pomodoro. Un secondo sparo d’idrante segna la fine della battaglia. | Entry #16960 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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… | Other bene la sostituzione del trattino inglese | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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| Spelling non lo inserirei in una traduzione, può valere in ambito orale | Federica M. | |
+1 1 esibendo | Other appesantisce inutilmente la frase, lascerei solo l'apposizione. | Andrea Brocanelli | |
raggiunge | Mistranslations verbo non adatto al complemento oggetto in questione (un crescendo). | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
tua | Other conviene usare la seconda persona plurale | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
lasciati a giocare | Other non molto efficace | Daniela Tosi No agrees/disagrees | |
con pochissimo rimasto | Mistranslations | Daniela Tosi No agrees/disagrees | |
| Ma chi tirò quel primo pomodoro gravido di conseguenze che diede inizio alla rivoluzione nota come La Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse si trattò di una ribellione antifranchista o di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più in voga della storia, durante la festa di Los Gigantes del 1945 (una sfilata di pupazzoni di cartapesta), gli abitanti locali volevano attirare l'attenzione inscenando una rissa. Si imbatterono in un carretto di verdura lì presso e cominciarono a lanciare pomodori maturi. Gli astanti incolpevoli ci andarono di mezzo finché la scena non crebbe fino a diventare una battaglia di massa a base di frutti volanti. I responsabili furono obbligati a rifondere i verdurieri, ma ciò non tolse che le battaglie con i pomodori si ripetessero... e portassero alla nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation incontrollata, negli anni Cinquanta le autorità stabilirono, quindi ammorbidirono, e infine reintrodussero una sfilza di bandi. Nel 1951 alcuni abitanti del luogo che avevano sfidato la legge vennero imprigionati finché la gente non alzò la voce chiedendone il rilascio. La più famosa e sfrontata sfida ai bandi vigenti si palesò nel 1957 quando i sobillatori tennero un funerale farsa del pomodoro completo di bara e corteo funebre. Dopo il 1957 l'amministrazione locale decise di stare dalla parte dei lanciatori, stabilì alcune regole e sposò la tradizione battagliera. Quantunque i pomodori abbiano l'onore del centro palco, un'intera settimana di festeggiamenti fa da introduzione alla sfida finale. È la celebrazione dei santi patroni di Buñol, cioè la Madonna e San Luigi Bertrand, che comprende sfilate, musica e fuochi d'artificio, conditi di tipica allegria spagnola. Se volete fare il pieno d'energia per l'imminente combattimento, alla vigilia della battaglia viene servita un'epica paella, a maggior gloria del valore iconico del tipico piatto valenzano a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questa festa scatenata ha in qualche misura un suo ordine. Gli organizzatori si sono spinti al punto di selezionare un'immangiabile varietà di pomodoro solo per questo evento annuale. Le feste hanno inizio alle 10 del mattino quando i partecipanti si lanciano alla conquista di un prosciutto appeso in cima a un albero della cuccagna spalmato di grasso. Gli astanti spruzzano d'acqua con una pompa gli assatanati cacciatori del prosciutto, cantando e ballando per le strade. Quando il campanile batte mezzogiorno camion carichi di pomodori invadono la città, mentre si ode un crescendo di grida cantilenanti “To-ma-te, to-ma-te”. Allora, allo sparo di un cannone ad acqua, comincia il grande spettacolo. Questo è il segnale di via libera per far lanciare e spiaccicare pomodori in attacchi senza quartiere contro gli altri partecipanti. Lanciatori di pomodori a parabola dalla lunga distanza, assassini che tirano a a bruciapelo, come pure artisti del tiro svirgolato a medio raggio; qualunque sia la vostra tecnica, una volta finita la battaglia, avrete un aspetto (e vi sentirete) alquanto diversi. Più o meno un'ora più tardi non rimarrà ai bombaroli lordi di pomodoro che sguazzare in un mare di viscida salsa che riempie le strade, senza che sia dato di trovare qualcosa che rassomigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone dà il segnale di fine battaglia. | Entry #20152 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-3 2 ci andarono di mezzo | Flows well | Zea_Mays | |
... | Other bene la non riproduzione del trattino inglese | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
le autorità stabilirono, quindi ammorbidirono, e infine reintrodussero | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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-3 +3 1 gravido di conseguenze | Other espressione che rende pesante la frase | Lia Tomasich | |
-1 1 in voga | Other Style. "In voga" reminds me of something that is "in fashion", I think an alternative translation would be better... | Ilaria A. Feltre | |
-1 1 bandi | Other "Bandi" can be misleading, as it can mean "announcements", as well as "bans". | Ilaria A. Feltre | |
pomodoro | Punctuation metterei una virgola qui di seguito, altrimenti sembra che quanto segue si riferisca a "pomodoro" e non a "funerale" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
-1 +2 2 Bertrand | Mistranslations Bertrando | Zea_Mays | |
-1 +1 1 Se volete fare il pieno d'energia per l'imminente combattimento, alla vigilia della battaglia viene servita un'epica paella, a maggior gloria del valore iconico del tipico piatto valenzano | Mistranslations la frase non è scorrevole, inizia con un soggetto e poi prosegue con l'impersonale. "A maggior gloria del valore iconico" è molto elaborata e poco comprensibile. | Lia Tomasich | |
-1 +2 2 un aspetto (e vi sentirete) alquanto diversi | Grammar errors "diversi" non concorda con "aspetto" | Francesca Chiarello | |
Più o meno un'ora più | Other fastidiosa ripetizione di "più" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
non rimarrà ai bombaroli lordi di pomodoro che sguazzare in un mare di viscida salsa che riempie le strade | Other non mi sembra molto scorrevole | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Chi tirò quel fatidico primo pomodoro che diede il via alla rivoluzione della Tomatina? Nessuno lo sa, in realtà. Forse si trattò di una ribellione anti-franchista o di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più comune della storia, nel 1945, durante il festival de Los Gigantes (una parata di maestosi fantocci di cartapesta), gli abitanti del posto tentarono di mettere in scena una rissa per attirare l’attenzione. Fu così che alcuni di loro si ritrovarono nei pressi di un carro di ortaggi e incominciarono a lanciarsi pomodori maturi. Qualche ignaro spettatore rimase coinvolto e in poco tempo la scena sfociò in un’enorme mischia di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare il fruttivendolo, ma ciò non impedì il ripetersi di altre battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Nel corso degli anni Cinquanta, temendo un’escalation sovversiva, le autorità locali emanarono, poi ritirarono e infine reintegrarono tutta una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini che infransero le regole furono incarcerati finché una protesta pubblica reclamò il loro rilascio. L’atto più sfrontato avvenne nel 1957, quando si celebrò un finto funerale del pomodoro, completo di bara e processione. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di farsene una ragione e stabilirono quindi un paio di norme, accettando di fatto quella tradizione così stramba. Nonostante i pomodori restino i protagonisti della scena, i festeggiamenti durano una settimana intera e terminano con lo spettacolo finale. Si celebrano la Vergine Maria e San Louis Bertrand, i santi patroni di Buñol, con tanto di parate, musica e fuochi d’artificio, tipici della tradizione festosa spagnola. Per raccogliere le forze in vista dell’imminente battaglia, il giorno della vigilia è servita una memorabile paella, il mitico piatto di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Ai giorni nostri, questo festival sregolato ha una parvenza d’ordine. Gli organizzatori hanno addirittura pensato di coltivare una varietà particolare di pomodoro immangiabile da utilizzare solo ai fini dell’evento. Le celebrazioni hanno inizio intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti si sfidano per raggiungere e conquistare il prosciutto collocato in cima a un palo insaponato. Gli spettatori annaffiano con acqua gli sfidanti che procedono cantando e ballando lungo le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, entrano in città a passo d’uomo i camion colmi di pomodori, e allo stesso tempo si assiste a un crescendo di voci che intonano il canto “To-ma-te, to-ma-te”. Più tardi, con lo sparo di un cannone ad acqua, prende il via l’evento principale. E’ il via libera per iniziare la battaglia dei pomodori, che vengono schiacciati e poi lanciati contro gli avversari in un attacco di tutti contro tutti. Pallonetti da lunga distanza, colpi micidiali a bruciapelo alternati a tiri di gancio a medio raggio. Qualsiasi tecnica tu decida di usare, quando tutto avrà fine, avrai un aspetto (e ti sentirai) completamente diverso. Quasi un’ora dopo, i bombaroli inzuppati di pomodoro potranno divertirsi in un mare di salsa lungo le strade viscose, dove non riusciranno più a trovare niente che somigli a un pomodoro. Con un secondo colpo di cannone viene indica la fine delle ostilità e chiusa la battaglia. | Entry #18380 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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questo festival sregolato ha una parvenza d’ordine | Flows well | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
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-3 +1 2 mischia | Mistranslations 'Mischia' is related with people or animals. | Silvia B. | |
| Mistranslations alcune norme, non un "paio" di norme | otok silba | |
-1 i festeggiamenti durano una settimana intera e terminano con lo spettacolo finale | Other stile - si poteva rendere meglio. | otok silba | |
San Louis Bertrand | Mistranslations San Luigi Bertrando | Daniela Chiaretta No agrees/disagrees | |
immangiabile | Mistranslations the term is not wrong, but it might lead to some ambiguity | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
| Chi scagliò il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione antifranchista o di un carnevale sfuggito a ogni controllo. La storia, nella sua versione più diffusa, narra che nel 1945, durante il festival dei Giganti (un’imponente sfilata di personaggi di cartapesta), gli abitanti locali avevano avuto l’idea di simulare una rissa per attirare l’attenzione generale. Incapparono in un ambulante di verdure e iniziarono a lanciare pomodori maturi. L’episodio finì per coinvolgere anche innocenti spettatori, degenerando in un colossale putiferio di frutti volanti. Gli artefici dovettero risarcire gli ortolani, ma ciò non impedì la ripresa di ulteriori battaglie di pomodori. E fu così che nacque una nuova tradizione. Negli anni ’50, temendo un’escalation irrefrenabile del fenomeno, le autorità emanarono una serie di divieti, poi mitigati e in seguito ripristinati. Nel 1951, alcuni abitanti locali sfidarono la legge e furono incarcerati fino a quando il popolo ne pretese il rilascio. La più celebre trasgressione a tali proibizioni si verificò nel 1957, quando i sostenitori della causa misero in scena un funerale del pomodoro, completo di bara e processione. Dopo quell’anno, il governo locale decise di incassare il colpo, istituì alcune regole e finì per accettare la strampalata tradizione. Gli indiscussi protagonisti rimangono i pomodori, ma prima di culminare nel confronto finale si ha un’intera settimana di festeggiamenti in cui si celebrano, alla gioiosa maniera spagnola, con sfilate, musica e fuochi d’artificio, i patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando. Per temprare le forze dei partecipanti in vista dell’incombente battaglia, alla vigilia viene servita una favolosa paella, il piatto valenciano per antonomasia, preparato con riso, pesce, zafferano e olio d’oliva. Oggi, lo sfrenato festival ha acquisito una certa struttura. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori poco appetibili, unicamente destinati a questo evento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino, con la scalata all’albero della cuccagna in cima al quale è fissato un prosciutto. Cantando e ballando nelle strade, gli spettatori annaffiano con acqua i contendenti. Quando la campana della chiesa scocca il mezzogiorno, camion carichi di pomodori fanno il loro ingresso in città, accompagnati da un crescendo di cori inneggianti “To-ma-te, to-ma-te!”. Ed ecco che, con un colpo di cannone ad acqua, ha inizio l’evento principale. È il via libera che autorizza a schiacciare e lanciare pomodori in un attacco a tutto campo contro gli altri partecipanti. Specialisti nei pallonetti a lungo raggio, assassini a bruciapelo, professionisti del tiro a uncino sulle medie distanze: qualunque sia la tecnica usata, quando sarà tutto finito l’aspetto (e l’umore) delle persone saranno alquanto diversi. Circa un’ora dopo, i tiratori di pomodori si ritrovano a giocare, completamente inzuppati, in un mare viscido di salsa che invade le strade, in cui è quasi impossibile reperire qualcosa che possa avere le sembianze di un pomodoro. Un secondo colpo di cannone sancisce la fine della battaglia. | Entry #21445 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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in un mare viscido di salsa che invade le strade | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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dei Giganti | Other I would have left the original | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
-1 +2 2 mitigati | Mistranslations non si mitiga un divieto | Lia Tomasich | |
+1 1 incassare il colpo | Mistranslations | Dieguito | |
struttura | Mistranslations per "order" struttura non è adeguato | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
poco appetibili | Mistranslations "poco appetibili" means "undesirable" more than "with a bad taste" | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
-1 1 Quando la campana della chiesa scocca il mezzogiorno | Mistranslations scocca mezzogiorno, senza "il" | Lia Tomasich | |
(e l’umore) | Inconsistencies toglierei le parentesi, altrimenti il verbo al plurale "saranno alquanto diversi" non concorda col soggetto singolare | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo pomodoro destinato a dare il via alla rivoluzione della Tomatina? Nessuno lo sa con certezza. Si trattò forse di una rivolta antifranchista o di una festa sfuggita di mano. In base alla versione più accreditata, nel 1945, durante la Festa dei Giganti (una sfilata di enormi pupazzi di cartapesta), gli abitanti del posto decisero di inscenare una rissa per attirare l’attenzione. Imbattutisi in un chiosco di verdure, cominciarono a lanciarsi pomodori maturi. A un certo punto furono coinvolti degli ignari spettatori e tutto si trasformò in un’immensa baraonda di frutti in volo. I colpevoli dovettero risarcire i venditori, ma ciò non fermò il ripetersi di ulteriori battaglie a suon di pomodori – e l’avvento di una nuova tradizione. Negli anni ’50, temendo un’escalation incontrollata, le autorità emanarono, mitigarono e poi reintrodussero una serie di divieti. Nel 1951, la gente del posto sfidò la legge e finì in prigione finché non si alzò un grido di protesta generale per chiederne il rilascio. L’affronto maggiore ai divieti imposti alla Tomatina ebbe luogo nel 1957 quando i sostenitori celebrarono un finto funerale del pomodoro, completo di bara e corteo funebre. Dopo il 1957, il governo locale capitolò, stabilì alcune direttive e accettò questa eccentrica tradizione. Sebbene i pomodori costituiscano l’attrazione principale della festa, una settimana di festeggiamenti precede la battaglia finale. È la celebrazione dei santi patroni di Bruñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate lungo le strade, musica e fuochi d’artificio alla moda spagnola. Per prepararsi adeguatamente alla battaglia, la vigilia viene servita una paella favolosa, promuovendo così un piatto tipico della tradizione valenziana fatto con riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questa festa scatenata deve sottostare ad alcune regole. Gli organizzatori sono addirittura arrivati a coltivare, appositamente per questo evento annuale, una particolare varietà di pomodoro non commestibile. I festeggiamenti cominciano alle 10 del mattino, quando i partecipanti si fronteggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima a un palo cosparso di grasso. Gli spettatori annaffiano con l’acqua i partecipanti che cantano e ballano lungo le strade. Quando la campana della chiesa suona mezzogiorno, i camion pieni di pomodori entrano in città, mentre il grido “To-ma-te, to-ma-te!” aumenta via via di tono. Poi, con un colpo di cannone, ha inizio la contesa. È il via libera che permette ai partecipanti di schiacciare e lanciare pomodori in una battaglia senza sconti. Cannonate a lunga gittata, spari a bruciapelo o colpi a media distanza. Qualunque sia la vostra tecnica, alla fine dell’attacco, sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Dopo un’ora, i combattenti completamente imbrattati di pomodoro vengono lasciati giocare in un mare di salsa che rende viscide le strade e dove non c’è più niente che possa assomigliare ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine delle ostilità. | Entry #21772 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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+1 Nessuno lo sa con certezza | Good term selection "La verità" usata da tanti è una traduzione letterale dall'inglese. | J Tomkowicz | |
ai divieti imposti alla Tomatina | Good term selection | otok silba No agrees/disagrees | |
costituiscano l’attrazione principale | Good term selection | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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festa | Mistranslations too generic to translate "carnival" | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
gli | Mistranslations alcuni | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
| Mistranslations alcune persone del posto (non tutta la popolazione, altrimenti chi sarebbe rimasto per lanciare le grida di protesta?) | otok silba | |
+5 promuovendo così un piatto tipico | Mistranslations non è il senso del testo | Lia Tomasich | |
+1 che cantano e ballano lungo le strade | Mistranslations i partecipanti qui sono quelli che si arrampicano sui pali della cuccagna e quindi non possono contemporanemente cantare e ballare per le strade, a farlo sono gli spettatori che li innaffiano con l'acqua. | otok silba | |
vengono lasciati giocare | Mistranslations "vengono lasciati" non mi convince | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che fece scoppiare la rivoluzione della Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse avvenne nel corso di una rivolta anti-franchista, oppure durante un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più nota della storia, nel 1945, in occasione della festa dei Gigantes (una parata di enormi pupazzi di cartapesta), gli abitanti del luogo vollero inscenare una rissa per attirare l'attenzione. Si trovarono per caso vicino a un carro di verdure e iniziarono a scagliare pomodori maturi. Gli inconsapevoli astanti si fecero coinvolgere, finché la situazione non degenerò trasformandosi in un grande caos di frutta volante. Gli artefici dovettero rimborsare i venditori di pomodori, ma ciò non impedì successive lotte a base di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Nel timore di un'intensificazione incontrollata, le autorità promulgarono, mitigarono, quindi ripristinarono una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951, gli abitanti che infransero la legge furono imprigionati ma in seguito alle proteste furono poi rilasciati. La trasgressione più famosa dei divieti fu quella del 1957, quando i sostenitori della festa allestirono un finto funerale dei pomodori completo di bara e processione. Dopo il 1957, l'amministrazione locale decise di incassare i colpi, attuò alcune misure e abbracciò la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano l'attrazione principale, lo spettacolo finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Vengono celebrati i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando con parate, musica e fuochi d'artificio nella gioiosa maniera spagnola. Per accumulare le forze, appena prima della battaglia imminente viene servita un'epica paella, ovvero un iconico piatto valenciano a base di riso, zafferano e olio d'oliva. Oggi, questa festa scatenata è regolata da norme. Gli organizzatori sono persino arrivati a coltivare una varietà speciale di pomodori immangiabili appositamente per questo evento annuale. I festeggiamenti cominciano all'incirca alle 10 del mattino, quando i concorrenti cercano di afferrare un prosciutto in cima all'albero della cuccagna. Gli spettatori, mentre cantano e ballano per la strada, li disturbano gettando loro addosso getti d'acqua. Quando la campana della chiesa batte le dodici, i furgoni carichi di pomodori arrivano in paese, in un crescendo di "To-ma-te, to-ma-te!". Quindi, inizia l'evento principale, segnalato dal getto di un idrante, che rappresenta il semaforo verde per il lancio dei pomodori durante la guerra totale tra tutti i partecipanti. C'è chi tira a lunga distanza, chi colpisce a bruciapelo e chi esegue ganci a medio raggio. Qualsiasi sia la tecnica utilizzata, alla fine tutti appariranno (e si sentiranno) completamente diversi. Un'oretta dopo, i bombaroli inzuppati di pomodoro si ritrovano a giocare in una via trasformata in un mare di salsa appiccicosa in cui non resta quasi più nulla di somigliante a un pomodoro. Un secondo getto d'acqua indica il termine della battaglia. | Entry #16574 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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frutta | Other è vero che è un frutto dal punto di vista botanico, ma qui userei la parola "verdura" | J Tomkowicz No agrees/disagrees | |
-1 abbracciò la bizzarra tradizione. | Mistranslations troppo letterale | Daniela Tosi | |
appena prima | Mistranslations la vigilia | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
gettando loro addosso getti | Other repetition of two terms with the same root - "gettando" and "getti" | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
i | Mistranslations Avrei usato un partitivo o omesso direttamente l'articolo. | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
| Chi fu a scagliare quel primo fatidico pomodoro che scatenò la rivoluzione della Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse si è trattato di una rivolta antifranchista o di un carnevale che è sfuggito di mano. La versione più diffusa racconta che nel 1945, durante la festa dei Giganti e Testoni (una sfilata di fantocci giganti di cartapesta), un gruppo di abitanti del luogo cercò di scatenare una rissa per attirare l'attenzione. Si imbatterono in una bancarella ortofrutticola nelle vicinanze e iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Alcuni dei passanti si lasciarono coinvolgere, tanto da trasformare la scena in una zuffa di frutta volante. Agli istigatori fu imposto di risarcire i commercianti di pomodori, ma questo non impedì lo svolgimento di ulteriori battaglie di pomodori e la nascita di una tradizione. Negli anni Cinquanta, le autorità, preoccupate che l'evento si aggravasse comportando conseguenze eversive, dapprima misero in atto, poi allentarono e infine ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini che infrangevano la legge furono arrestati. Il paese tuttavia protestò e ne richiese il rilascio. La protesta più impudente nei confronti del divieto ebbe luogo nel 1957, quando i sostenitori misero in scena il "funerale del pomodoro" con tanto di bara e processione per le vie del paese. Dopo quell'anno, le autorità locali decisero di non ostacolare più l'evento, introdussero alcune regole e accettarono lo svolgersi di questa singolare tradizione. Sebbene siano i pomodori a farla da padrone, la battaglia finale è preceduta da una settimana di festeggiamenti durante la quale sono celebrati i Santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi con sfilate in strada, musica e fuochi d'artificio in puro stile spagnolo. Per fornire ai partecipanti il carburante necessario a prepararsi allo scontro, la vigilia viene servita una paella di proporzioni epiche, un piatto tradizionale di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Al giorno d'oggi, questa festa non vincolata da norme è tuttavia soggetta ad alcune regole. Gli organizzatori coltivano persino una varietà speciale di pomodori dal gusto sgradevole da utilizzare solamente in occasione della festa annuale. I festeggiamenti hanno inizio alle ore 10 circa, quando i partecipanti si accalcano su un palo della cuccagna completamente unto per aggiudicarsi il prosciutto appeso in cima. Il pubblico, tra balli e canti per le strade, si diverte a gettare secchiate d'acqua sui partecipanti che si apprestano a darsi battaglia. Allo scoccare del mezzogiorno, camion ricolmi di pomodori iniziano a riversarsi nelle strade mentre i partecipanti scandiscono il grido di "Tomate! Tomate!". L'accensione di un cannone ad acqua dà il via all'evento principale. Ha così inizio una battaglia a tutto campo a colpi di pomodoro, dove le "pallottole" vengono schiacciate e poi scagliate contro tutto e tutti. I partecipanti si trasformano in tiratori scelti di pomodori a lunga distanza, assassini a bruciapelo e atleti che si lanciano in ganci e schiacciate mantenendosi relativamente vicini ai bersagli. Eppure, una volta terminata la battaglia, i cambiamenti (sia fisici che emotivi) sono ben evidenti. Dopo più di un'ora dalla fine delle ostilità, i lanciatori si ritrovano a mollo in fiumi di salsa di pomodoro dove dei frutti rimane ben poca traccia. Al secondo colpo di cannone ha termine la battaglia. | Entry #16418 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-1 +1 1 e Testoni | Inconsistencies Il testo inglese parla solo di festa de los Gigantes, hai aggiunto qualcosa in più alla traduzione. Sul web puoi trovare sia "Gigantes y cabezudos" sia la semplice denominazione "Gigantes", in questo caso dobbiamo adeguarci al testo originale | Dieguito | |
ortofrutticola | Other style too refined, not in line with the original that sounds a bit more colloquial | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 impudente | Mistranslations "The most famous effrontery to the tomato bans [...]" --> IMPUDENTE non descrive ciò che si vuole dire con MOST FAMOUS, traduzione del termine non corretta | Dieguito | |
| Inconsistencies è un'informazione non presente nel testo originale | Dieguito | |
accalcano | Mistranslations "when participants race to grab a ham" --> RACE non significa accalcarsi, dal TRECCANI: "accalcarsi, affollarsi, fare ressa: una gran moltitudine si accalcava in attesa del discorso", in questo caso si tratta di competere, gareggiare. | Dieguito No agrees/disagrees | |
| Punctuation Testo originale: "To-ma-te, to-ma-te!" . Bisogna mantenere il ritmo nella traduzione, in questo caso si ottiene lasciando i trattini per sottolineare le sillabe scandite dalla folla. | Dieguito | |
-1 1 L'accensione | Mistranslations è uno sparo che da il via alla festa, non l'accensione di un cannone | Dieguito | |
| Chi è stato a lanciare il fatidico pomodoro che ha dato inizio alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse tutto è nato da una ribellione antifranchista o da una festa di carnevale degenerata. Secondo la versione più popolare della storia, durante la festa dei Giganti e dei Testoni (una parata di enormi pupazzi di cartapesta) del 1945, gli abitanti locali vollero mettere in scena una zuffa per attirare l’attenzione. Trovato per caso nelle vicinanze un carretto di ortaggi, iniziarono a lanciarsi dei pomodori maturi. Gli innocenti spettatori restarono così coinvolti in una rissa che si trasformò in un’enorme mischia di verdure volanti. I promotori della zuffa furono costretti a ripagare i venditori degli ortaggi, ma questo non impedì che si verificassero altre battaglie a suon di pomodori, con la conseguente nascita di una nuova tradizione. Temendo un’intensificazione incontrollata del fenomeno, negli anni ‘50 le autorità promulgarono, ridussero e poi ristabilirono una serie di divieti. Nel 1951, gli abitanti colpevoli di aver disobbedito alla legge vennero imprigionati, fino a quando una protesta pubblica non richiese il loro rilascio. Il più famoso atto di sfida a tali divieti si verificò nel 1957, quando i fautori della protesta tennero un finto funerale in onore dell’ortaggio, con tanto di bara e processione. Nello stesso anno, il governo locale decise di fare buon viso a cattivo gioco, stabilendo alcune regole e accettando questa stravagante tradizione. I pomodori rivestono il ruolo principale, ma la resa dei conti finale è anticipata da una settimana di festa. Si tratta di una celebrazione in onore dei Santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, e la manifestazione è accompagnata da parate lungo le strade, musica e fuochi artificiali, proprio come vuole la gioiosa tradizione spagnola. Con lo scopo di fornire le energie necessarie a fronteggiare lo scontro imminente, alla vigilia della battaglia viene servita una spettacolare paella che mette in mostra la famosa pietanza, simbolo di Valencia, a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi questa festa senza regole prevede alcune misure di sicurezza. Gli organizzatori hanno addirittura promosso la coltivazione di una varietà di pomodoro non commestibile da utilizzare unicamente per questo evento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino con una gara in cui i partecipanti cercano di conquistare un prosciutto fissato in cima a un palo cosparso di grasso. Cantando e ballando per le strade, gli astanti utilizzano dei tubi per gettare dell’acqua su coloro che cercano di arrampicarsi. Quando le campane della chiesa annunciano il mezzogiorno, camion strapieni di pomodori entrano in città, mentre il coro di “To-ma-te, to-ma-te” si fa sempre più forte. Poi, il getto di un cannone ad acqua segna l’inizio dell’evento principale, dando il via libera alla distruzione e al lancio dei pomodori in una lotta senza quartieri a scapito degli altri partecipanti. Lanciatori di pallonetti a lunga distanza, assassini a bruciapelo, ganci a media lunghezza... qualsiasi sia la tecnica utilizzata, alla fine della lotta ci si vede (e ci sente) molto diversi. Circa un’ora dopo, i combattenti, inzuppati di succo di pomodoro, restano a divertirsi per strada, in un mare di salsa appiccicaticcia dove è ormai difficile trovare qualcosa che somigli anche vagamente all’ortaggio protagonista dell'evento. Un secondo getto del cannone segna la fine della battaglia. | Entry #21542 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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fare buon viso a cattivo gioco | Good term selection | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
-1 +2 2 la resa dei conti finale | Flows well | Zea_Mays | |
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-3 +2 1 è stato a lanciare | Mistranslations | C_Nowlan (X) | |
| Mistranslations | C_Nowlan (X) | |
| Mistranslations | C_Nowlan (X) | |
-5 1 , | Punctuation | C_Nowlan (X) | |
-3 +1 1 dell’ortaggio | Mistranslations | C_Nowlan (X) | |
-11 4 zafferano | Punctuation | C_Nowlan (X) | |
| Mistranslations dal sapore sgradevole... è diverso da non commestibile! | otok silba | |
-1 si fa sempre più forte. | Mistranslations | C_Nowlan (X) | |
quartieri | Spelling quartiere | otok silba No agrees/disagrees | |
| Other qui è in senso figurato, avrei messo il termine almeno tra le virgolette | otok silba | |
| Chi lanciò quel primo fatale pomodoro che diede inizio alla rivoluzione della Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse si trattò di una rivolta antifranchista o forse di una messinscena sfuggita di mano. Secondo la narrazione più popolare durante il festival di Los Gigantes (una sfilata di figure giganti di cartapesta) del 1945 alcuni abitanti del luogo pensarono bene di simulare una zuffa per attirare un po’ di attenzione. Imbattutisi in una vicina bancarella di verdura cominciarono a lanciarsi pomodori maturi. Semplici curiosi si unirono al gioco, finché la scena degenerò in una gigantesca baraonda di ortaggi volanti. Gli agitatori dovettero risarcire gli ortolani, ma questo non impedì il ripetersi di nuove battaglie a suon di pomodori fino alla nascita di una nuova tradizione. Temendo un’escalation di disordini le autorità imposero una serie di divieti, che successivamente allentarono prima di ripristinare negli Anni ’50. Nel 1951 gli abitanti che sfidarono la legge rimasero in carcere fino a quando pubbliche proteste non invocarono il rilascio. Il più noto affronto ai divieti dei pomodori fu nel 1957, quando alcuni simpatizzanti inscenarono un funerale dei pomodori con tanto di bara e corteo. In seguito le autorità locali si adeguarono alla situazione e poste alcune regole abbracciarono la bizzarra usanza. Pur ricoprendo il ruolo di attrattiva principale, l’evento dei pomodori è solo l’atto conclusivo di una settimana di festeggiamenti. Sono le celebrazioni dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, che avvengono con sfilate, musica e fuochi d’artificio secondo la festosa moda spagnola. Per rinvigorire le forze in vista dell’imminente gazzarra, alla vigilia della battaglia arriva in tavola una paella epica, icona culinaria valenciana a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi lo sfrenato festival ha assunto un moderato ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodoro non commestibile appositamente per l’evento. I festeggiamenti cominciano intorno alle dieci del mattino, quando i partecipanti si sfidano a raggiungere un prosciutto sistemato in cima a un palo unto di grasso. Gli spettatori spruzzano acqua sugli esagitati contendenti cantando e ballando per le strade. Al rintocco di mezzogiorno dalla campana della chiesa, autocarri zeppi di pomodori entrano in città in un crescendo di cori “To-ma-te, to-ma-te!” Infine lo sparo di un cannone ad acqua apre l’evento principale. È il via libera a spiaccicare e lanciare pomodori in strenui attacchi contro gli altri partecipanti. Il repertorio balistico comprende pallonetti dalla lunga distanza, colpi sparati a bruciapelo e tiri a uncino a media gittata. Qualunque sia la tecnica usata, alla fine l’aspetto (e l’umore) di ciascuno sarà molto cambiato. Dopo nemmeno un’ora i combattenti si ritrovano fradici di pomodoro a dimenarsi su strade coperte da un mare di salsa viscida mentre è ormai difficile imbattersi in qualcosa che abbia ancora le sembianze di un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine delle ostilità. | Entry #20102 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Flows well rende bene la scena di pomodori che volano, colpiscono e cadono | Elena Mordenti | |
+3 ritrovano fradici di pomodoro a dimenarsi su strade coperte da un mare di salsa viscida mentre è ormai difficile imbattersi in qualcosa che abbia ancora le sembianze di un pomodoro | Flows well | otok silba | |
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+1 1 del 1945 alcuni abitanti | Punctuation Dall'inizio del periodo non c'è mai una virgola | Corinna Franchino | |
-1 +1 2 allentarono | Mistranslations un divieto non può essere "allentato". | Lia Tomasich | |
-1 +1 1 Anni | Other Anni non va maiuscolo e '50 non è corretto. Dovrebbe essere: anni Cinquanta | Corinna Franchino | |
-1 +2 1 rimasero in carcere | Mistranslations furono imprigionati | otok silba | |
-1 +4 2 non invocarono | Grammar errors non NE invocarono il rilascio | otok silba | |
+5 1 divieti dei pomodori | Mistranslations maybe, divieto di lanciare pomodori? | Bruno Depascale | |
-2 +1 1 simpatizzanti | Mistranslations non mi pare appropriato | Lia Tomasich | |
-1 +2 1 icona | Mistranslations troppo "attaccato" all'inglese. In italiano suona strano... non appropriato | otok silba | |
-3 3 sugli esagitati contendenti | Mistranslations la posizione dell'aggettivo non mi convince (anche: sfrenato festival, speciale varietà) | Lia Tomasich | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattava una rivolta antifranchista, forse di un carnevale scappato di mano. Secondo la versione più nota della storia, durante la festa di Los Gigantes del 1945 (un corteo di pupazzi giganti di cartapesta), la popolazione locale stava cercando di inscenare una rissa per richiamare l’attenzione. Capitati nei pressi di un banco di verdura s’iniziò il lancio di pomodori maturi. Spettatori innocenti furono coinvolti e la situazione s’inasprì fino a diventare una gran baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non fermò il ripetersi di altre battaglie di pomodori—e la nascita di una nuova tradizione. Temendo che la situazione s’inasprisse sregolatamente, nel corso degli anni cinquanta del XX secolo le autorità decretarono, mitigarono e in seguito ripristinarono una serie di interdizioni. Nel 1951, la parte di popolazione locale disobbedente alla legge fu incarcerata, fino a quando l’indignazione pubblica richiese che fossero rilasciati. L’impudenza più famosa rispetto all’interdizione dei pomodori ebbe luogo nel 1957, quando i sostenitori inscenarono il finto funerale di un pomodoro, completo di cassa da morto e corteo funebre. Dopo il 1957 il governo locale decise di assorbire il colpo, stabilì alcune regole e abbracciò questa tradizione stravagante. Sebbene i pomodori siano al centro della scena, una settimana di celebrazioni porta alla prova di forza finale. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con cortei, musica e fuochi d’artificio alla gioiosa maniera spagnola. Per potenziare la propria forza per l’imminente rissa, la sera prima della battaglia è servita una paella epica, che esibisce un piatto valenziano tradizionale fatto con riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi, questa festa sfrenata ha alcune misure di ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori di gusto sgradevole solo per questo avvenimento annuale. Le celebrazioni iniziano verso le 10 del mattino, quando i partecipanti competono per andare a prendere un prosciutto fissato in cima a un albero della cuccagna. Gli spettatori spruzzano con l’acqua i concorrenti durante l’arrampicata, mentre cantano e danzano per le strade. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, camion stipati di pomodori entrano in città, mentre gli slogan ripetitivi "To-ma-te, to-ma-te!" aumentano in crescendo. Poi, quando i cannoni ad acqua iniziano a sparare, comincia la gara principale. Si tratta del segnale di via allo schiacciamento e al lancio dei pomodori in un attacco tutti contro tutti. Lanciatori di pomodori a lunga distanza, sicari a bruciapelo e ganci a media gittata: qualunque sia la tecnica, quando tutto è finito, avrai un aspetto (e ti sentirai) completamente differente. All’incirca un’ora dopo, i bombaroli inzuppati di pomodoro vengono lasciati giocare in un mare di sugo molliccio sparso per la strada, dove poco assomiglia ancora a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone decreta la fine della battaglia. | Entry #19112 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+2 1 del XX secolo | Other non necessario, c'è già il 1945 a fare riferimento | Chiara Sodi | |
la parte di popolazione locale disobbedente alla legge fu incarcerata, fino a quando l’indignazione pubblica richiese che fossero rilasciati | Syntax | Bruno Depascale No agrees/disagrees | |
disobbedente | Spelling disobbedIente | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
una paella epica, che esibisce un piatto | Mistranslations doesn't make sense | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
quando i cannoni ad acqua iniziano a sparare | Mistranslations Il testo parla di un solo cannone e di un solo sparo, visto che il secondo segna la fine dei combattimenti | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
| Chi ha lanciato il primo fatidico pomodoro che ha dato il via alla Rivoluzione de " La Tomatina"? In verità non lo sa nessuno. Forse il tutto nacque da una ribellione anti-franchista , o semplicemente da un carnevale un po' sopra le righe. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival de " Los Gigantes" del 1945 ( che consisteva nella sfilata di un enorme fantoccio di cartapesta) la gente del posto cercò di inscenare un tafferuglio per attirare un po' di attenzione. Costoro si trovarono accidentalmente vicino ad un carretto di ortaggi e iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Furono coinvolti anche innocenti osservatori e la scena degenerò rapidamente in un gigantesco miscuglio di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non fermò la ricorrenza di altre battaglie di pomodori — e la nascita di una nuova tradizione. Timorose di una escalation riottosa, negli anni '50 le autorità promulgarono, diminuirono e in seguito reintrodussero un serie di divieti. Nel 1951, gli abitanti del luogo che sfidavano la legge venivano imprigionati finché l'indignazione pubblica non pressava per un loro rilascio. L'infrazione più famosa ai divieti di lanci di pomodori avvenne nel 1957 quando i sostenitori di questa tradizione tennero un vero e proprio funerale farsa con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di soprassedere, stabilì un po' di regole e accettò l'eccentrica tradizione. Sebbene i pomodori siano il punto focale dell'evento, una settimana di festeggiamenti precede lo spettacolo finale. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Bunol, la Vergine Maria e St. Louis Bertrand, con sfilate in strada, musica e fuochi d'artificio in puro stile festante spagnolo. Per fortificarsi in vista dell'incombente lotta, durante la vigilia viene servita una sontuosa paella, esibendo così un rappresentativo piatto valenziano contenente riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Ai giorni nostri, questa incontenibile festa possiede alcune misure di sicurezza. Gli organizzatori coltivano addirittura una varietà speciale di pomodori non commestibili, esclusivamente per questo evento annuale. I festeggiamenti partono verso le 10 di mattina, quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima ad un palo oleoso. Gli spettatori spruzzano d'acqua i lottatori mentre cantano e ballano nelle strade. Quando la campana della chiesa suona mezzogiorno, camion pieni di pomodori si riversano in città, al grido crescente di " To-ma-te, to-ma-te!" Poi, con l'accensione di un idrante, inizia l'evento principale. É il segnale di via libera per lanciarsi e spiaccicarsi pomodori, in un susseguirsi di attacchi frontali contro i compagni di battaglia. Pallonetti a lunga distanza, sicari da un lancio e via, e ganci di media portata. Qualunque sia la tua tecnica, quando tutto sarà finito, sembrerai ( e ti sentirai) completamente diverso. Circa un'ora dopo, i cecchini fradici di succo di pomodoro si divertono a sguazzare per le strade in un mare di salsa scivolosa con quel poco che rimane, che somiglia vagamente a un pomodoro. Un secondo colpo di idrante sancisce la fine della battaglia. | Entry #16937 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.54 | 2.44 (9 ratings) | 2.63 (8 ratings) |
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Rivoluzione | Spelling I wouldn't have put the capital letter | Rosaria Distefano No agrees/disagrees | |
nessuno | Syntax "In verità nessuno lo sa" would ceate a rhyme which sounds coherent with the tone of the text | Rosaria Distefano No agrees/disagrees | |
St. Louis Bertrand | Mistranslations non si lascia la traduzione inglese: o si cerca un traducente italiano o si lascia in originale (spagnolo, in questo caso) | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
lottatori | Punctuation metterei una virgola dopo lottatori, altrimenti sembra che siano questi ultimi a cantare e ballare; in alternativa strutturerei la frase diversamente | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
con quel poco che rimane, che somiglia vagamente a un pomodoro | Mistranslations | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Chi fu l’autore del lancio del fatidico primo pomodoro che diede il via alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che non lo sa nessuno. Forse si trattò di un gesto di ribellione anti franchista, o forse di un carnevale sfuggito di mano. La versione più diffusa narra che durante il festival dei “Los Gigantes” (una sfilata di giganteschi pupazzi di cartapesta), gli abitanti del luogo pensarono di inscenare una zuffa per attirare l’attenzione. Incapparono in un carretto di frutta e verdura che si trovava lì accanto e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Venne coinvolto qualche spettatore innocente e la scena si tramutò in un crescente e generale parapiglia di ortaggi volanti. I sobillatori dovettero rifondere i venditori di pomodori, ma questo non bastò a fermare la ricorrenza della battaglia a colpi di pomodoro: era nata una nuova tradizione. Temendo una escalation incontrollata, negli anni Cinquanta le autorità emanarono, revocarono e successivamente ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, alcuni locali che avevano sfidato la legge vennero imprigionati per essere poi rilasciati in seguito alle proteste dell’opinione pubblica. L’affronto più famoso ai divieti che proibivano il lancio di pomodori si ebbe nel 1957, quando i fautori inscenarono un finto “funerale del pomodoro”, con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo decise di abbozzare, sancì qualche regola e accolse la stravagante tradizione. Sebbene i veri protagonisti della festa siano i pomodori, l’evento conclusivo è preceduto da un’intera settimana di festeggiamenti: dalla celebrazione dei Santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertran, a sfilate, musica e fuochi d’artificio, tutto all’insegna della tipica allegria ispanica. Per fare il pieno di energie in vista dell’imminente zuffa, la vigilia della battaglia viene servita una paella di dimensioni epiche, con grande sfoggio del piatto valenciano per eccellenza a base di riso, pesce, zafferano e olio di oliva. Questa festa scatenata ha oggi trovato un po’ di ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà particolare di pomodoro non commestibile da usare solo in occasione dell’evento annuale. I festeggiamenti prendono il via attorno alle dieci del mattino, con una gara in cui i contendenti devono riuscire ad agguantare un prosciutto fissato in cima a un palo unto di grasso. Nel frattempo gli spettatori inondano di acqua gli scalatori mentre per le strade si canta e si balla. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, arrivano in città i camion stipati di pomodori, nel crescendo dell’inno "To-ma-te, to-ma-te!" (Po-mo-do-ro, Po-mo-do-ro!). Ed ecco che un colpo di cannone ad acqua segna l’inizio del grande evento. È il semaforo verde per iniziare a spappolare e lanciare pomodori in una battaglia di tutti contro tutti. Lanciatori di pomodori a lunga gittata, assassini che colpiscono a bruciapelo, missili a medio raggio: qualsiasi tecnica scegliate, per la fine della battaglia avrete un aspetto e uno stato d’animo decisamente diversi. Dopo circa un’ora, i bombardieri imbrattati di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di salsa scivolosa che riempie la strada, nella quale si fatica a riconoscere qualcosa che somigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16840 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-1 +3 la vigilia della battaglia viene servita una paella di dimensioni epiche, con grande sfoggio del piatto valenciano per eccellenza | Flows well | otok silba | |
qualsiasi tecnica scegliate, per la fine della battaglia avrete un aspetto e uno stato d’animo decisamente diversi | Flows well | otok silba No agrees/disagrees | |
nella quale si fatica a riconoscere qualcosa che somigli a un pomodoro | Flows well | otok silba No agrees/disagrees | |
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+1 1 Chi fu l’autore del lancio del fatidico primo pomodoro che diede il via alla rivoluzione della Tomatina | Other Formulazione un po' pesante anche se corretta. | otok silba | |
gli | Mistranslations alcuni | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations ammorbidirono/attenuarono | Dieguito | |
+1 divieti che proibivano il lancio di pomodori | Inconsistencies Non c'è bisogno di aggiungere "che proibivano", già la parola "divieti" è sufficiente, è come se ripetessi la stessa cosa | Dieguito | |
-1 +1 1 Bertran | Mistranslations Bertrando | Dieguito | |
+2 (Po-mo-do-ro, Po-mo-do-ro!) | Other Non serve spiegare il significato tra parentesi, è chiaro che si inneggi al pomodoro | Dieguito | |
bombardieri | Other I bombardieri mi fanno pensare agli aerei che lanciano bombe: qui avrei usato un termine come "bombaroli" ad es. | otok silba No agrees/disagrees | |
vengono lasciati a | Mistranslations troppo letterale | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che ha dato inizio alla rivoluzione La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse era una rivolta antifranchista o un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più comune della storia, durante il festival de Los Gigantes (una sfilata di enormi figure in cartapesta) del 1945, persone del posto intendevano mettere in scena una rissa per attirare attenzione. Imbattutesi in un carretto di verdure lì vicino, cominciarono a tirare i pomodori maturi. Gli spettatori ignari rimasero coinvolti finché lo spettacolo non degenerò in una gran baraonda di frutta volante. Gli artefici dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma questo non fermò il ripetersi di ulteriori battaglie di pomodori – e la nascita di una nuova usanza. Temendo un incontrollato inasprimento, le autorità promulgarono, ammorbidirono e poi ristabilirono una serie di bandi negli anni Cinquanta. Nel 1951, i locali che sfidarono la legge vennero imprigionati fino a quando una protesta pubblica ne reclamò il rilascio. Il più celebre affronto ai divieti dei pomodori avvenne nel 1957, quando i fautori tennero un finto funerale del pomodoro completo di bara e corteo. Dopo il 1957, l’amministrazione locale decise di incassare i colpi, mise a punto alcune regole e accolse la bizzarra tradizione. Anche se i pomodori occupano il centro della scena, una settimana di festeggiamenti conduce all’atto conclusivo: è la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate, musica e fuochi d’artificio alla gaudente maniera spagnola. Per rinforzarvi in vista dell’imminente tafferuglio, alla vigilia della battaglia viene servita una paella colossale, mettendo in mostra un piatto di riso, frutti di mare, zafferano ed olio d’oliva simbolo di Valencia. Oggi, questo festival scatenato ha adottato qualche misura d’ordine. Gli organizzatori sono arrivati persino a coltivare una particolare varietà di pomodori non commestibili esclusivamente per l’evento annuale. I festeggiamenti prendono il via intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti fanno a gara per afferrare un prosciutto fissato alla cima di un palo unto. Gli spettatori schizzano gli arrampicatori con dell’acqua, mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, autocarri pieni zeppi di pomodori si dirigono in centro, mentre i canti di “To-ma-te! To-ma-te!” diventano sempre più forti. Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua ha inizio l’evento principale. Questo è il semaforo verde per accalcarsi e lanciare pomodori in attacchi senza quartiere contro gli altri partecipanti. Pallonetti di pomodoro da lunga distanza, assassini a bruciapelo e ganci a medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, quando è finita sembrerete (e vi sentirete) completamente diversi. Circa un’ora più tardi i bombardieri zuppi di pomodoro vengono lasciati a divertirsi in un mare di salsa appiccicosa sulla strada, in cui resta poco di somigliante a un pomodoro da trovare. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #18397 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-1 +3 3 decise di incassare i colpi | Mistranslations | carlafio | |
tafferuglio | Mistranslations tafferuglio è un po' riduttivo... è una vera e propria battaglia | otok silba No agrees/disagrees | |
ed | Grammar errors "e" olio... e non "ed" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations dal sapore sgradevole... è diverso da "non commestibili" | otok silba | |
bombardieri | Mistranslations Bombardiere: aeroplano militare attrezzato per sganciare bombe. Qui avrei usato piuttosto il termine "bombarolo" | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 in cui resta poco di somigliante a un pomodoro da trovare | Syntax | Dieguito | |
| Chi ha lanciato il primo fatidico pomodoro che ha dato inizio alla rivoluzione della Tomatina? In realtà nessuno ne è a conoscenza. Forse si trattava di una ribellione anti-franchista, o di una festa di Carnevale sfuggita di mano. Secondo la versione più diffusa della storia, durante il festival del 1945 dei Gigantes (una sfilata di giganteschi fantocci di cartapesta), la gente del posto cercò di metter su una rissa per attirare l'attenzione. Si imbattè in un carretto di ortaggi e iniziarono a tirare pomodori maturi. Furono coinvolti spettatori innocenti, fino a quando la situazione degenerò in un caos di ortaggi volanti. Gli artefici della rissa dovettero risarcire i venditori, ma ciò non mise fine alla ricorrenza di scontri al pomodoro—e alla nascita di una nuova tradizione. Nel timore di un incremento di turbolenze, le autorità promulgarono, poi attenuarono e infine ripristinarono una serie di divieti negli anni 50. Nel 1951, chi sfidava la legge veniva imprigionato fino a un'eventuale protesta pubblica per il suo rilascio. L'affronto più grande ai divieti di lancio del pomodoro avvenne nel 1957, quando gli autori inscenarono un vero e proprio funerale del pomodoro, bara e processione incluse. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare un passo indietro, introdusse alcune regole e abbracciò la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro della scena, una settimana piena di eventi porterà poi all'atto finale. Si tratta di una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, caratterizzata da sfilate per strada, musica e fuochi d'artificio seguendo il gioioso stile spagnolo. Per prendere forza in attesa dell'imminente rissa, un'epica paella viene servita alla vigilia della battaglia, esibendo un tradizionale piatto valenziano di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi, la festa libera da restrizioni ha alcune misure d'ordine. Gli organizzatori hanno lavorato sodo per coltivare una varietà speciale di pomodori non commestibili solo per l'evento annuale. Le festività cominciano intorno alle 10 di mattina, quando i partecipanti fanno a gara per acciuffare un prosciutto fissato in cima a un palo unto. Gli spettatori innaffiano i concorrenti cantando e ballando per le strade. Quando scocca la campana della chiesa a mezzogiorno, dei furgoni pieni zeppi di pomodori arrivano in città, mentre il coro "To-ma-te, to-ma-te!" viene intonato in crescendo. A questo punto, sotto lo sparo di un cannone d'acqua, ha inizio l'evento principale. È il via libera per schiacciare e tirarsi pomodori in una battaglia tutti contro tutti con gli altri partecipanti. Tiratori di pomodori a lunga distanza, assassini a bruciapelo, e lanci a mo' di catapulta da posizioni intermedie. Qualunque sia la tua tecnica, fino allo scadere del tempo, ti vedrai (e sentirai) proprio un'altra persona. Almeno un'ora dopo, i bombardieri fradici di pomodoro si ritrovano a giocare in un mare di appiccicosa salsa in movimento che tutto può sembrare meno che pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #20209 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Other Too colloquial, like an expression used locally in dialects | Lia Tomasich | |
+1 Nel timore di un incremento di turbolenze | Other It sounds awkward | Lia Tomasich | |
-2 1 attenuarono | Mistranslations "relax a ban" here means "lift a ban", as reinforced by "re-enacted" that follows. | Lia Tomasich | |
-1 +1 2 fino a un'eventuale protesta pubblica per il suo rilascio | Other It does not flow well, it sounds translated. | Lia Tomasich | |
la festa libera da restrizioni ha alcune misure d'ordine | Mistranslations frase poco scorrevole, anzi scorretta | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
lavorato sodo | Mistranslations lavorato sodo? | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
scocca la campana | Mistranslations scocca l'ora, non la campana | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
sotto lo sparo | Grammar errors non si dice "sotto lo sparo" in italiano | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
assassini a bruciapelo | Grammar errors i tiri sono a bruciapelo, non gli assassini | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
appiccicosa salsa in movimento che tutto può sembrare meno che pomodoro | Grammar errors l'italiano è poco scorrevole e il testo non è reso in modo adeguato | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi fu il primo a lanciare il fatidico pomodoro che diede il via alla rivoluzione nota come La Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione anti-franchista, o di una festa di piazza sfuggita di mano. Secondo la versione più nota della storia, nel 1945 durante la festa di Los Gigantes (una parata di giganti pupi in cartapesta), i residenti del posto avevano intenzione di inscenare una rissa per richiamare l'attenzione. Allorché si trovavano vicini ad un carretto di verdure, cominciarono a lanciare pomodori maturi. Alcuni spettatori ignari si trovarono coinvolti fino a che la scena si trasformò in un caos di frutti volanti. Gli istigatori della rissa dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non pose alcun freno alla ricorrenza di ulteriori battaglie di pomodori e da qui la nascita di una tradizione. Preoccupati che la battaglia potesse intensificarsi divenendo una vera e propria ribellione, negli anni 50 le autorità promulgarono, poi rilassarono, e infine ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i locali che sfidarono la giustizia, furono imprigionati fino a che grida di protesta del popolo incitarono al loro rilascio. L'affronto ai divieti più famoso avvenne nel 1957 quando i sostenitori inscenarono il funerale del pomodoro, con tanto di bara e corteo. Dopo i fatti del 1957 il governo locale decise di incassare il colpo, diramò nuove regole e abbracciò la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro della manifestazione, vi è tutta una settimana di festività che conduce alle celebrazioni finali. Vi sono festeggiamenti per i santi patroni di Buñol, per la Vergine Maria e San Luigi Bertran, con parate per le strade, musica e fuochi d'artificio nella migliore tradizione spagnola. Per rinforzare i muscoli prima della battaglia dei pomodori, una fantastica paella viene servita la sera della vigilia, mettendo in mostra il più iconico dei piatti della Valenza fatto di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi questo festival scatenato è in qualche misura ordinato. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà di pomodoro immangiabile solo per la battaglia. Le festività iniziano intorno alle 10 di mattina quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima ad un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori spruzzano acqua sui corridori mentre ballano e cantano per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, autocarri carichi di pomodori entrano in città al canto in crescendo "To-ma-te, to-ma-te!" Quindi, allo sparo del cannone ad acqua, l'evento principale inizia. Questo segna il via libera al lancio dei pomodori in una lotta senza quartiere contro gli altri partecipanti. Vi sono lanciatori di pomodori a lunga distanza, lanciatori a bruciapelo e tiri a medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, nel momento in cui la battaglia terminerà avrete un aspetto, e vi sentirete, decisamente differenti. Quasi un'ora dopo, i tiratori, fradici di pomodoro, vengono lasciati a giocare in un mare di salsa appiccicaticcia senza che sia possibile individuare anche un solo pomodoro intatto. Un secondo cannone segnala dunque la fine della battaglia. | Entry #15716 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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festa di piazza | Mistranslations | Federica M. No agrees/disagrees | |
locali | Mistranslations termine poco adeguato, si può trovare di meglio | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Mistranslations A me sembra si faccia riferimento a quelli che si arrampicano. Anche perchè chi è che corre? | Simona Sgro | |
Quindi, allo sparo del cannone ad acqua, l'evento principale inizia. | Syntax | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che scatenò la rivoluzione Tomatina? In realtà non si sa. Forse la causa fu un ribelle antifranchista o una rissa andata fuori controllo. Secondo la versione più popolare della storia, nel 1945 durante la festa de Los Gigantes (una sfilata di fantocci giganti realizzati con cartapesta) alcuni giovani del posto simularono una lite per attirare l’attenzione. Imbattendosi in una bancarella di verdure nelle vicinanze, i giovani cominciarono a lanciarsi pomodori maturi l’uno contro l’altro. Anche gli spettatori innocenti furono coinvolti, fino a quando la scena divenne un guazzabuglio di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare il fruttivendolo, ma ciò non fermò la ricorrenza di altre battaglie di pomodoro e la nascita di una nuova tradizione. Le autorità timorose di un aumento indisciplinato del fenomeno, nel 1950 promulgarono delle leggi, le mitigarono e in seguito introdussero nuovamente una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini che non rispettavano la legge venivano imprigionati, fino a quando una protesta pubblica rivendicò la loro liberazione. La sfrontatezza più famosa per il bando al pomodoro risale al 1957, quando i sostenitori della battaglia inscenarono un finto funerale al pomodoro, corredato di banda musicale e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di affrontare la questione, introducendo alcune leggi e accettando questa stravagante tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro della scena, lo show finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si tratta delle celebrazioni del santo patrono di Buñol, della Vergine Maria e di San Louis Bertrand animate da parate, musica e fuochi d’artificio in gioviale stile spagnolo. Per acquisire le forze per l’incombente scontro, alla vigilia della battaglia viene servita una grandiosa paella che rappresenta l’iconico piatto valenciano composto da riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi questa festa scatenata è disciplinata da alcune regole. Gli organizzatori coltivano persino una qualità di pomodoro dal gusto sgradevole esclusivamente per l’evento dell’anno. La festa inizia intorno alle 10 del mattino, quando alcuni partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto appeso in cima a un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori gettano acqua sulla folla mentre si canta e si danza per le strade. Quando mezzogiorno rintocca dal campanile della chiesa, camion colmi di pomodoro giungono in paese mentre si propaga un crescendo di cori "To-ma-te, to-ma-te!". Poi, con il botto di un cannone ad acqua, il grande evento ha inizio: il botto è il via per schiacciare e lanciare i pomodori in tutti i modi possibili contro gli altri partecipanti. Lanciatori a lunga distanza, assassini stile point-blank e ganci a distanza media; qualunque sia la tecnica, quando tutto termina, si è (e ci si sente) un po’ diversi. Circa un’ora dopo, i lanciatori fradici di pomodoro giocano in un mare di salsa che inonda le strade, dove c'è poca probabilità di trovare ancora qualcosa che somigli a un pomodoro. Un secondo botto del cannone sancisce la fine della battaglia. | Entry #18859 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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In realtà non si sa. | Other Stile: rima fastidiosa | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
nel 1950 | Mistranslations No: "in the 1950s" vuol dire "negli anni '50", non nell'anno 1950 nello specifico | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
santo patrono | Mistranslations santi patroni | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
-1 1 point-blank | Omission in un articolo di questo tipo lo tradurrei | Valentina Lazzeri | |
| Chi fu a lanciare il pomodoro destinato a dare il via all'evento che ormai tutti conosco come La Tomatina? Impossibile rispondere. C'è chi suppone che all'origine vi fosse una ribellione contro Francisco Franco, mentre altri pensano che tutto sia cominciato da una sfilata carnevalesca sfuggita di mano. Secondo la versione più diffusa, correva l'anno 1945 quando, durante la tradizionale sfilata dei giganteschi pupazzi in cartongesso che caratterizza ancora oggi la festa popolare di Los Gigantes, alcuni giovani locali pensarono di inscenare una rissa per attirare l'attenzione. Passando vicino a un carretto carico di verdure, cominciarono a lanciarsi a vicenda dei grossi pomodori maturi. Alcune persone che si trovavano inconsapevolmente ad assistere alla scena, si lasciarono coinvolgere in quella stravagante battaglia, trasformandola in un vero e proprio guazzabuglio di ortaggi volanti. Gli iniziatori della contesa furono costretti a risarcire gli ortolani, ma ciò non impedì il ripetersi di altre battaglie di pomodori. Nacque così una nuova tradizione. Negli anni Cinquanta, le autorità, nel timore che l'evento potesse assumere proporzioni preoccupanti per l'ordine pubblico, attuarono una serie di divieti. Adottarono successivamente una linea più morbida e infine ripristinarono le norme stabilite inizialmente. Nel 1951 alcun residenti che avevano violato la legge vennero arrestati. Furono, tuttavia, rilasciati poco dopo a furor di popolo. La contestazione raggiunse l'apice nel 1957 quando venne organizzato il funerale del pomodoro, con tanto di bara e corteo funebre. Dopo il 1957 le autorità locali decisero di fare buon viso a cattivo gioco. Stabilirono quindi un paio di regole e diedero il loro benestare a quella strampalata tradizione. Anche se i pomodori detengono il ruolo di protagonisti, una settimana di festeggiamenti precede la contesa finale. Con sfilate, eventi musicali e fuochi d'artificio gli spagnoli celebrano nel loro modo gioioso i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando. Alla vigilia della battaglia una gigantesca paella preparata secondo la miglior tradizione valenciana con riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva consente ai partecipanti di affrontare la sfida nel pieno delle forze. Questo evento, un tempo del tutto libero da vincoli, oggi è disciplinato da un regolamento. Gli organizzatori si sono spinti fino a coltivare una varietà particolare di pomodori, dal gusto non gradevole. La Tomatina comincia ufficialmente alle 10 del mattino. I partecipanti devono arrampicarsi su un palo reso scivoloso da uno strato di grasso per afferrare un prosciutto posto alla sua sommità. Nel frattempo gli spettatori innaffiano i contendenti cantando e ballando per le strade. Quando l'orologio della chiesa batte le dodici, arrivano i camion carichi di pomodori invocati in un festoso crescendo al grido di "To-ma-te, to-ma-te!". Un getto d'acqua sparato da un idrante è il segnale d'inizio dell'evento che tutti aspettano. È consentito spappolare e lanciare pomodori a destra e a manca contro gli altri partecipanti. C'è chi preferisce il tiro alto da lontano, chi fredda l'avversario a bruciapelo e chi colpisce con il gancio dalla media distanza. Indipendentemente dalla tecnica utilizzata al termine della battaglia sembrerete (e vi sentirete) diversi. Quasi un'ora dopo gli intrepidi guerrieri, inzuppati di polpa, si trovano a sguazzare in un mare di passata. Praticamente è impossibile trovare un solo pomodoro intero. Un secondo getto d'acqua segna la fine dell'evento. | Entry #20114 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Gli iniziatori della contesa furono costretti a risarcire gli ortolani, ma ciò non impedì il ripetersi di altre battaglie di pomodori. Nacque così una nuova tradizione. | Flows well | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
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giovani | Other aggiunta | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
+1 1 un paio di | Mistranslations non presente nel testo | Lia Tomasich | |
una varietà particolare di pomodori, dal gusto non gradevole | Omission "just for the annual event" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
+1 palo reso scivoloso da uno strato di grasso | Other in italiano "palo della cuccagna" | Zea_Mays | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione La Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse fu una ribellione anti-Frachista o un carnevale che sfuggì di mano. Secondo la versione più popolare, durante il festival de Los Gigantes del 1945 (una gigantesca parata di pupazzi di cartapesta), la gente del luogo stava cercando di inscenare una zuffa per avere un po’ di attenzione. Si imbatté in un carro ortofrutticolo nelle vicinanze e incominciò a tirare pomodori maturi. Furono coinvolti degli innocenti spettatori fino a quando la scena si trasformò in una massiccia baraonda di frutta volante. Gli istigatori furono costretti a ripagare i venditori di pomodori ma ciò non fermò il ripetersi di ulteriori combattimenti di pomodori – e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un’escalation insubordinata, negli anni 50 le autorità promulgarono, ammorbidirono, e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i locali che sfidarono la legge furono incarcerati fino a che una protesta pubblica non ne richiese il rilascio. Il più famoso affronto ai divieti sui pomodori accadde nel 1957 quando i sostenitori tennero un finto funerale al pomodoro completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di seguire il flusso, fissare alcune regole, e adottare la stravagante tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro della scena, una settimana di festeggiamenti porta alla sfida finale. E’ la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand, con parate, musica, e fuochi d’artificio secondo l’allegro stile Spagnolo. Per incrementare la forza per l’incombente rissa, viene servita un’epica paella la vigilia della battaglia, mettendo in mostra un emblematico piatto Valenziano di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questo scatenato festival ha alcune misure d’ordine. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori immangiabili solo per l’annuale evento. I festeggiamenti partono verso le 10 del mattino quando i partecipanti corrono per afferrare un prosciutto fissato sulla cima di un palo unto di grasso. Gli spettatori annaffiano i partecipanti con l’acqua mentre cantano e ballano per strada. Quando le campane della chiesa suonano mezzogiorno, camion carichi di pomodori entrano in città, mentre canti di “To-ma-te, to-ma-te!” raggiungono il loro culmine. Poi, con lo sparare di un cannone ad acqua, inizia l’evento principale. Quello è il segnale per schiacciare e lanciare i pomodori in attacchi a tutta forza contro gli altri partecipanti. Pallonetti di pomodori dalla lunga distanza, lanci mortali a corto raggio e ganci a media distanza. Qualunque sia la vostra tecnica, quando il tutto sarà finito, sembrerete (e vi sentirete!) molto diversi. Circa un’ora più tardi, bombardieri inzuppati di pomodoro sono lasciati a giocare in un mare di salsa appiccicosa con poco che rassomigli ancora ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #21343 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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rivoluzione La | Inconsistencies per coerenza con "de Los Gigantes" più in basso, aggiungerei anche qui un "de" prima di "La Tomatina" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
La verità | Mistranslations "Il fatto sta, il fatto è" sarebbe più adatto in questo contesto. | J Tomkowicz No agrees/disagrees | |
gigantesca parata | Mistranslations sono i pupazzi a essere giganteschi | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
la gente del luogo | Mistranslations non tutta la gente del luogo | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Mistranslations discutibile l'uso del verbo "accadere" in questo contesto | Lia Tomasich | |
+1 Per incrementare la forza per l’incombente rissa, viene servita un’epica paella la vigilia della battaglia, mettendo in mostra | Mistranslations la frase è poco fluida e pesante | Lia Tomasich | |
Valenziano | Spelling Va scritto minuscolo | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
sono lasciati a | Mistranslations non fila bene | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi fu il primo a scagliare il fatidico pomodoro che segnò l’inizio della rivoluzione chiamata "La Tomatina"? In realtà nessuno ne è a conoscenza. Forse fu una ribellione antifranchista, oppure una festa popolare sfuggita al controllo di quanti la iniziarono. La versione più conosciuta della storia racconta che durante il festival Los Gigantes del 1945, una parata di enormi sculture di cartapesta, alcune persone del luogo cercarono di mettere in scena una rissa per attirare un po’ di attenzione. Ritrovandosi su un carro di verdure posto lì vicino a loro, iniziarono a lanciarsi dei pomodori maturi. Dei semplici spettatori si ritrovarono coinvolti nella battaglia, che poco a poco divenne un gigantesco guazzabuglio di frutta volante. Gli istigatori dovettero risarcire i fruttivendoli, ma non per questo smisero di organizzare altre battaglie di pomodori, creando una nuova tradizione. Con il timore di un’intensificazione di eventi ribelli, negli anni 50 le autorità approvarono, ritirarono e ristabilirono nuovamente una serie di proibizioni. Nel 1951 la gente del posto che si oppose alla legge fu imprigionata, finché una serie di proteste pubbliche richiese il loro rilascio. L’affronto ai divieti dei pomodori più conosciuto avvenne nel 1957, quando i sostenitori organizzarono un funerale fasullo per il frutto, con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di chiudere un occhio, stabilì alcune regole e accolse questa stramba tradizione. Anche se i pomodori sono i veri protagonisti dell’evento, non sono gli unici a prendere parte a questa manifestazione, caratterizzata da una settimana di celebrazioni che si conclude in un confronto diretto finale. È una festa in onore dei santi partoni di Buñol, della Vergine Maria e di San Louis Bertrand, accompagnata da sfilate, musica e fuochi artificiali. È una celebrazione assolutamente gioiosa, con i caratteri peculiari dell’allegro spirito spagnolo. I lottatori, prima della rissa imminente, si rifocillano con un’epica paella valenziana, un piatto di riso con frutti di mare, zafferano e olio di oliva, che viene servito alla vigilia della battaglia. Attualmente questo festival sfrenato è stato regolato da qualche disposizione. Gli organizzatori si sono spinti addirittura a coltivare una varietà speciale di pomodori dal gusto sgradevole da utilizzare durante la manifestazione annuale. Le celebrazioni iniziano alle 10 di mattina, quando i partecipanti si affrontano per prendere un prosciutto attaccato ad un palo untuoso. Dall’alto gli spettatori bagnano i concorrenti mentre si azzuffano nella folla per le strade, immersi in un clamore di canti e balli. Quando le campane della chiesa battono il mezzodì, dei camion colmi di pomodori si muovono per la città, nel bel mezzo di voci che intonano “to-ma-te, to-ma-te”. Successivamente, con lo sparo di un cannone ad acqua, l’evento principale comincia. È il segnale dell’inizio della vera e propria battaglia, dove i pomodori vengono schiacciati e lanciati a oltranza contro i partecipanti. Non ha importanza quale tecnica venga utilizzata, se tiri lunghi, a bruciapelo o ganci a medio raggio assestati ai pomodori. Non appena viene proclamata la fine della lotta, il vostro aspetto (e umore) sarà totalmente diverso! Trascorsa un’ora dall’inizio del combattimento, i bombardieri inzuppati di pomodoro rimangono a giocare in un mare di salsa soffice che inonda le strade, di cui rimane ben poco che ricordi anche solo lontanamente il frutto iniziale, fino al secondo sparo innalzato dal cannone, che segna la fine della battaglia. | Entry #18040 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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In | Other non è opportuno andare a capo se il TP non lo fa; attenersi alla formattazione originale | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
festa popolare | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
di quanti la iniziarono | Other overtranslation | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
smisero di organizzare | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
non sono gli unici a prendere parte a questa manifestazione | Other aggiunta del traduttore | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
una festa in onore | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
santi partoni di Buñol, della Vergine Maria e di San Louis Bertrand | Mistranslations Un refuso: "partoni". Poi, la frase non è stata interpretata in modo corretto, i santi patroni sono due: appunto, la Madonna e San Louis | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
È una celebrazione assolutamente gioiosa, | Mistranslations ridondante | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
+2 1 assestati ai pomodori | Mistranslations è assai probabile che vengano assestati ad altri partecipanti | Zea_Mays | |
Non appena viene proclamata | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
di | Mistranslations in cui | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
| Chi ha scagliato quel primo pomodoro fatale che ha dato l’avvio alla rivoluzione della Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse si è trattato di una ribellione contro Franco, o di un carnevale che è sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival di “Los Gigantes” del 1945 (una sfilata di fantocci di cartapesta giganti) gli abitanti del posto stavano cercando di mettere in scena una rissa per attirare una certa attenzione, quando si imbatterono in un carrello di vegetali che si trovava vicino ed iniziarono a lanciare pomodori maturi. Alcuni innocenti astanti furono coinvolti fino a quando la scena si trasformò in una baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodoro, ma ciò non fermò la ricorrenza di altre battaglie di pomodori ancora - e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation indisciplinata, le autorità resero esecutive, attenuarono ed in seguito ripristinarono una serie di divieti nel 1950. Nel 1951, gli abitanti locali che sfidarono la legge furono imprigionati fino a che una protesta pubblica richiese la loro liberazione. L’atto più sfacciato contro i divieti alle risse con i pomodori si verificò nel 1957, quando i sostenitori celebrarono un finto funerale al pomodoro con tanto di bara e corteo. Dopo il 1957, l’amministrazione locale decise di fare di necessità virtù, pose in vigore poche norme ed abbracciò la bizzarra tradizione. Anche se i pomodori dominano la scena, una settimana di festeggiamenti conduce alla resa dei conti finale. Si tratta di una celebrazione dei santi patroni di Buñol, della Vergine Maria e di San Louis Bertrand, con sfilate per le strade, musica e fuochi d'artificio nel gioioso stile spagnolo. Per potenziare la vostra forza in vista della rissa imminente, viene servita alla vigilia della battaglia una paella degna degli dei dell’Olimpo , che mette in mostra un emblematico piatto valenziano a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questo festival scatenato segue certe regole di ordine. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori sgradevoli proprio per l'evento annuale. Le festività prendono il via intorno alle 10 del mattino quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima a un albero della cuccagna. Gli spettatori annaffiano d’acqua i gareggianti cantando e ballando per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, camion pieni di pomodori arrivano in città, mentre canti al suono di "Po-mo-do-ro, po-mo-do-ro!" si slanciano in un crescendo. Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua, l'evento principale prende inizio. Questo è il via libera per schiacciare e lanciare pomodori in un attacco totale contro gli altri partecipanti. Lanciatori in aria di pomodori a lunga distanza, assassini a bruciapelo e colpi di gancio a medio raggio: qualunque sia la vostra tecnica, quando è finito, apparirete (e vi sentirete) davvero diversi. Quasi un'ora dopo, i bombardatori infradiciati di pomodori sono lasciati giocare in un mare di salsa da strada appiccicaticcia con pochi residui che possano assomigliare a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16459 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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con tanto di | Flows well calza meglio in italiano del calco "completo di" | Loredana Sbardellati No agrees/disagrees | |
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| Mistranslations carretto di verdura | Samuel_N | |
| Grammar errors "e" e non "ed", la parola che segue non inizia con una "e" | otok silba | |
+3 resero esecutive, attenuarono ed in seguito ripristinarono una serie di divieti | Grammar errors errore di concordanza genere/ numero (resero esecutive... una serie di divieti). | Andrea Brocanelli | |
è finito, | Omission subject missing | Simona Sgro No agrees/disagrees | |
| In verità non si sa chi sia stato a lanciare il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina. Forse si trattò di una rivolta contro Franco, o di un carnevale scatenato, ma secondo la versione più famosa il primo lancio si verificò nel 1945, durante la festa de Los Gigantes, quando i giganti di cartapesta sfilavano per le strade, e la gente del posto era intenzionata a inscenare una zuffa per attirare l’attenzione. Incapparono in un carro pieno di verdure e cominciarono a lanciare pomodori maturi; spettatori innocenti si trovarono coinvolti ed alla fine la scena si trasformò in un’enorme baraonda, e i pomodori volavano da ogni parte. I provocatori dovettero ripagare i venditori a cui i pomodori appartenevano, ma questo non impedì che la lotta di pomodori tornasse a ripetersi, inaugurando una nuova tradizione. Nel corso degli anni 50 le autorità, preoccupate the l’evento potesse trasformarsi in una vera e propria sommossa, prima proibirono le lotte, dopodiché ammorbidirono il divieto, per poi reintrodurlo successivamente. Nel 1951 coloro che sfidarono la legge finirono in carcere, ma dovettero essere rilasciati in seguito alle proteste della gente; nel 1957 il divieto fu sfidato sfrontatamente quando i sostenitori della lotta sfilarono in un corteo funebre dietro la bara del pomodoro. A quel punto le autorità locali decisero di gettare la spugna: stabilirono un paio di regole e accettarono questa eccentrica tradizione. Sebbene siano i pomodori a fare da protagonisti, un’intera settimana di festeggiamenti fanno da preludio al confronto finale. Questi sono in onore della Madonna e San Luis Bertrán, i santi protettori della città di Buñol, e si celebrano con processioni, musica e fuochi d’artificio, secondo l’allegra tradizione spagnola. Alla vigilia della battaglia viene servita la celebre paella valenciana, per rinvigorirsi prima dell’imminente lotta, e tutti banchettano con questo tradizionale piatto a base di riso, frutti di mare e olio di oliva. Al giorno d’oggi questa festa scatenata ha acquistato una parvenza di ordine: gli organizzatori sono arrivati a coltivare una qualità speciale di pomodori dal gusto particolarmente sgradevole solo ed esclusivamente per questo evento. La festa inizia la mattina, all’incirca alle dieci, quando i partecipanti fanno a gara ad arrampicarsi su di un palo unto di grasso per afferrare un prosciutto che è appeso in cima; gli spettatori intanto annaffiano gli scalatori con acqua a passo di danza e a suon di musica. Quando la campana della chiesa rintocca mezzogiorno spuntano i camion pieni di pomodori, accompagnati da un crescendo di “To-ma-te, to-ma-te!” Infine un idrante viene aperto e la lotta ha inizio. È il segnale tanto atteso e i pomodori sono schiacciati e lanciati in un attacco di tutti contro tutti: tiratori a distanza, assassini a bruciapelo, e lanciatori a medio raggio, c’è n’è per tutti. Non importa che tecnica si usi, alla fine, quanto la lotta è terminata, tutti sembrano, e si sentono, completamente diversi. Un’ora dopo i bombaroli fradici di succo di pomodoro si affrrontano in un mare di salsa scivolosa the inonda le strade, e non si trova un solo pomodoro intatto neanche a cercarlo col lanternino. Allora l’idrante viene aperto ancora una volta per segnalare la fine delle ostilità. | Entry #17950 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-3 1 e tutti banchettano | Flows well | Zea_Mays | |
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+3 In verità non si sa chi sia stato a lanciare il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina | Omission Che fine ha fatto la domanda iniziale? | Piernicola D'Ortona | |
quando i giganti di cartapesta sfilavano per le strade | Mistranslations | Alessandra Meregaglia No agrees/disagrees | |
la gente | Mistranslations alcune persone | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
| Chi fu a lanciare il primo fatidico pomodoro che dette inizio alla rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno sa chi sia stato. Forse fu una ribellione contro Franco, o un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più diffusa della storia, durante il festival di Los Gigantes del 1945 (una parata di pupazzi giganti di cartapesta), la gente del luogo stava cercando il modo di inscenare una rissa per attrarre l’attenzione sulla loro situazione. Si imbatterono in a una bancarella di verdure nelle vicinanze e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Altri innocenti spettatori si unirono alla ressa finché la situazione degenerò in un caos di frutta volante. Gli artefici dovettero risarcire i fruttivendoli, ma ciò non ne impedì la ricorrenza – e la nascita di una nuova tradizione. Temendo che la situazione potesse andare fuori controllo, negli anni ’50 le autorità promulgarono, revocarono ed emanarono di nuovo una serie di divieti. Nel 1951, alcuni abitanti infransero il divieto e furono imprigionati finché le accorate proteste del pubblico portarono al loro rilascio. La ribellione più celebre contro la proibizione del lancio dei pomodori avvenne nel 1957, quando alcuni sostenitori organizzarono un finto “funerale del pomodoro”, completo di bara e processione. Dopo il 1957 il governo locale decise di incassare il colpo, mise insieme un regolamento e abbracciò l’eccentrica tradizione Anche se i pomodori sono i protagonisti principali, una settimana di eventi precede l’atto finale. Si tratta della celebrazione dei santi protettori di Buñol, della Vergine Maria e di San Louis Bertrand, con parate, musica e fuochi d’artificio nello stile gioioso tipico degli Spagnoli. Per rinforzarvi in vista della battaglia incombente, una grandiosa paella viene offerta alla vigilia del combattimento, esibendo un piatto emblematico della Valencia, a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questo festival scatenato ha una qualche misura di organizzazione. Gli organizzatori hanno persino coltivato una speciale varietà di pomodori poco gradevoli al gusto, specificamente per questo evento annuale. Le attività iniziano intorno alle 10 di mattina con i partecipanti che competono per afferrare un prosciutto fissato in cima a un palo unto di grasso. Gli spettatori “sparano” acqua sui concorrenti, mentre cantano e ballano per le strade. Quando dalla chiesa suona la campana del mezzogiorno, autocarri stracarichi di pomodori si riversano nella città, mentre i canti di "To-ma-te, to-ma-te!" raggiungono il loro picco. Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua, inizia l’evento principale. E’ il via libera per spremere e lanciare pomodori in una battaglia senza esclusione di colpi contro gli altri partecipanti. Che siate tiratori di lunga distanza, assassini a bruciapelo o tiratori a effetto, qualunque sia la vostra tecnica, alla fine, apparirete (e vi sentirete) molto diversi. Dopo circa un’ora, i combattenti fradici di pomodoro si ritrovano a giocare in un mare di salsa spiaccicata sulle strade, senza più traccia di un qualcosa che assomigli a un pomodoro. Un secondo sparo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #17005 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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sulla loro situazione | Other il testo originale dice solo "per attirare l'attenzione" senza specificare ulteriormente il perchè. | otok silba No agrees/disagrees | |
mise insieme | Other colloquiale | otok silba No agrees/disagrees | |
Spagnoli | Spelling spagnoli (minuscolo) | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 do un piatto emblematico della Valencia | Grammar errors Valencia è una città | Daniela Tosi | |
una qualche misura | Other meglio: ha una certa misura di organizzazione. "ha una qualche misura" mi sembra un po' troppo colloquiale | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi gettò il primo fatale pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Può darsi che sia stata una ribellione anti-Franco, o un carnevale che è sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival del 1945 di Los Gigantes (una parata di pupazzi di cartapesta giganti), l'intenzione degli abitanti locali era quella di provocare una rissa per farsi notare. Si imbatterono in un carro di verdure che passava e cominciarono a lanciare pomodori maturi. Furono coinvolti spettatori innocenti, finché la scena arrivò al punto di diventare un'enorme mischia di frutti volanti. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodori, ma questo non fermò il ripetersi di altre battaglie di pomodori, e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation senza regole, le autorità emanarono una legge, si rilassarono e quindi ristabilirono una serie di divieti degli anni Cinquanta. Nel 1951, i locali che sfidavano la legge venivano imprigionati finché la protesta generale richiedeva la loro liberazione. L'affronto più famoso ai divieti dei pomodori avvenne nel 1957, quando si svolse un finto funerale dei pomodori completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di far buon viso a cattiva sorte, stabilire poche regole e accettare la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano al centro dell'attenzione, una settimana di festeggiamenti conducono alla resa dei conti finale. È una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate nelle strade, musica e fuochi d'artificio nella gioiosa tradizione spagnola. Per potenziare le vostre forze per la rissa imminente, alla vigilia della battaglia viene servita una paella epica, l'iconico piatto valenciano di riso, crostacei, zafferano e olio d'oliva. Oggi questo festival incontrollato è regolato da alcune misure d'ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori dal gusto sgradevole apposta per l'evento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle ore 10, quando i partecipanti corrono ad afferrare un prosciutto fissato in cima a un palo unto. Gli spettatori innaffiano con l'acqua chi si arrampica, cantando e ballando per le strade. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, camion pieni di pomodori arrivano in città, mentre canti di "Po-mo-do-ri, po-mo-do-ri!" raggiungono il culmine. Quindi, sparando un cannone d'acqua inizia l'evento principale. Questo è il segnale di via per schiacciare e lanciare pomodori in attacchi tutto-per-tutto contro gli altri partecipanti. Pallonetti di pomodori a lunga distanza, lanci a bruciapelo e tiri a uncino a media gittata. Qualunque sia la vostra tecnica, quando sarà tutto finito sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un'ora dopo, i lanciatori inzuppati di pomodoro si mettono a giocare in un mare di salsa scivolosa, dove resta ben poco che assomigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #19334 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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anti-Franco, | Mistranslations should be antifranchista | Antiniska Cancelli (X) No agrees/disagrees | |
-1 1 che è | Other I would simply omit it. It would sound better | silvia rossetti | |
el 1945 | Syntax It should follow the name of the festival | Antiniska Cancelli (X) No agrees/disagrees | |
che passava | Mistranslations nelle vicinanze | otok silba No agrees/disagrees | |
+4 1 si rilassarono | Mistranslations No, non si rilassarono | texjax DDS PhD | |
sfidavano | Grammar errors tempo verbale errato: sfidarono | otok silba No agrees/disagrees | |
venivano | Grammar errors tempo verbale errato. | otok silba No agrees/disagrees | |
richiedeva | Grammar errors tempo verbale errato | otok silba No agrees/disagrees | |
divieti dei pomodori | Mistranslations divieto di lanciare pomodori, semmai | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 1 un finto funerale | Spelling It should either say "il finto funerale dei" or "un finto funerale al pomodoro | silvia rossetti | |
stabilire | Grammar errors tempo verbale errato | otok silba No agrees/disagrees | |
accettare | Grammar errors tempo verbale errato | otok silba No agrees/disagrees | |
pomodori | Grammar errors pomodoro | otok silba No agrees/disagrees | |
corrono | Mistranslations Mi spieghi come si fa a correre su un palo posto verticalmente e per di più unto? | otok silba No agrees/disagrees | |
"Po-mo-do-ri, po-mo-do-ri!" | Other avrei lasciato l'originale in spagnolo | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 sparando un cannone d'acqua | Mistranslations non spari il cannone d'acqua... è il cannone d'acqua che spara! | otok silba | |
tutto-per-tutto contro gli altri | Mistranslations tutti contro tutti | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo maledetto pomodoro che dette inizio alla rivoluzione chiamata La Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Magari fu una ribellione contro Franco, o un carnevale andato fuori controllo. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival di Los Gagnes del 1945 (una processione pupazzi enormi di cartapesta), i locali vollero organizzare una rissa per attirare l’attenzione. Si imbatterono per caso in un carro di verdura nelle vicinanze e cominciarono a tirarsi pomodori maturi. Furono coinvolti spettatori innocenti fino a che la situazione degenerò in un’enorme mischia di frutti volanti. Chi aveva dato inizio alla zuffa dovette ripagare il verduraio ma ciò non fermò la ricomparsa di altre risse con i pomodori…e la nascita di una nuova tradizione. Temendo una moltiplicazione incontrollata di tali episodi, le autorità stabilirono una serie di divieti, poi li rilassarono e poi li reintrodussero negli anni ’50. Nel 1951, persone del posto che avevano contravvenuto a questi divieti, vennero imprigionate fino a quando una protesta pubblica reclamò il loro rilascio. La più famosa irriverenza nei confronti di questi divieti successe nel 1957, quando i fautori organizzarono un funerale finto completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare un passo indietro, stabilendo alcune regole ed accettando la stravagante tradizione. I pomodori sono al centro dell’attenzione, tuttavia c’è una settimana di celebrazioni che porta allo scontro diretto finale. Si festeggiano i Santi Patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand con sfilate sulle strade, musica e fuochi d’artificio nello stile gioioso spagnolo. Per dare energia in vista della rissa incombente, la sera prima della battaglia viene servita una paella epica, che mette in bella mostra un tipico piatto valenziano di riso, pesce di mare, zafferano ed olio di oliva. Ai nostri giorni, questo festival senza limitazioni è stato in qualche modo disciplinato. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori dal gusto sgradevole, proprio per l’evento annuale. I festeggiamenti iniziano verso le 10 di mattina, quando i partecipanti gareggiano per agguantare un prosciutto appeso in cima ad un palo unto di grasso. Gli spettatori cantano e ballano per le strade, bagnando con acqua coloro che si stanno arrampicando. Quando la campana della chiesa suona il mezzogiorno, camion pieni di pomodori arrivano in gran massa in città, mentre cresce l’urlo “To-ma-te, to-ma-te!” Quindi, con un colpo di un cannone ad acqua si dà inizio all’evento principale. È il semaforo verde per lanciare e schiacciare i pomodori in un attacco a tutta forza contro gli altri partecipanti. Tiratori di pomodori a lunga distanza, assassini a corta distanza, lanciatori ad effetto a medio raggio: qualsiasi sia la vostra tecnica, quando tutto sarà finito, sembrerete (e vi sentirete) piuttosto diversi. Dopo circa un’ora, i bombardatori immersi nel pomodoro si ritrovano a muoversi per strada in un mare di salsa appiccicaticcia, dove è difficile trovare qualcosa che ancora assomigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #20657 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.25 | 2.25 (8 ratings) | 2.25 (8 ratings) |
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| Omission processione DI pupazzi | Zea_Mays | |
+1 la ricomparsa di altre risse | Mistranslations per nulla scorrevole | Lia Tomasich | |
| Punctuation benissimo i puntini di sospensione, ma c'è bisogno di uno spazio prima di "e la nascita" | Valentina Lazzeri | |
+1 La più famosa irriverenza nei confronti di questi divieti successe nel 1957 | Mistranslations l'italiano è scorretto, un'irriverenza non succede. | Lia Tomasich | |
| Mistranslations o Bertrando o Bertran; Bertrand è la traduzione inglese | Valentina Lazzeri | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro con il quale ebbe inizio la rivoluzione denominata La Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione anti-Franco o di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, si racconta che durante il festival de Los Gigantes nel 1945 (una parata di grandi burattini di cartone), i locali stavano cercando di inscenare una rissa per attirare un po' di attenzione. Si imbatterono in un carro di verdura lì vicino e iniziarono a lanciarsi pomodori. Alcuni spettatori innocenti vennero coinvolti e la scena si trasformò in una totale confusione di frutta volante. Gli istigatori della rissa dovettero pagare i venditori di pomodori, ma ciò non fermò la ripetizione di altre battaglie di pomodori e così ebbe inizio una nuova tradizione. Preoccupate da una escalation ribelle, le autorità promulgarono, rilasciarono e ripristinarono una serie di bandi negli anni 50. Nel 1951 gli abitanti che infransero la legge furono incarcerati, fino a che il pubblico chiese a gran voce il loro rilascio. Il più importante affronto ai bandi contro i pomodori accadde nel 1957, quando alcuni sostenitori organizzarono un finto funerale del pomodoro con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di gettare la spugna, stabilire alcune regole e abbracciare così questa bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano il centro dell'attenzione, una settimana di festività conduce allo show finale. Si celebrano i santi patroni di Bunol, la Vergine Maria e St. Louis Bertrand, con parate per le strade, musica, e fuochi d'artificio in perfetto stile gioioso spagnolo. Per prepararsi alla battaglia incombente, viene servita alla vigilia una memorabile paella, tipico piatto Valenziano a base di riso, pesce, zafferano e olio d'oliva. Attualmente questo festival scatenato ha però delle misure d'ordine. Gli organizzatori, infatti, coltivano una speciale varietà di pomodoro, immangiabile e riservato esclusivamente alla battaglia annuale. Le celebrazioni hanno inizio alle ore 10 del mattino, quando i partecipanti fanno a gara per prendere un prosciutto fissato in cima ad un palo. Gli spettatori annaffiano i lottatori con acqua, mentre ballano e cantano per le strade. Quando le campane della chiesa scoccano mezzogiorno, i camion ricolmi di pomodori entrano nella città, all'aumentare del canto "To-ma-te, to-ma-te!". Con lo sparo di un cannone d'acqua, l'evento principale ha inizio. E' il via di un lanciare e schiacciare pomodori contro i partecipanti, in una totale guerriglia. Lanci a lunga distanza, a breve raggio o tiri d'effetto: qualunque sia la vostra tecnica, alla fine sarete e vi sentirete diversi. Circa un'ora dopo, i bombardieri inondati di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di strade ripiene di salsa, dove è impossibile trovare anche un solo qualcosa che assomigli ad un pomodoro. Un secondo sparo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16456 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.22 | 2.22 (9 ratings) | 2.22 (9 ratings) |
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-1 +1 2 locali | Mistranslations si può trovare un termine migliore | Lia Tomasich | |
e misure d'ordi | Mistranslations traduzione letterale | sereniella No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 infatti | Mistranslations non c'è nel testo originale | Lia Tomasich | |
i | Mistranslations Avrei usato un partitivo o omesso direttamente l'articolo. | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
-1 +2 1 strade ripiene di salsa | Mistranslations semmai, strade piene, non ripiene | Lia Tomasich | |
solo qualcosa | Mistranslations strana espressione | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il primo fatidico pomodoro che diede inizio alla battaglia chiamata “La Tomatina”? In realtà nessuno lo sa. Forse fu una ribellione contro Franco o un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione popolare, durante il festival dei Giganti del 1945 ( una sfilata di grandi figure in cartongesso), gli abitanti inscenarono una rissa per attirare l'attenzione. Giunsero nelle vicinanze di un carretto di frutta e verdura e cominciarono a lanciare pomodori maturi. Vennero coinvolti anche degli spettatori innocenti finché la scena sì intensificò in un tremendo caos di frutta volante. Gli artefici dovettero ripagare il venditore di pomodori, ma questo non fermò la ripetizione di altre battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Preoccupati dell'aumentare dell'insubordinazioni, durante gli anni '50 le autorità decisero di promulgare, ammorbidire e poi ripristinare una serie di divieti. Nel 1951 gli abitanti che si sottraevano alla legge venivano imprigionati finché una protesta pubblica non ne invocava il rilascio. La più famosa sfrontatezza ai divieti dei pomodori accadde nel 1957 quando i sostenitori diedero vita a un falso funerale completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di risolvere il problema stabilendo delle regole e accettando la bizzarra tradizione. Sebbene i protagonisti siano i pomodori, una settimana piena di festeggiamenti porta alla battaglia finale. É la celebrazione del santo patrono di Buñol, della Vergine Maria e di San Luigi Bertrando, con sfilate, musica e fuochi d'artificio in stile festoso spagnolo. Poco prima della battaglia viene servita una paella memorabile per mantenere la tua carica, esibendo un piatto tipico valenziano di riso, pesce, zafferano e olio d'oliva. Oggi questo festival senza regole ha dei provvedimenti all'ordine. Gli organizzatori si sono impegnati a coltivare una varietà speciale di pomodori immangiabili solo per l'evento annuale. I festeggiamenti cominciano intorno alle 10 quando i partecipanti gareggiano per prendere un prosciutto fissato sulla cima di un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori annaffiano i lottatori con l'acqua mentre lungo le strade si festeggia con canti e balli dedicati a San Luigi Bertrando. Quando la campana della chiesa suona mezzogiorno, dei camion riempiti di pomodori viaggiano verso la città accompagnati dal canto crescente “To-ma-te, to-ma-te!” Poi, con l'accensione di un idrante, comincia la festa. Questo segnale dà il via per schiacciare e lanciare i pomodori in tutti gli attacchi contro i partecipanti. Lanciatori a lunga distanza di pomodori, assassini a bruciapelo e aggancio a medio raggio. Qualunque sia la tua tecnica, per quanto sia superiore, ti vedrai (e sentirai) un po' diverso. Quasi un'ora dopo, i bombardieri fradici di pomodoro si ritrovano a giocare in un mare di salsa appiccicosa dove è difficile trovare qualcosa che somigli vagamente ad un pomodoro. Un secondo idrante lancia il segnale della fine della battaglia. | Entry #19546 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.20 | 2.20 (5 ratings) | 2.20 (5 ratings) |
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+2 quando i sostenitori diedero vita a un falso funerale | Omission Così non si capisce che il funerale è al pomodoro | Federica Villa | |
| Spelling Va al plurale: santi patroni. Source: "patron saints" | texjax DDS PhD | |
fissato sulla cima | Mistranslations fissato in cima a | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
+2 dedicati a San Luigi Bertrando. | Other nel testo di origine non viene detto | Simona Sgro | |
riempiti | Mistranslations pieni o carichi | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
+2 per quanto sia superiore, | Other non è nel testo di origine | Simona Sgro | |
| Chi fu a lanciare il primo, fatidico pomodoro che diede il via alla rivoluzione della Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse fu una ribellione antifranchista, oppure un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, nel 1945, durante il festival di Los Gigantes (una sfilata di enormi pupazzi di cartapesta), alcuni abitanti del posto voleva inscenare una rissa che attirasse l'attenzione. Trovandosi a portata di mano il carretto di un verduraio, iniziarono a tirarsi pomodori maturi. Vennero convolti passanti innocenti finché alla fine la scena divenne un massiccio corpo a corpo a colpi di frutta volante. Gli istigatori dovettero risarcire i venditori di pomodori, ma ciò non impedì il ripetersi di battaglie coi pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Timorose di un escalation incontrollata, negli anni Cinquanta le autorità emanarono, abrogarono, e infine reintrodussero una serie di proibizioni. Nel 1951, coloro che sfidarono la legge vennero arrestati per essere poi rilasciati a furor di popolo. Lo sberleffo più famoso ai divieti sui pomodori si verificò nel 1957, quando i sostenitori inscenarono un finto funerale al pomodoro completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare buon viso a cattiva sorte, stabilì alcune regole e sposò questa bizzarra tradizione. Anche se sono i pomodori a fare da star, la battaglia finale è preparata da una settimana di feste. Si festeggiano i patroni di Buñol, la Vergine Maria e S. Luigi Bertrand, con parate, musica e fuochi d'artificio, una maniera tipicamente spagnola di esprimere gioia. Per irrobustirsi per lo scontro ormai prossimo, alla vigilia della battaglia viene servita un'epica paella, piatto tipico di Valencia a base di riso, pesce, zafferano e olio d'oliva. Oggigiorno, questo scatenato festival ha una qualche parvenza di ordine. Gli organizzatori sono giunti a coltivare una varietà speciale di pomodori non commestibili solo per questo avvenimento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino, con la scalata a un albero della cuccagna sormontato da un prosciutto. Gli spettattori annaffiano gli scalatori usando i tubi dell'acqua mentre cantano e danzano nelle strade. Quando il campanile batte mezzogiorno, arrivano i camion carichi di pomodori, salutati da un crescendo di “To-ma-te, to-ma-te!”. Poi, lo sparo di un cannone ad acqua dà il via all'avvenimento principale. Il getto dà il semaforo verde per spiaccicare e scagliare pomodori addosso agli altri partecipanti in un assalto senza quartiere. Lanci di pomodori a lunga gittata, assassini a distanza ravvicinata e parabole a medio raggio. Qualunque tecnica usiate, a cose fatte apparirete (e vi sentirete) assai diversi. Quasi un'ora più tardi, bombaroli intirsi di sugo di pomodoro restano a giocare in un mare di passata nella quale non rimane gran che che somigli a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la conclusione delle ostilità. | Entry #19255 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.17 | 2.33 (9 ratings) | 2.00 (8 ratings) |
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albero della cuccagna sormontato da un prosciutto | Flows well | Corinna Franchino No agrees/disagrees | |
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carretto di un verduraio, iniziarono a tirarsi pomodori maturi. Vennero convolti | Other Improper wording | MARIA ARPINO No agrees/disagrees | |
-2 1 abrogarono | Mistranslations i divieti vennero alleggeriti | Simona Sgro | |
Anche se sono i pomodori a fare da star | Other stile | otok silba No agrees/disagrees | |
è preparata | Mistranslations preceduta | otok silba No agrees/disagrees | |
Bertrand | Inconsistencies Bertrando | otok silba No agrees/disagrees | |
| Other stile. "un modo" tipicamente spagnolo... | otok silba | |
-2 +2 3 non commestibili | Mistranslations The source just says 'unpalatable' | Simona Sgro | |
assassini | Mistranslations qui è in senso figurato... nel senso di lanci a distanza ravvicinata o a bruciapelo. | otok silba No agrees/disagrees | |
gran che che somigli | Other repetition, poor quality of writing. Better: "molto che assomigli" | Samuel_N No agrees/disagrees | |
| Chi fu a lanciare il primo fatidico pomodoro che iniziò la rivoluzione de La Tomatina? La realtà è che non lo sa nessuno. Forse fu una ribellione contro il regime franchista o una festa di carnevale sfuggita di mano. Secondo la versione più comune, nel 1945, durante la festa de Los Gigantes (un'enorme parata di burattini di cartapesta), i cittadini del posto stavano cercando di mettere insieme una rissa per attirare l'attenzione quando per caso si imbatterono in un banco di verdure e iniziarono a scagliare pomodori maturi. Gli spettatori innocenti furono coinvolti nella scena finché non si trasformò in un enorme caos di frutta volante. I provocatori dovettero ripagare i fruttivendoli, ma ciò non impedì il ripetersi di altre risse di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Negli anni 50 del '900, le autorità, nel timore di un'escalation turbolenta, introdussero, diminuirono e, successivamente, ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini che violarono queste leggi furono arrestati e tenuti in carcere finché le forti proteste pubbliche non portarono al loro rilascio. Il più famoso atto di sfrontatezza nei confronti dei divieti della manifestazione dei pomodori ebbe luogo nel 1957, quando i suoi sostenitori tennero un finto funerale del pomodoro, completo di bara e processione. Dopodiché, l’amministrazione locale decise di arrendersi alla presenza di questa bizzarra tradizione e ne stabilì alcune regole. Sebbene al centro della scena vi siano i pomodori, l'atto finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti in cui si rende omaggio ai patroni di Buñol: la Vergine e S. Louis Bertrand, con parate, musica e fuochi d’artificio secondo le allegre usanze spagnole. Per preparare le proprie forze per la baruffa, la sera prima della battaglia viene servita una meravigliosa paella valenciana con riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi, questo festival a briglie sciolte è governato da alcune regole. Gli organizzatori si sono spinti fino alla coltivazione di una varietà speciale di pomodori di gusto sgradevole da utilizzare appositamente per questo evento annuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 di mattina, momento in cui i partecipanti corrono per afferrare un prosciutto in cima a un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori lanciano gavettoni d’acqua ai partecipanti alla zuffa mentre cantano e ballano per le strade. Quando il campanile della chiesa batte mezzogiorno, camion carichi di pomodori arrivano in città con un crescendo di grida: "To-ma-te, to-ma-te!". Con il lancio di un cannone ad acqua, l'evento principale inizia. È questo il segnale di via per tirare e schiacciare pomodori contro tutti gli altri partecipanti. Tiri dalla distanza, a bruciapelo o a medio raggio. Qualsiasi sia la vostra tecnica, alla fine sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un’ora dopo, i lanciatori madidi di succo di pomodoro vengono lasciati a giocare nella salsa melmosa che ricopre le strade ma che poco ricorda l'aspetto di un vero pomodoro. La battaglia quindi finisce con un secondo colpo di cannone. | Entry #19556 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 2.17 | 2.17 (6 ratings) | 2.17 (6 ratings) |
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| Mistranslations I burattini sono altra cosa e hanno i fili | BdiL | |
| Mistranslations colloquiale. Si possono mettere insieme dei documenti o dei pezzi di qualcosa, ma per una rissa non lo trovo appropriato | otok silba | |
'900 | Other superfluo: si fosse trattato degli anni '50 di un secolo precedente, sarebbe probabilmente stato specificato | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations i divieti non si diminuiscono | otok silba | |
ne | Grammar errors senza "ne" | otok silba No agrees/disagrees | |
+5 2 preparare le proprie forze | Other Non mi suona proprio... si usa? | Simona Sgro | |
pomodori | Grammar errors pomodoro | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 lancio di un cannone ad acqua | Mistranslations non si lancia il cannone, è il cannone che lancia un getto d'acqua | otok silba | |
| Chi ha lanciato il primo pomodoro che ha dato il via alla rivoluzione della Tomatina? In realtà non si sa. Forse è stata una ribellione anti franchista, o una festa sfuggita di mano. Secondo la versione della storia più diffusa, durante il Festival dei Giganti e testoni (giganteschi pupazzi di cartapesta) del 1945, alcuni ragazzi iniziarono una rissa per attirare l'attenzione. Capitarono sotto un carro di verdure e iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Spettatori innocenti vi si ritrovarono coinvolti fino a che diventò un delirio di lanci di pomodori. Gli artefici dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non evitò il ripetersi di battaglie di pomodori, e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'intensificazione incontrollata,negli anni Cinquanta le autorità emanarono, diminuirono e ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, i locali che sfidarono la legge furono imprigionati fino a che proteste di piazza invocarono il loro rilascio. La più grande sfida ai divieti del pomodoro si verificò nel 1957, quando i sostenitori inscenarono un funerale farsa del pomodoro con tanto di cassa da morto e processione funebre. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di incassare il colpo, stabilendo alcune regole, e accettare la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano l'attrattiva maggiore, l'atto finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si celebrano i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand, con sfilate, musica e fuochi d'artificio alla festosa maniera spagnola . Per essere in grado di affrontare la battaglia imminente, alla vigilia viene servita una paella epica, ossia un tipico piatto valenciano a base di riso, pesce, zafferano e olio di oliva. Oggi, questa festa senza limiti ha alcune regole. Gli organizzatori sono giunti al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori immangiabili appositamente per l'evento annuale. Le celebrazioni hanno inizio alle 10 di mattina con i partecipanti che si sfidano per prendere un prosciutto fissato in cima all'albero della cuccagna. Gli spettatori innaffiano chi si arrampica con l'acqua mentre cantano e ballano per le strade. Quando le campane della chiesa rintoccano mezzogiorno, arrivano in città i camion coi pomodori, in un crescendo di "To-ma-te, to-ma-te!". Quindi, al colpo di un cannone ad acqua, l'evento principale ha inizio. Adesso si possono schiacciare e lanciare pomodori in una battaglia tutti contro tutti tra i partecipanti. Lanci dalla lunga distanza, assassini a bruciapelo, e lanciatori a medio raggio. Qualunque sia la tua tecnica, al momento in cui scadrà il tempo, ti vedrai (e sentirai) abbastanza diverso. Per circa un'ora, ai lanciatori fradici di pomodori è permesso giocare in un mare di salsa appiccicaticcia per cercare ciò che resta dei pomodori. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #20935 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 2.10 | 2.20 (5 ratings) | 2.00 (5 ratings) |
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ha lanciato | Grammar errors tempo verbale: Chi lanciò... | otok silba No agrees/disagrees | |
ha dato il via | Grammar errors tempo verbale: che diede il via | otok silba No agrees/disagrees | |
Festival dei Giganti e testoni | Other avrei lasciato l'originale, il testo nella parentesi spiega di cosa si tratta | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 1 furono imprigionati fino a che proteste di piazza invocarono il loro rilascio | Mistranslations scorretto | Lia Tomasich | |
divieti del pomodoro | Mistranslations divieti di lanciare pomodori semmai | otok silba No agrees/disagrees | |
farsa | Syntax posizione errata: un funerale del pomodoro farsa, o meglio ancora un finto funerale del pomodoro | otok silba No agrees/disagrees | |
| Grammar errors di accettare, oppure: e accettarono | otok silba | |
epica | Mistranslations non adeguato | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
in un crescendo di | Omission detto così la frase non è chiara. | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations non possono essere "gli assassini" a bruciapelo | Lia Tomasich | |
+1 è permesso giocare in un mare di salsa appiccicaticcia per cercare ciò che resta dei pomodori | Mistranslations non è il senso del testo | Lia Tomasich | |
| Chi lanciò quel primo fatale pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Fu forse una rivolta contro Franco o un carnevale che degenerò. Secondo la versione più accreditata, durante il festival di Los Gigantes del 1945 (una parata di pupazzi gigante in cartapesta), alcuni locali volevano provocare una rissa per attirare l’attenzione. Si imbatterono su un carrello di verdure lì vicino e iniziarono a tirare pomodori maturi Gli spettatori innocenti furono coinvolti fino a che la scena si tramutò in una massiccia mischia di frutti in volo. I provocatori dovettero rimborsare i fornitori di pomodori ma ciò non impedì il ripetersi di altre lotte con i pomodori-e la nascita di una nuova tradizione. Timorose di una escalation fuori controllo, le autorità emanarono, abrogarono e poi ripristinarono una serie di divieti negli anni ‘50. Nel 1951, alcuni abitanti del posto che avevano sfidato la legge furono imprigionati finchè la protesta pubblica non ne richiese la liberazione La più sfrontata protesta contro i divieti del lancio di pomodori fu nel 1957, quando gli ideatori organizzarono un finto funerale, con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di scendere a patti, fissò alcune regole ed abbracciò la stramba tradizione. Sebbene i pomodori siano i protagonisti della scena, la settimana di festeggiamenti culmina nella resa dei conti finale È la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate di strada, musica e fuochi d’artificio, nel gaio stile spagnolo. Per alimentare le forze in vista della rissa imminente, al culmine della battaglia viene servita una paella epica, esibizione di un piatto icona di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggigiorno, in questo festival senza restrizioni sono state indrodotte alcune regole. Gli organizzatori sono arrivati a coltivano una varietà speciale di pomodori, dal gusto sgradevole, solo ai fini dell’evento annuale. I festeggiamenti prendono il via verso le 10 di mattina, quando i partecipanti fanno a gara per afferrare un prosciutto fisso in cima ad un albero della cuccagna. Gli spettatori bagnano con l’acqua i partecipanti alla mischia mentre cantano e danzano per le strade. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, camion carichi di pomodori scorrono per la città, al coro crescente di ‘’To-ma-te, to-ma-te !‘’. Poi, allo sparo di un cannone ad acqua, prende inizio l’evento principale. È il segnale per spappolare e lanciare pomodori in attacchi a oltranza contro gli altri partecipanti. Pallonetti di pomodori da lunga distanza, assassinii a bruciapelo, e ganci da medio raggio. Qualsiasi sia la tua tecnica, quando tutto sarà finito risulterai (e ti sentirai) piuttosto diverso. Più o meno un’ora dopo, i bombardieri intrisi di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di salsa scivolosa con ciò che resta dei pomodori. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #17335 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.08 | 1.86 (7 ratings) | 2.29 (7 ratings) |
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locali | Mistranslations it sounds too much as a calque or literal translation | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
| Grammar errors Imbattersi in non su | BdiL | |
maturi | Punctuation | BdiL No agrees/disagrees | |
liberazione | Punctuation manca il punto in fondo alla frase | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
esibizione di un piatto icona | Mistranslations heavy and not clear | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
fisso | Mistranslations "fissato" would be more appropriate | Lorella Bernardo No agrees/disagrees | |
!‘ | Punctuation Spazio extra prima del punto esclamativo | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
Pallonetti | Other Ambiguo, al massimo "lanci a pallonetto", ma suona male comunque | BdiL No agrees/disagrees | |
tua | Other userei una forma impersonale, o al limite la seconda persona plurale | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
| Mistranslations aerei?! | BdiL | |
ciò che resta dei pomodori | Omission Vedere l'originale | BdiL No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo, fatidico pomodoro che diede il via alla rivoluzione de La Tomatina? La verità è che nessuno ne è a conoscenza. Forse si trattò di una ribellione antifranchista oppure di un carnevale sfuggito di mano. Secondo la più diffusa versione della storia, durante la festa di Los Gigantes del 1945 (una parata di gigantesche figure di cartapesta), i cittadini avevano intenzione di inscenare una rissa per attirare l’attenzione. Si imbatterono in un carro di ortaggi situato nelle vicinanze ed iniziarono a lanciare pomodori maturi. Gli innocenti spettatori si trovarono presto coinvolti finché la scena si trasformò gradualmente in un’enorme mischia di frutta volante. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodori, ma il fatto non ostacolò il ripetersi di altre battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Preoccupate di una possibile escalation di ribellione, negli anni cinquanta le autorità emanarono, allentarono e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951 i cittadini che sfidarono la legge furono arrestati, fin quando una protesta generale ne chiese la scarcerazione. Il più famoso oltraggio nei confronti dei divieti del pomodoro ha avuto luogo nel 1957, quando i sostenitori tennero un finto funerale del pomodoro, con tanto di bara e processione. Dopo il 1957 il governo locale decise di incassare il colpo, fissò qualche regola ed accolse la stravagante tradizione. Sebbene i pomodori siano i protagonisti della scena, lo scontro finale è preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con sfilate nelle strade, musica e fuochi d’artificio alla gioiosa maniera spagnola. Per potenziare i muscoli in vista dell’imminente scontro un’epica paella viene servita la sera della battaglia, mettendo in mostra un iconico piatto Valenzano di riso, pesce, zafferano ed olio di oliva. Oggi questa festa libera da impedimenti ha introdotto alcune precauzioni per garantire l’ordine. Gli organizzatori sono arrivati perfino a coltivare una speciale varietà di pomodori dal gusto sgradevole appositamente per l’evento annuale. Le celebrazioni hanno inizio attorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto appeso in cima ad un palo unto. Gli spettatori, cantando e ballando per le strade, bagnano con acqua gli scalatori. Quando le campane della chiesa rintoccano il mezzogiorno, dei camion carichi di pomodori arrivano in paese accompagnati dal crescendo della cantilena “To-ma-te, to-ma-te” . Infine con lo sparo di un cannone ad acqua, ha inizio l’evento principale. Rappresenta il semaforo verde per lo schiacciamento ed il lancio dei pomodori in un attacco a tutto campo contro i compagni partecipanti. Pallonetti a lunga distanza, assassini a bruciapelo e ganci a medio raggio. Qualunque sia la tua tecnica, una volta che tutto sarà terminato sarai (e ti sentirai) completamente diverso. Quasi un’ora dopo, i lanciatori zuppi di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di scivolosa salsa per le strade, con poco o nulla che possa ancora somigliare a un pomodoro. Un secondo sparo di cannone annuncia la fine della battaglia. | Entry #18254 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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i | Mistranslations alcuni | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 1 cittadini avevano intenzione | Spelling Secondo la più diffusa versione della storia,... i cittadini avevano intenzione" non è adeguato il tempo verbale usato. | Lia Tomasich | |
-1 1 ed | Grammar errors "e" e non "ed" ... la parola che segue non inizia con una "e" | otok silba | |
-2 +1 2 pomodori | Mistranslations ortaggi, verdure... | otok silba | |
-1 1 ed | Grammar errors "e" accolse e non "ed" accolse | otok silba | |
libera da impedimenti | Mistranslations il senso è piuttosto quello di "sfrenata" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations più che precauzioni, direi delle regole, delle misure o delle norme | otok silba | |
pomodori | Grammar errors pomodoro | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Avrei scelto un termine più consono all’atmosfera di adrenalinica attesa che si respira poco prima dell’inizio della «battaglia». Cantilena mi fa invece pensare a una nenia dolce e sommessa. | Andrea Brocanelli | |
+1 Rappresenta il semaforo verde | Other Non mi piace "rappresenta", troppo formale per un testo di questo tipo. Io direi semplicemente "È" il segnale che da il via allo... | otok silba | |
| Mistranslations superfluo: "i partecipanti" punto e basta. | otok silba | |
| Chi fu il primo a lanciare quel fatale pomodoro che diede inizio alla battaglia della Tomatina ? La verità è che nessuno lo sa. Magari si trattava di una guerriglia antifranchista, oppure di una festa popolare sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, in occasione della festa dei Los Gigantes nel 1945 (una sfilata di giganti in cartapesta), gente del luogo cominciò ad inscenare una rissa per attirare l’attenzione. Accadde per caso che si trovassero vicini ad un carretto di verdure, così iniziarono a lanciare con violenza pomodori maturi. Spettatori innocenti furono coinvolti al punto che la scena divenne un’ enorme mischia di frutti volanti. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma quello fu l’inizio di ricorrenti battaglie di pomodori, e la nascita di una nuova tradizione. Le autorità, temendo un’ escalation turbolenta, negli anni ‘50 emanarono delle leggi, poi allentarono la stretta e successivamente reintrodussero una serie di divieti. Nel 1951, alcuni locali sfidarono la legge e furono imprigionati, per essere rilasciati a seguito di una protesta pubblica. L’affronto ai divieti al pomodoro più famoso fu nel 1957 quando fu simulato il funerale del pomodoro con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, l’amministrazione locale decise di incassare il colpo, stabilì alcune regole, e accettò la stravagante tradizione. Benché fossero i pomodori i protagonisti della scena, lo scontro finale veniva preceduto da una settimana di festeggiamenti. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e S.Luigi Bertrand, che si svolge con sfilate di strada, musica, e fuochi d’artificio in gioioso stile spagnolo. Per prepararsi all’imminente rissa e rendere i partecipanti più vigorosi, prima della battaglia viene servita una paella epica, esibendo un piatto icona di Valencia a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi, per questa festa liberalizzata, sono state adottate alcune misure per garantire l’ordine. Gli organizzatori sono andati talmente oltre da coltivare, proprio per l’evento annuale, una particolare varietà di pomodori dal gusto sgradevole. I festeggiamenti hanno inizio verso le 10 del mattino quando i partecipanti gareggiano per afferrare il prosciutto appeso in cima ad un unto palo della cuccagna. Gli spettatori, ballando e cantando nelle strade, annaffiano con pompe d’ acqua gli arrampicatori in difficoltà. Quando la campana della chiesa rintocca mezzogiorno, camion carichi di pomodori avanzano in città, con un crescendo di cori al grido di “to-ma-te, to-ma-te!” . Poi, allo sparo dell’idrante, la battaglia ha inizio. E’ il via per schiacciare e lanciare i pomodori in attacchi accaniti contro gli altri partecipanti. Lanciatori di pomodoro a lunga distanza, assassini a distanza ravvicinata e ganci a media distanza. Qualunque sia la tecnica adottata, nel momento in cui tutto sarà finito, sarai (e ti sentirai) piuttosto diverso. Quasi un’ora dopo, bombardieri inzuppati di pomodoro si troveranno a combattere su strade inondate di appiccicaticcia salsa con qualcosa di assai poco simile ad un pomodoro da trovare. Un secondo sparo è il segnale della fine della battaglia. | Entry #18157 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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battaglia | Mistranslations | Samuel_N No agrees/disagrees | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad" ... la parola seguente non inizia con la "a" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Punctuation non va lo spazio dopo l'apostrofo | otok silba | |
| Grammar errors uso scorretto dei tempi (anche nel caso di "veniva preceduto") | Zea_Mays | |
in | Other avre utilizzato la preposizione "nel", piuttosto che "in" | otok silba No agrees/disagrees | |
icona | Mistranslations un po' troppo vicino all'inglese... vedrei meglio il termine "simbolo" | otok silba No agrees/disagrees | |
pomodori | Grammar errors pomodoro, al singolare | otok silba No agrees/disagrees | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad"... la parola che segue non inizia con "a" | otok silba No agrees/disagrees | |
distanza | Other "distanza" ripetuto 3 volte nella stessa frase. Esistono altre soluzioni o espressioni per evitare la ripetizione | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Il bombardiere è l'aereo che sgancia bombe. Qui avrei usato piuttosto il termine "bombarolo" | otok silba | |
+2 1 con qualcosa di assai poco simile ad un pomodoro da trovare | Mistranslations non rende bene il testo originale | Dhikra A. Dean | |
| Chi selezionò quel primo fatale pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina? In realtà non lo sa nessuno. Forse fu una ribellione anti-Franco, o una festa popolare sfuggita di mano. Secondo versione la più popolare della storia, durante il festival del 1945 di Los Gigantes (una parata di fantocci giganti di cartapesta), dei locali stavano cercando di inscenare una rissa per attirare l'attenzione. Incrociarono casualmente un carretto di verdure nei paraggi ed iniziarono a scagliare pomodori maturi. Alcuni spettatori innocenti si ritrovarono coinvolti, fino a che la scena degenerò in una gigantesca baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero rifondere i venditori di pomodori, ma questo non fermò il ripetersi di ulteriori combattimenti di pomodori, né bloccò la nascita di una nuova tradizione. Preoccupati di una sregolata diffusione, le autorità promulgarono, attenuarono, e successivamente ripristinarono una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951, i locali che infransero la legge furono imprigionati fino a che la protesta pubblica invocò la loro liberazione. Il più celebre sfregio nei confonti dei divieti riguardanti i pomodori si verificò nel 1957, quando alcuni sostenitori tennero un falso funerale al pomodoro, completo di bara e corteo funebre. Dopo il 1957, il governo locale decise di fare buon viso a cattivo gioco, definì poche regole, ed abbracciò la stramba tradizione. Sebbene i pomodori siano i protagonisti, una settimana di festeggiamenti prepara all'esplosione finale. E' una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con processioni nelle strade, musica e fuochi d'artificio nel festoso stile spagnolo. Per aumentare la vostra forza per la imminente rissa, alla vigilia del combattimento viene servita una epica paella, mettendo in mostra un iconico piatto Valenziano di riso, pesce e frutti di mare, zafferano, ed olio d'oliva. Al giorno d'oggi, questa scatenata celebrazione ha un qualche grado di ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori non commestibili solo per l'evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti fanno a gara per afferrare un prosciutto fissato in cima ad un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori innaffiano i litiganti con l’acqua mentre cantano e danzano nelle strade. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, camion colmi di pomodori si riversano in città, mentre i cori di “to-ma-te, to-ma-te” raggiungono un crescendo. Quindi, con il getto di un cannone ad acqua, inizia l’evento principale. Questo getto rappresenta il “via libera” per schiacciare e lanciare pomodori in combattimenti a tutto campo contro gli altri partecipanti. Lanciatori di pomodori con lunghi pallonetti, assassini a bruciapelo, lanci a gancio di media distanza. Qualunque sia la vostra tecnica, quando sarà finita sembrerete (e vi sentirete) alquanto diversi. Circa un’ora più tardi, lanciatori inondati di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di scivolosa salsa di strada dove quasi nulla assomiglia ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #21070 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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E' | Grammar errors È, accento non apostrofo. | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
| Chi ha scagliato per primo quel fatidico pomodoro che ha scatenato la rivoluzione della Tomatina, in realtà, non si sa. Potrebbe essersi trattata di una ribellione al regime di Franco o di una di quelle feste di carnevale che a volte degenerano. La più comune tradizione popolare racconta che durante la festa dei Giganti nel 1945 (una sfilata di fantocci giganti di cartapesta) la gente del posto stava cercando di inscenare una rissa per attirare l'attenzione. Il caso ha voluto che nei pressi della sfilata si trovasse un carretto di verdura e la gente cominciò a tirarsi dei bei pomodori maturi coinvolgendo anche i poveri astanti fino a quando la scena si trasformò in un vero e proprio corpo a corpo di verdura volante. Gli artefici dovettero rimborsare i commercianti di pomodori, ma nonostante l'accaduto, non s'impedì il ripetersi di ulteriori risse con i pomodori e si diede invece origine alla nascita di una nuova tradizione. A partire dagli anni '50 le autorità, temendo l'insorgere di una serie di rivolte insubordinate, emanarono una serie di divieti in un primo momento permissivi e successivamente obbligatori. Nel 1951, nel paese furono arrestati gli oppositori fino a quando la voce del popolo si fece sentire e protestò per chiederne la liberazione. La protesta più nota a tali divieti avvenne nel 1957 quando i fautori della tradizione organizzarono un finto funerale del pomodoro con tanto di bara e corteo a seguito. Dopo il 1957, il Comune, più incline ad adottare la misura della clemenza, stabilì alcune norme e accolse quella tradizione tanto stravagante. I veri protagonisti sono i pomodori ma i festeggiamenti che iniziano una settimana prima preparano allo scontro finale con trepidante attesa. Si festeggiano i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand, con parate per le strade, musica e fuochi d'artificio secondo l'allegra moda spagnola. Alla vigilia della battaglia campale, viene servita una memorabile paella in modo da guadagnare le forze necessarie per la rissa imminente, ottimo pretesto per esibire il tipico piatto valenzano a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Questo festival oggigiorno segue determinate regole. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori di bassa qualità solo per l'evento annuale. Si dà il via ai festeggiamenti intorno alle 10:00 quando i partecipanti si arrampicano all'albero della cuccagna completamente unto per afferrare il prosciutto che si trova appeso in cima. Gli spettatori, muniti di pompe, gettano acqua ai partecipanti cantando e ballando per le strade. Quando la campana della chiesa rintocca mezzogiorno, camion carichi di pomodori si riversano in città e rimbombano i canti d'incitamento alla battaglia farsi sempre più forte: "To-ma-te, to-ma-te!". Segue il lancio di un cannone ad acqua che segna l'inizio all'evento principale; rappresenta il via libera al lancio e al massacro dei pomodori in una guerra a tutta forza contro tutti. I partecipanti s'improvvisano esperti di ogni tipo di lancio: dai tiratori a cecchini esperti e lanciatori di baseball. Qualunque sia la tecnica utilizzata, al termine si ha l'aspetto e la sensazione di essere molto diversi. Quasi un'ora dopo, i bombardieri inzuppati di pomodoro si divertono a giocare per strada in un mare di salsa appiccicaticcia e ahimè ben poco rimane di quello che somiglia lontanamente a un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #15623 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Chi ha scagliato per primo quel fatidico pomodoro che ha scatenato la rivoluzione della Tomatina, in realtà, non si sa. | Syntax | Bruno Depascale No agrees/disagrees | |
Giganti | Inconsistencies avrei lasciato il nome originale spagnolo. Nella parentesi si spiega che si tratta di fantocci giganti | otok silba No agrees/disagrees | |
la | Mistranslations alcuni abitanti/alcune persone del posto | otok silba No agrees/disagrees | |
corpo a corpo | Mistranslations Non lo trovo appropriato: in un "corpo a corpo" le persone si azzuffanno tra loro usando pugni e calci, con un contatto fisico, che invece non necessariamente c'è in una battaglia con lanci di pomodori. | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 in un primo momento permissivi e successivamente obbligatori | Mistranslations il testo originale non dice proprio così. | otok silba | |
gli oppositori | Mistranslations alcuni trasgressori | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 il Comune, più incline ad adottare la misura della clemenza | Mistranslations | texjax DDS PhD | |
+2 I veri protagonisti sono i pomodori ma i festeggiamenti che iniziano una settimana prima preparano allo scontro finale con trepidante attesa. | Mistranslations | carlafio | |
Bertrand | Inconsistencies Bertrando | otok silba No agrees/disagrees | |
bassa qualità | Mistranslations dal sapore sgradevole o immangiabile | otok silba No agrees/disagrees | |
all'albero | Grammar errors sull'albero | otok silba No agrees/disagrees | |
ai | Grammar errors "sui" partecipanti e non "ai" partecipanti | otok silba No agrees/disagrees | |
rimbombano | Mistranslations superfluo | otok silba No agrees/disagrees | |
farsi sempre più forte | Syntax ... e i canti d'incitamento alla battaglia si fanno sempre più forti | otok silba No agrees/disagrees | |
il lancio di un cannone ad acqua | Mistranslations non si lancia il cannone | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
al massacro dei pomodori | Grammar errors poveri pomodori! | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel fatidico primo pomodoro che scatenò la rivoluzione La Tomatina? Il fatto è che nessuno lo sa. Forse fu una ribellione antifranchista, o un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival de Los Gigantes del 1945 (una parata di pupazzi di cartapesta giganti) la gente del posto cercò di mettere in scena una rissa per attirare l'attenzione. Finirono su un carretto di verdure lì vicino e iniziarono a scagliare pomodori maturi. Spettatori innocenti rimasero coinvolti fin quando la scena non si inasprì fino a trasformarsi in una baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i verdurieri, ma questo non fermò il verificarsi di altre battaglie di pomodori - e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation incontrollabile, le autorità promulgarono, ammorbidirono e alla fine ripristinarono una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951, la gente del posto che sfidò la legge fu imprigionata fin quando la protesta pubblica ne chiese il rilascio. La sfrontatezza più famosa verso i divieti sui pomodori si ebbe nel 1957 quanto i fautori della protesta tennero un funerale del pomodoro fasullo con tanto di bara e processione. Dopo il 1957 l'amministrazione locale decise di far buon viso a cattivo gioco, stabilì alcune regole, e abbracciò la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori abbiano la parte principale, tutta una settimana di festeggiamenti porta allo scontro finale. E' la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand, con parate, musica, fuochi d'artificio nel gioioso modo di fare spagnolo. Per prepararsi alla zuffa imminente, si serve un'epica paella alla vigilia della battaglia, esibendo un emblematico piatto valenziano di riso, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi questo festival scatenato ha un certo ordine. Gli organizzatori sono arrivati persino a cortivare una varietà speciale di pomodori immangiabili soltanto per questo evento annuale. I festeggiamenti partono intorno alle 10 del mattino quando i partecipanti fanno a gara per afferrare un prosciutto fissato in cima ad un palo unto. Gli spettatori bagnano con una pompa d'acqua gli arrampicatori mentre cantano e ballano in strada. Quando la campana della chiesa rintocca mezzogiorno, camion carichi di pomodori arrivano in città, mentre canti di "To-ma-te, to-ma-te! si fanno smpre più assordanti. Poi, , l'evento principale ha inizio. Dà il via al e lancio dei pomodori in contro i compagni che partecipano. Qualunque sia la vostra tecnica, quando sarà tutto passato, sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un'ora più tardi, a giocare in un mare di salsa con . Un secondo sparo di cannone indica la fine della battaglia. | Entry #15473 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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quanto | Spelling "quando" e non "quanto" | otok silba No agrees/disagrees | |
fasullo | Other posizione e scelta dell'aggettivo inappropriate | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
Bertrand | Inconsistencies Bertrando ... o allora lasciare il nome nella lingua originale | otok silba No agrees/disagrees | |
con | Omission manca una parte di testo | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi ha lanciato il primo fatidico pomodoro che ha iniziato la rivoluzione de La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse è stata una ribellione antifranchista o forse un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione più diffusa della storia, durante il festival de Los Gigantes del 1945, una parata di un pupazzo di cartapesta gigante, gli abitanti del luogo avevano deciso di inscenare una rissa per attirare un po' di attenzione. Si sono imbattuti in un carro di verdura e hanno iniziato a lanciare pomodori maturi. Gli ignari spettatori si sono trovati coinvolti nella rissa, finché il tutto è degenerato in una baraonda di frutta volante. I fomentatori hanno dovuto ripagare i venditori di pomodori, ma questo non ha fermato la ripetizione di altre battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Negli anni '50 le autorità, preoccupate per una escalation incontrollabile, hanno emanato, allentato e infine ripristinato una serie di divieti. Nel 1951, tutti coloro che osavano sfidare la legge venivano imprigionati finché una protesta pubblica non chiedeva il loro rilascio. Il più famoso affronto ai divieti si è verificato nel 1957, quando i partecipanti hanno inscenato un finto funerale per un pomodoro, completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale ha desistito: ha perciò stabilito alcune regole e ha sposato questa bizzarra tradizione. I pomodori rappresentano il momento culminante all'interno di una settimana di festività: si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando, con cortei, musica e fuochi d'artificio nel gioioso stile spagnolo. Per raccogliere le forze necessarie per l'imminente battaglia, una paella gigante, piatto tipico di Valencia con riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva, viene servita il giorno prima. Oggi, per questo festival scatenato, sono state stabilite alcune misure d'ordine. Gli organizzatori hanno addirittura ideato una speciale varietà di pomodori non commestibili esclusivamente per questo evento. Le celebrazioni hanno inizio intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti gareggiano per conquistarsi un prosciutto appeso in cima a un palo cosparso di grasso. Gli spettatori spruzzano acqua sui partecipanti cantando e ballando per le strade. Quando le campane della chiesa suonano mezzogiorno, camion pieni di pomodori arrivano in città, mentre si alzano cori di "To-ma-te, to-ma-te!" . Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua, ha inizio l'evento principale. È il segnale per schiacciare e lanciare pomodori in un totale attacco tutti contro tutti. Lanciatori dalla distanza, tiratori a bruciapelo e a medio raggio scagliano pomodori: di qualunque categoria si faccia parte, alla fine della battaglia si sembrerà (e ci si sentirà) molto diversi. Circa un'ora dopo, i lanciatori impregnati di pomodoro si trovano immersi in un mare di salsa, senza più alcuna traccia di un pomodoro intero. Un secondo sparo di cannone decreta la fine della battaglia. | Entry #15952 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Mistranslations tanti pupazzi | BdiL | |
-1 +1 2 gli abitanti del luogo avevano deciso di inscenare una rissa per attirare un po' di attenzione. Si sono imbattuti in un carro di verdura e hanno iniziato a lanciare pomodori maturi. | Syntax | carlafio | |
gli | Mistranslations alcuni abitanti... | otok silba No agrees/disagrees | |
Si sono imbattuti in un carro di verdura e hanno iniziato a lanciare | Syntax tempi verbali | Samuel_N No agrees/disagrees | |
pomodori | Other verdure ... gli ortolani o altro... il termine pomodori è ripetuto 3 volte in tre righe. | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 osavano sfidare la legge venivano imprigionati finché una protesta pubblica non chiedeva il loro rilascio. | Mistranslations Suona come "arrestavano i dissenzienti e li rilasciavano non appena ci fosse una protesta per l'arresto". Non è il senso dell'originale! | BdiL | |
. | Punctuation Extra spazio prima del punto finale | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
| Chi ha lanciato il fatidico primo pomodoro che portò l'inizio della rivoluzione definita La Tomatina? In verità nessuno lo sa. Forse fu una ribellione anti-franca o una festa di carnevale sfuggita al controllo. Secondo la versione storica più popolare, nel 1945 durante la festa dei "Gigantes" (la parata di un fantoccio gigante di carta pesta), alcune persone stavano cercando di mettere in scena una rissa per attirare l'attenzione. Questi sono capitati accanto ad un carretto che vendeva verdura quando hanno iniziato a lanciarsi, l'uno contro l'altro, pomodori maturi. Gli spettatori ignari del tutto furono coinvolti fino a quando la scena divenne un'enorme mischia di frutta volante. Gli istigatori hanno dovuto ripagare il venditore di pomodori ma ciò non ha fermato la ricorrenza delle battaglie di pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Spaventati da questo aumento di ribellione, nel 1950 le autorità hanno emanato, allentato e in seguito insediato nuovamente una serie di divieti. Nel 1951 gli abitanti del posto che hanno sfidato la legge sono stati imprigionati fino a quando una protesta pubblica ha reclamato la loro libertà. La sfrontatezza più famosa ai divieti del lancio dei pomodori è avvenuta nel 1957 quando dei proponenti hanno fatto un finto funerale al pomodoro con tanto di deposizione nella bara e corteo funebre. Dopo il 1957, il governo locale ha deciso di incassare mantenendo alcune regole e mantenendo l'eccentrica tradizione. Sebbene i pomodori sono al centro della scena, una settimana di festa porta alla resa dei conti. È la celebrazione dei Santi Patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrand, con le parate in strada, musica e fuochi d'artificio come nella gioiosa tradizione spagnola. Per essere in forza per l'imminente rissa, alla vigilia della battaglia viene servita la tipica paella, esibendo un piatto a base di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva che è l'icona di Valencia. Oggi questa festività senza restrizioni ha raggiunto un certo ordine. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare dei pomodori dal gusto sgradevole, solo per l'evento annuale. La festa inizia intorno alle 10 del mattino, quando i partecipanti cercano di afferrare un prosciutto appeso in cima all'albero della cuccagna. Gli spettatori bagnano i partecipanti con l'acqua mentre si canta e si balla per le strade. Quando le campane della chiesa suonano per mezzogiorno, i camion pieni di pomodori vanno in giro per la città, mentre aumentano i cori di "Po-mo-do-ri, po-mo-do-ri!". L'evento principale inizia con il lancio di acqua da un cannone. Questo è il semaforo verde per la frantumazione e il lancio dei pomodori nell'attacco contro i partecipanti. Tiratori di pomodoro a lunga distanza, assassini a corto raggio e ganci a medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, per ora è finita, sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un'ora dopo, i bombardieri imbevuti di pomodoro vengono lasciati giocare nel mare di una morbida strada fatta di salsa, somigliando ad un pomodoro che deve essere trovato. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #15986 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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e la nascita di una nuova tradizione | Flows well | mariant No agrees/disagrees | |
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portò l'inizio | Mistranslations strana espressione | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
| Mistranslations "Gigantes" è plurale; la parata non può essere di un solo fantoccio. | Red Lieutenant | |
Questi | Inconsistencies questi chi? persone > queste | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
Gli spettatori ignari del tutto | Other non suona molto bene | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
hanno dovuto ripagare | Grammar errors uso incongruo dei verbi: fastidiosa alternanza di passato remoto e passato prossimo | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
insediato | Mistranslations Si insedia una persona a una carica, non una regola | BdiL No agrees/disagrees | |
proponenti | Other Quanto stride! | BdiL No agrees/disagrees | |
mantenendo alcune regole e mantenendo | Syntax Ripetizione brutta | BdiL No agrees/disagrees | |
+1 1 Sebbene i pomodori sono | Grammar errors Sebbene + l'indicativo?! | BdiL | |
Bertrand | Spelling Bertran o Bertrando | carlafio No agrees/disagrees | |
i | Mistranslations Avrei usato un partitivo o omesso direttamente l'articolo. | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
frantumazione | Mistranslations non direi che i pomodori sono "frantumati" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
Qualunque sia la vostra tecnica, per ora è finita, | Mistranslations | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
lasciati giocare nel mare di una morbida strada fatta di salsa, somigliando ad un pomodoro che deve essere trovato. | Mistranslations | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il pomodoro decisivo che diede inizio alla rivoluzione de “La Tomatina” ? La realtà è che nessuno lo sa. Probabilmente fu una rivoluzione anti-Franco, o una festa di carnevale sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il Festival di Los Gigantes ( parata con un fantoccio di carta pesta gigante ) del 1945, i locali cercavano di mettere in scena una rissa per ottenere una certa attenzione. Si trovarono vicino ad un carretto di verdure e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Innocenti spettatori furono coinvolti fin quando la scena si trasformò in un corpo a corpo massiccio di ortaggi volanti. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodori, ma ciò non impedì il ripetersi di ulteriori battaglie di pomodori, e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un'escalation indisciplinata, le Autorità emanarono leggi, allentarono la presa, e poi ripristinarono una serie di divieti nel 1950. Nel 1951 gli abitanti del posto che avevano sfidato la legge furono imprigionati sino a scatenare il clamore pubblico che chiedeva il loro rilascio. La più famosa sfida ai divieti sui pomodori si verificò nel 1957, quando i sostenitori tennero un finto funerale al pomodoro completo di bara e di processione . Dopo il 1957 , il governo locale decise di agire con decisione , stabilendo poche regole a riguardo , assecondando la stravagante tradizione. Sebbene i pomodori occupino la scena centrale , una settimana di festeggiamenti porta alla resa finale dei conti. E 'una celebrazione dei Santi Patroni di Buñol , la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con sfilate di strada, musica, fuochi d'artificio in linea con la gioiosa moda spagnola. Per accrescere le energie per la rissa imminente, una paella epica viene servita alla vigilia della battaglia, mostrando un iconico piatto Valenciano di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva . Oggi , questo festival senza restrizioni ha alcune misure di regolamentazione. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori sgradevoli da mangiare solo per l' evento annuale. I festeggiamenti hanno inizio intorno alle 10:00 di mattina quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto appeso in cima ad un palo ricoperto di grasso. Gli spettatori innaffiano di acqua i contendenti che cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, i camion pieni di pomodori irrompono in città, mentre accrescono i cori di "To -ma -te , to -ma -te ! " . Poi , con lo sparo di un cannone ad acqua , l'evento principale ha inizio. Questa è il via libera per il lancio e la frantumazione dei pomodori in attacchi a tutto campo contro gli altri partecipanti. Lanciatori di pomodori a lunga distanza, cecchini a bruciapelo e tiratori di colpi a medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, alla fine, sarete (e vi sentirete) molto diversi. Quasi un'ora dopo, i bombardieri zuppi di pomodoro vengono lasciati giocare in un mare di salsa che fa cic-ciac sulla strada con poco che rassomigli ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16285 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 1.84 | 1.67 (3 ratings) | 2.00 (3 ratings) |
- 3 users entered 22 "dislike" tags
? | Punctuation Non ci vuole lo spazio prima del punto di domanda | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
( | Punctuation Non ci vuole lo spazio dopo la parentesi | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
) | Punctuation Non ci vuole lo spazio neanche prima della parentesi | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
Autorità | Grammar errors È un nome comune, l'iniziale maiuscola non è giustificata. | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
. | Punctuation Non ci va lo spazio prima del punto finale | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
, | Punctuation Non ci va lo spazio prima della virgola | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
Valenciano | Grammar errors Va minuscolo | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
- | Punctuation Uno spazio prima della lineetta, nessuno spazio dopo... | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
cecchini | Mistranslations | Samuel_N No agrees/disagrees | |
che fa cic-ciac | Mistranslations | Chiara Sodi No agrees/disagrees | |
| Chi tirò quel primo fatidico pomodoro che iniziò la rivoluzione della Tomatina? Nessuno lo sa veramente. Magari fu una ribellione anti-franchista, o un carnevale che non si riuscì a controllare. Secondo la versione più conosciuta della storia, nel 1945, durante la festa dei Giganti (una sfilata di pupazzi di cartapesta), la gente del posto voleva inscenare una rissa per farsi notare. Capitarono vicino a un carretto di verdure e cominciarono a tirare dei pomodori maturi. Gli innocenti spettatori si fecero coinvolgere e la scena s’intensificò fino a diventare un enorme battaglia con frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodoro, ma ciò non fermò la ricomparsa di altre lotte con i pomodori – e la nascita di una nuova tradizione. Le autorità, timorose che potesse diventare una ribellione, prima approvarono delle leggi, poi le rilassarono e, negli anni 50, ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, la gente del posto che sfidava la legge, era imprigionata fino a che una protesta pubblica ne chiedeva il rilascio. La più famosa sfrontatezza a questi divieti successe nel 1957, quando i sostenitori fecero un finto funerale per i pomodori con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, le autorità locali decisero di adattarsi alla nuova tendenza, stabilirono alcune regole e accettarono la stravagante tradizione. Anche se i pomodori sono i protagonisti, il confronto finale è preceduto da una settimana di celebrazioni. Si festeggiano i santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertrando con sfilate, musica e fuochi artificiali secondo le allegre usanze spagnole. Per prepararsi alla lotta, la sera prima è servita una paella di dimensioni epiche che mette in evidenza il tradizione piatto di Valencia preparato con riso, frutti di mare, zafferano e olio d’oliva. Oggi, questa festa senza controllo ha un certo ordine. Gli organizzatori coltivano addirittura una speciale varietà di pomodori dal gusto sgradevole che sono usati solamente durante questo evento annuale. Le celebrazioni cominciano verso le dieci di mattina, quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto appeso in cima a un palo untuoso. Gli spettatori bagnano quelli che si arrampicano con getti d’acqua mentre cantano e ballano in strada. Quando la campana della chiesa batte il mezzogiorno, in città arrivano camion pieni di pomodori e il crescendo di “To-ma-te, to-ma-te!” raggiunge il culmine. Poi, si spara un cannone ad acqua e l’evento principale comincia. É il via libera alla schiacciatura e al lancio dei pomodori per una guerra totale contro gli altri partecipanti. Lanci parabolici di lunga distanza, tiri assassini a bruciapelo e lanci a gancio di media distanza. Qualunque sia la tecnica che usi, quando è tutto finito, sembrerai (e ti sentirai) abbastanza diverso. Quasi un’ora dopo, i lanciatori inzuppati di pomodoro rimangono a giocare nelle strade, in un mare di salsa, dove non rimane quasi niente che possa assomigliare a un pomodoro. Un secondo sparo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #20780 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Cristina Mun (X)Regno Unito Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 1.83 | 1.83 (6 ratings) | 1.83 (6 ratings) |
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+1 1 un enorme battaglia | Grammar errors "un'enorme battaglia" vuole l'apostrofo, è femminile | Lia Tomasich | |
ribellione | Mistranslations "Escalation" non è "ribellione", termine tra l'altro già utilizzato poche righe sopra. | Corinna Franchino No agrees/disagrees | |
+2 1 le rilassarono | Mistranslations non si rilassano le leggi | Lia Tomasich | |
+2 a gente del posto che sfidava la legge, era imprigionata fino a che una protesta pubblica ne chiedeva il rilascio. | Mistranslations la frase non è corretta, non scorre, i tempi sono confusi e inoltre c'è una virgola che separa il soggetto dal verbo. | Lia Tomasich | |
+1 La più famosa sfrontatezza a questi divieti successe nel 1957 | Mistranslations una sfrontatezza non succede | Lia Tomasich | |
tradizione piatto | Mistranslations "tradizione piatto" dev'essere una svista | Corinna Franchino No agrees/disagrees | |
+2 Poi, si spara un cannone ad acqua e l’evento principale comincia | Inconsistencies La paratassi risulta a mio avviso inefficace: non si capisce che lo sparo annuncia l'inizio della battaglia. | Andrea Brocanelli | |
| Chi gettò quel primo pomodoro fatale che iniziò la rivoluzione della Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse fu una ribellione anti-Franchista o una celebrazione di carnevale sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, nel corso del 1945, durante la festa di “Los Gigantes” (una parata con un gigante fantoccio di cartapesta), la gente del posto cercò di mettere in scena una rissa per ottenere un po’ d’attenzione. Capitati vicino ad un carrello di verdure, loro iniziarono a lanciarsi pomodori maturi. Vennero coinvolti degli spettatori innocenti fino a quando la scena si trasformò in una massiccia baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero rimborsare i fornitori di pomodori, ma questo non fermò il ricorrere di ulteriori combattimenti di pomodoro e la nascita di una nuova tradizione. Temendo un’escalation d’insubordinazioni, nel 1950 le autorità emanarono, attenuarono, e poi ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, la gente del posto che sfidò la legge fu imprigionata fino a quando tramite una protesta pubblica, fu chiesta la loro liberazione. La più famosa sfrontatezza contro i divieti del pomodoro accadde nel 1957, quando i sostenitori tennero un funerale finto ad un pomodoro con tanto di bara e corteo. Dopo il 1957, il governo locale decise di assecondare la cosa, sistemare le norme in vigore, e abbracciare la stravagante tradizione. Anche se al centro della scena ci sono i pomodori, è una settimana di festeggiamenti che porta alla resa dei conti finale. E' la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con parate per le strade, musica e fuochi d'artificio in gioiosa moda spagnola. Per alimentare la forza per la rissa imminente, viene servita una paella epica alla vigilia della battaglia, che rappresenta un piatto iconico valenziano fatto di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi, questo festival senza restrizioni ha un certo grado di ordine. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori sgradevoli solo per l'evento annuale. Si dà il via alla festa intorno alle 10 quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima all’albero della cuccagna. Gli spettatori spruzzano d’acqua i partecipanti alla zuffa, e intanto cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa suona la mezza, dei camion pieni di pomodori arrivano in città, mentre cori di "To-ma-te, a-ma-te!" raggiungono un crescendo. Poi con un colpo di un cannone ad acqua, l'evento principale ha inizio. Questo dà il via libera alla frantumazione e al lancio di pomodori in un completo attacco contro gli altri partecipanti. Lanciatori di pomodoro a lunga distanza, assassini a bruciapelo e tiratori ad effetto a medio raggio, qualunque sia la vostra tecnica, quando sarà tutto finito, sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Appena un'ora dopo, i bombardieri fradici di pomodoro vengono lasciati a giocare in un mare di salsa spappolata per strada e ben poco è rimasto di somigliante ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16966 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 1.80 | 1.60 (5 ratings) | 2.00 (4 ratings) |
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-1 +3 2 gettò | Mistranslations "gettare" is not appropriate in this context; a better choice is "lanciare" or "scagliare" | Lia Tomasich | |
un gigante | Mistranslations non era uno solo, ma più fantocci | otok silba No agrees/disagrees | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Syntax Il pronome loro è superfluo. | carlafio | |
+1 i fornitori di pomodori | Mistranslations Fruttivendoli. | carlafio | |
combattimenti di pomodoro | Mistranslations a base di pomodori | otok silba No agrees/disagrees | |
d’insubordinazioni | Grammar errors di insubordinazioni | Serena Tutino No agrees/disagrees | |
divieti del pomodoro | Mistranslations divieti di LANCIARE pomodori, semmai | otok silba No agrees/disagrees | |
il governo locale | Mistranslations L'amministrazione comunale? | carlafio No agrees/disagrees | |
+2 Per alimentare la forza per la rissa imminente | Syntax | carlafio | |
iconico | Mistranslations ricalca troppo l'inglese, sarebbe stato preferibile usare "tipico" o "tradizionale" | otok silba No agrees/disagrees | |
-2 2 valenziano | Grammar errors valenciano. | carlafio | |
| Mistranslations noon = mezzogiorno, "la mezza" = 12:30 | BdiL | |
raggiungono un crescendo | Mistranslations se è un "crescendo" non lo possono raggiungere | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations aerei?! | BdiL | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi lannciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione La Tomatina? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattava di una ribellione anti-Franco, o di un carnevale che è sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival dei Los Gigantes del 1945 (una parata di enormi pupazzi di cartapesta), la gente del luogo stava cercando di inscenare una rissa per attirare l'attenzione. Si imbatterono in un carretto di verdure lì vicino e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Gli spettatori innocenti furono coinvolti finchè la scena non si è trasformata in un' enorme baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodoro, ma ciò non arrestò la ripetizione di ulteriori battaglie di pomodoro—e la nascita di una nuova tradizione. Timorosi di una escalation indisciplinata, le autorità promulgarono, rilassate, e successivamente ripristinarono una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951, la gente del luogo che si opponeva alla legge veniva imprigionata finchè non fu indetta una protesta pubblica per il loro rilascio. L'affronto più famoso ai divieti sul pomodoro si verificò nel 1957 quando i sostenitori tennero un finto funerale del pomodoro completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale dicise di di essere più flessibile, dispose alcune regole, e adottò l'ecccentrica tradizione. Sebbene siano i pomodori a dominare la scena, una settimana di festività conduce ad una “resa dei conti” finale. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con parate per le vie della città, musica, e fuochi d'artificio secondo la gioiosa moda spagnola. Per sviluppare la propria forza per l'incombente rissa, durante la vigilia della battaglia viene servita un'epica paella, presentando il piatto valenciano per antonomasia fatto con riso, frutti di mare, zafferano, e olio d'oliva. Oggi questo scatenato festival ha una misura d'ordine. Gli organizzatori si sono spinti a tal punto da coltivare una particolare varietà di pomodori sgradevoli solo per l'evento annnuale. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 del mattino quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima al palo della cuccagna. Gli spettatori bagnano quelli che si azzuffano con getti d'acqua mentre cantano e danzano per le strade. Quando la campana della chiesa suona mezzogiorno, i carri pieni di pomodori arrivano in città, al canto crescente di "To-ma-te, to-ma-te!". Poi, con l'accensione dell'idrante, inizia l'evento principale. Cioè il via libera per schiacciare e lanciare pomodori in veri e propri attacchi contro i membri partecipanti. Tiratori di pomodoro a lunga distanza, assassini a corto raggio, e ganci a medio raggio. Qualunque sia la tecnica, quando finirà, sembreranno (e si sentiranno) piuttosto diversi. Quasi un'ora più tardi, i bombaroli zuppi di pomodoro vengono lasciati giocare in un mare di salsa di strada viscosa a cercare qualcosa che somigli ancora un po' ad un pomodoro. Un secondo tiro di idrante segna la fine della battaglia. | Entry #15979 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 1.76 | 1.63 (8 ratings) | 1.88 (8 ratings) |
- 7 users entered 19 "dislike" tags
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+1 si trattava di una ribellione anti-Franco, o di un carnevale che è sfuggito di mano | Grammar errors I tempi dei verbi non concordano | texjax DDS PhD | |
la | Mistranslations alcune persone del luogo, non tutte | otok silba No agrees/disagrees | |
divieti sul pomodoro | Omission divieto di lanciare pomodori | otok silba No agrees/disagrees | |
di di | Grammar errors ripetizione di "di" | otok silba No agrees/disagrees | |
ad una | Grammar errors "a" e non "ad" // alla resa dei conti finale | otok silba No agrees/disagrees | |
sviluppare la propria forza | Mistranslations accrescere, rinvigorire... non è Guerre Stellari! | otok silba No agrees/disagrees | |
salsa di strada | Mistranslations se c'è la salsa di strada, chissà forse ci sarà anche la salsa di montagna e quella di mare... la salsa non è di strada, ma inonda le strade! | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 a cercare qualcosa che somigli ancora un po' ad un pomodoro | Mistranslations non è il senso del testo | Dhikra A. Dean | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione de La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse fu una ribellione anti-Franco o un carnevale che si spinse troppo oltre. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival Los Gigantes (una sfilata con un pupazzo gigante di cartapesta) del 1945, la gente del posto pensava di mettere in scena una zuffa per richiamare l'attenzione. Si trovarono sopra un carro di verdura nei paraggi e iniziarono a lanciare pomodori maturi. Gli spettatori innocenti vennero coinvolti, fino a quando la scena si trasformò in una baraonda enorme di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma questo non fermò la ripetizione di nuovi scontri a base di pomodori—e la nascita di una nuova tradizione. Timorose di una escalation turbolenta, le autorità reagirono in modo ordinato è rilassato, per poi ripristinare una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951 la gente del luogo che sfidava la legge veniva imprigionata fino a quando le grida delle proteste pubbliche richiedessero la loro liberazione. La più grande impudenza nei confronti dei divieti sui pomodori si ebbe nel 1957, quando dei sostenitori organizzarono un funerale completo finto con bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di adattarsi agli eventi, messe in atto alcune norme e abbracciò la bizzarra tradizione. Da quel momento i pomodori ebbero un ruolo centrale, una settimana di festività che porta fino all'atto finale. Nella celebrazione dei santi patroni di Buñol, la vergine Maria e San Luigi Bertrando, con sfilate per la strada, musica e fuochi d'artificio con il gioioso stile spagnolo. In modo da creare la forza per la baldoria incombente alla vigilia della battaglia viene servita una paella epica, mettendo in mostra il piatto di riso iconico valenciano con frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi, al festival senza restrizioni sono state date alcune misure di sicurezza. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una speciale varietà di pomodori immangiabili solamente per l'evento annuale. Le festività iniziano circa alle 10 del mattino, quando i partecipanti competono per ottenere un prosciutto fissato in cima a un palo unto. Gli spettatori annaffiano coloro che si azzuffano con acqua cantando e ballando per le strade. Quando la campana della chiesa segna mezzogiorno, camion pieni di pomodori entrano in città, mentre le cantilene "To-ma-te, to-ma-te!" continuano in crescendo. Dopo di questo, con il via dato da un cannone ad acqua, inizia l'evento principale. Questo è il semaforo verde per iniziare a lanciare e schiacciare pomodori in attacchi totali contro qualsiasi partecipante. Lanciatori di pomodori dalla lunga distanza, assassini a bruciapelo e tiri a pallonetto di medio raggio. Qualsiasi sia la vostra tecnica, quando arrivi la fine, apparirete (e vi sentirete) piuttosto differenti. Quasi un'ora più tardi, i bombardieri immersi nel pomodoro restano a giocare in un mare di salsa appiccicaticcia per le strade, con poco rimasto che possa ricordare un pomodoro. Un secondo cannone dà il segnale della fine della battaglia. | Entry #18850 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 1.67 | 1.67 (6 ratings) | 1.67 (6 ratings) |
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un pupazzo | Grammar errors non è un solo pupazzo, ma tanti | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations alcune persone, non tutta la gente | Zea_Mays | |
| Mistranslations semmai richiesero | Zea_Mays | |
funerale completo finto | Syntax un finto funerale completo di bara... | otok silba No agrees/disagrees | |
Da quel momento i pomodori ebbero un ruolo centrale, una settimana di festività che porta fino all'atto finale | Mistranslations | otok silba No agrees/disagrees | |
creare | Mistranslations creare? | otok silba No agrees/disagrees | |
iconico | Mistranslations | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Avrei scelto un termine più consono all’atmosfera di adrenalinica attesa che si respira poco prima dell’inizio della «battaglia». Cantilena mi fa invece pensare a una nenia dolce e sommessa. | Andrea Brocanelli | |
assassini | Mistranslations | otok silba No agrees/disagrees | |
quando arrivi la fine | Syntax | otok silba No agrees/disagrees | |
on poco rimasto che possa ricordare un pomodoro | Syntax | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi ha gettato quel primo fatale pomodoro che ha inizio la rivoluzione della Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse è stata una ribellione anti-Franco, oppure un carnevale che è sfuggito di mano. Secondo la versione più popolare della storia, nel corso del festival dei Los Gigantes del 1945 (un parata di fantocci di cartapesta giganti), i locali cercavano di mettere in scena una rissa per attirare una certa attenzione. Nelle vicinanze trovarono un carretto di vegetali ed iniziarono a lanciare pomodori maturi. Spettatori innocenti vennero coinvolti fino a che la scena si trasformò in una massiccia mischia di frutta volante. Gli istigatori dovettero rimborsare i venditori di pomodoro, ma ciò non impedì la ricorrenza di ulteriori combattimenti di pomodoro e la nascita di una nuova tradizione. Timorosi di un’intensificazione incontrollata, le autorità emanarono, rilassarono, e poi ripristinarono una serie di divieti durante gli anni 50. Nel 1951, alcuni locali che trasgredirono la legge furono imprigionati fino a che le proteste pubbliche ne ottennero la loro liberazione. La più famosa sfrontatezza dei divieti di pomodoro accadde nel 1957, quando i sostenitori organizzarono un finto funerale di pomodoro con tanto di bara e corteo. Dopo il 1957, il governo locale, decidendo di andare colla corrente, emanò alcune normi e abbracciò la stravagante tradizione. Anche se i pomodori sono al centro della scena, una settimana di festeggiamenti precedono la giornata finale. È una celebrazione dei santi patroni di Buñol, della Vergine Maria e di Santo Louis Bertrand, con parate di strada, musica e fuochi d'artificio in gioiosa tradizione spagnola. Per rinvigorire le forze per la rissa imminente, un’epica paella viene servita alla vigilia della battaglia, mettendo in mostra l’iconico piatto Valenziano di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questo scatenato festival ha un certo grado di ordine. Gli organizzatori si sono spinti sino al punto di coltivare esclusivamente per l'evento annuale una particolare varietà di pomodoro particolarmente sgradevole. I festeggiamenti iniziano intorno alle 10 di mattina quando i partecipanti si mettono in gara per afferrare un prosciutto fisso in cima a un albero della cuccagna. Gli spettatori, cantando e ballando per le strade, arrosano di acqua i competitori. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, camion pieni di pomodori entrano in città, mentre crescenti cori di "To-ma-te, a-ma-te!" risuonano per le strade. Poi, con lo sparo di un cannone ad acqua, inizia l'evento principale. Questa è il via libera per lo schiaccio ed il lancio di pomodori in un attacco totale contro gli altri partecipanti. Lanci di lunga distanza di pomodoro, assassini di punto in bianco e colpi di gancio a medio raggio. Qualunque sia la vostra tecnica, quando la festa sarà finita, vi sembrerete (e vi sentirete) molto diversi. Dopo quasi un'ora, lottatori imbevuto di pomodoro restano a giocare nelle strade ridotte ad un mare di salsa polposa con poco da trovare che rassomigli ad un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16751 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 1.64 | 1.57 (7 ratings) | 1.71 (7 ratings) |
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Timorosi di un’intensificazione incontrollata | Other non molto scorrevole, sa di calco | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
ne ottennero la loro liberazione | Grammar errors ridondante e grammaticalmente scorretto: o "ne ottennero la liberazione", o "ottennero la loro liberazione" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
Santo Louis Bertrand | Mistranslations non va lasciato in traduzione inglese, inoltre dovrebbe essere "San" | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
rinvigorire le forze | Inconsistencies non suona idiomatico | Valentina Lazzeri No agrees/disagrees | |
particolarmente sgradevole | Mistranslations | Daniela Tosi No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione della Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse si trattò di una ribellione contro Francisco Franco o di una festa popolare andata fuori controllo. Secondo la versione più attendibile della storia, durante una sfilata di giganti e testoni del 1945 (manifestazione di pupazzi giganti di cartapesta) gli abitanti del luogo cercavano di inscenare una rissa per attirare l'attenzione, così si imbatterono in una bancarella di ortaggi vicina e iniziarono a lanciarsi dei pomodori. Gli ignari passanti ne vennero coinvolti finchè quel luogo non si trasformò in un vero e proprio caos di pomodori volanti. Gli artefici della zuffa dovettero ripagare i fruttivendoli, ma questo non fermò il ripetersi di successive battaglie, e così nacque questa famosa tradizione. Negli anni 50, per timore che la festa non degenerasse divenendo incontrollabile, le autorità locali promulgarono, ammorbidirono e successivamente ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951, gli abitanti locali che si opponevano a tali leggi venivano messi in prigione fino al loro rilascio grazie a gridi di protesta. L'atto sfrontato più noto contro quei divieti ebbe luogo nel 1957, quando i sostenitori dell' evento celebrarono il ''funerale del pomodoro'' con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il comune locale decise di essere più flessibile, stabilì delle regole e accolse ufficialmente questa bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori siano il centro d' interesse dell' evento, alla settimana di festeggiamenti che volge al termine segue la festa dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bertran, sempre accompagnata da musiche, parate e fuochi d'artificio in piena tradizione festosa spagnola. Per far aumentare la resistenza dei partecipanti per la lotta imminente, poco prima dell' inizio dell' evento viene servita una deliziosa paella che mette in mostra un piatto tipico di Valencia fatto con riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggigiorno sono previsti alcuni accorgimenti di sicurezza per questa festa turbolenta. Gli organizzatori sono arrivati addirittura a coltivare una qualità speciale di pomodori dal gusto sgradevole da utilizzare esclusivamente per l'evento. La festa inizia attorno alle dieci di mattina con i partecipanti che corrono per prendere un prosciutto appeso in cima ad un palo ben unto. Quindi, mentre si canta e si balla per le vie della città, viene gettata acqua sui partecipanti all' evento, e quando la campana della chiesa scocca il rintocco a mezzoggiorno e il grido di ''To-ma-te, To-ma-te!'' raggiunge l'apice, camion carichi di pomodori entrano in città. A questo punto, lo sparo di un cannone ad acqua dà inizio alla festa e alla memorabile battaglia di tutti contro tutti, con pomodori che vengono lanciati da tiratori a lunga distanza, spietati lanciatori a corto raggio e da ganciatori provetti a media distanza. Quando l'ora di battaglia giunge al termine i partecipanti si sentono completamente diversi, a prescindere dalla tecnica di lancio utilizzata; e circa un'ora dopo, inzuppati di salsa rossa rimangono a giocare ancora in un fiumi di appiccicoso pomodoro. Ecco quindi che un secondo sparo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #19786 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 1.55 | 1.43 (7 ratings) | 1.67 (6 ratings) |
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-1 1 una sfilata di giganti e testoni del 1945 (manifestazione di pupazzi giganti di cartapesta | Mistranslations durante il festival dei Los Gigantes (sfilata di pupazzi giganti di cartapesta) del 1945... | otok silba | |
-1 +1 2 essere più flessibile | Mistranslations un po' blando. "...decise di far buon viso a cattivo gioco/a cattiva sorte" | otok silba | |
-1 +2 3 alla settimana di festeggiamenti che volge al termine segue la festa dei santi patroni di Buño | Mistranslations | texjax DDS PhD | |
-1 1 Per | Other Suddivisione in paragrafi del tutto arbitraria | texjax DDS PhD | |
+2 1 poco prima | Mistranslations non è "poco prima" (indicazione temporale piuttosto vaga), ma "la vigilia" (collocazione temporale molto precisa!) | otok silba | |
-1 +3 2 viene servita una deliziosa paella che mette in mostra un piatto tipico di Valencia fatto con riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. | Syntax | Bruno Depascale | |
-1 1 accorgimenti | Mistranslations scelta terminologica infelice! Più che di "accorgimenti" penso si tratti di regole o misure ben precise | otok silba | |
-1 +2 2 corrono | Mistranslations Mi spieghi come si fa a correre su un palo posto verticalmente e per di più unto di grasso? | otok silba | |
-1 +1 1 ganciatori | Mistranslations Mi spieghi cos'è un "ganciatore"? | otok silba | |
| Chi lanciò quel primo fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Magari era una rivolta anti-francese o una carnevalata fuori controllo. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival di Los Gigantes (una parata di pupazzi giganti di cartapesta) del 1945 alcuni residenti cercarono di inscenare una rissa per richiamare un po' di attenzione. Capitarono nei pressi di un carrello e cominciarono a a tirare pomodori maturi. Gli spettatori innocenti si ritrovarano coinvolti finchè la scena non degenerò in una gigantesca baraonda di frutta volante. I provocatori dovevano pagare i venditori di pomodori ma ciò non impedì il ripetersi di altre guerre di pomodori - e la nascita di una nuova tradizione. Negli anni 50, temendo un aumento dei disordini, le autorità prima emanarono, poi ammorbidirono e infine convalidarono una serie di divieti. Nel 1951, i cittadini che infrangevano la legge venivano reclusi finchè non si fossero levate ondate di protesta per la loro liberazione. La sfida più famosa alla messa al bando dei pomodori occorse nel 1957, allorchè i provocatori inscenarono un finto funerale dei pomodori con tanto di bara e corteo. Dopo il 1957 il governo locale decise di scendere a patti, stabilendo alcune regole e accettando la bizzarra tradizione. Sebbene i pomodori rappresentino l’evento clou, la settimana di feste prelude alla prova del fuoco finale. Si tratta della celebrazione dei Santi patroni di Bunol, la Vergine Maria e S. Luigi Bertrand, con parate in strada, musica e fuochi d’artificio nel gioviale stile spagnolo. Per rinvigorire i muscoli in vista della rissa incombente, la sera della battaglia viene servita una paella epica con in bella mostra un simbolico piatto di riso di Valencia, frutti di mare, zafferano e olio di oliva. Oggi, questo libero festival è regolato da qualche restrizione. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una varietà speciale di pomodori immangiabili solo per l’evento annuale. La festa comincia verso le h.10 del mattino quando i partecipanti fanno a gara per acciuffare un prosciutto appeso in cima a un palo unto di grasso. Il pubblico con la pompa spruzza acqua sugli arrampicatori, ballando e cantando in strada. Quando il campanile della chiesa suona mezzogiorno, i camion stracarichi di pomodori si riversano in città nel crescendo dei canti inneggianti “Po-mo-do-ro”. Dopodichè, il colpo di un cannone ad acqua annuncia l’inizio del grande evento. E’ il semaforo verde per schiacciare e lanciare pomodori e attaccare a tutto campo i compagni avversari. Lanciatori di pomodori di lunga gittata, assassini a bruciapelo, pallonetti di pomodori di medio raggio. Qualunque fosse la tua tecnica, alla fine, sarai (e ti sentirai) un altro. Quasi un’ora dopo, bombaroli zeppi fradici di pomodoro si ritrovano a giocare in un mare di salsa appiccicosa e con ben poco che avesse la parvenza di un pomodoro. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #22051 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 1.50 | 1.50 (6 ratings) | 1.50 (6 ratings) |
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a a | Grammar errors ripetizione | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 finchè non si fossero levate | Mistranslations | Zea_Mays | |
messa al bando dei pomodori | Mistranslations messa al bando del LANCIO dei pomodori, semmai | otok silba No agrees/disagrees | |
Bertrand | Inconsistencies S. Luigi Bertrando oppure S. Louis Bertrand | otok silba No agrees/disagrees | |
simbolico | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
+2 1 piatto di riso | Mistranslations il piatto è a base di riso, frutti di mare ecc. | Zea_Mays | |
di Valencia | Mistranslations valenciano | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
| Other non si usa in un testo di questo tipo. | Zea_Mays | |
nel | Other preferibile: in un crescendo | otok silba No agrees/disagrees | |
fosse | Grammar errors tempo errato | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi lanciò il fatidico pomodoro che diede inizio alla rivoluzione La Tomatina? In realtà nessuno lo sa. Forse è stato un ribelle anti Franco o un carnevale che è andato fuori controllo. In conformità con la versione più popolar della storia, durante il festival dei Los Gigantes (una sfilate di giganti pupazzi di cartapesta) nel 1945, i cittadini locali stavano cercando di inscenare una rissa per avere più attenzione. Si imbatterono con un carrello di verdure vicino ed iniziarono a lanciare pomodori maturi. Vennero coinvolti innocenti spettatori finché la scenata si trasformò in una enorme baraonda di frutta volante. Gli istigatori dovettero ripagare i venditori di pomodori ma ciò non fermò la ripresa dei voli di altri pomodori e la nascita di una nuova tradizione. Preoccupate da una escalation ribelle, le autorità promulgarono, distesero e poi reintegrarono una serie di divieti nel corso degli anni 50. Nel 1951, i cittadini locali che si sottrassero alla legge vennero imprigionati finché grida di protesta pubbliche chiesero il loro rilascio. La più famosa violazione del divieto dei pomodori ci fù nel 1957 quando i sostenitori inscenarono una finto funerale del pomodoro completo di bara e processione. Dopo il 1958 il governo locale deciso di incassare i pugni, misero in atto alcune regole ed abbracciarono la bizzarra tradizione. Nonostante i pomodori presero un ruolo centrale, una settimana di festività portò alla resa dei conti finale. E' la celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Luigi Bernardo, con parate di strada, musica e fuochi d'artificio nel gioioso stile spagnolo. Per aumentare la tua forza per l'imminente rissa, si serve un'epica paella alla vigilia della battaglia, presentando un piatto tipico di Valencia di riso, pescato, zafferano ed olio d'oliva. Oggi questo festival senza restrizioni prevede delle misure d'ordine. Gli organizzatori finora hanno preferito coltivare una speciale varietà di pomodori sgradevoli solo l'evento dell'anno. Le festività iniziano verso le 10 del mattino quando i partecipanti gareggiano per afferrare un prosciutto fissato in cima ad un unto palo. Gli spettatori innaffiano la corsa con l'acqua mentre cantano e danzano per le strade. Quando la campane della chiesa suonano mezzogiorni, camion zeppi di pomodori arrivano in città mentre canti di "Po - mo - do- ri, po - mo - do - ri" si innalzano. Poi, con lo sparo di un cannone d'acqua, inizia l'evento principale. Questo è il segnale del via agli attacchi totali con lanci e schianti di pomodori contro gli altri partecipanti. Pallonetti a lunga distanza di pomodori, assassini bruciapelo e tiri ad effetto a medio raggio. Qualsiasi sia la tua tecnica, finché non è finita, sembri ( e ti senti) un pò diverso. Circa un'ora dopo, bombardieri di pomodori fradici vengono lasciati giocare in una mare di viscide strade di salsa con poca possibilità di trovare qualcosa che somigli ad un pomodoro. Un secondo sparo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #16453 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 1.40 | 1.40 (5 ratings) | 1.40 (5 ratings) |
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con | Grammar errors "in" e non "con" | otok silba No agrees/disagrees | |
ed | Grammar errors "e" e non "ed", la parola che segue non inizia con una "e" | otok silba No agrees/disagrees | |
distesero | Mistranslations distesero? I divieti non si distendono a quanto mi risulta! | otok silba No agrees/disagrees | |
divieto dei pomodori | Mistranslations violazione al divieto di lanciare pomodori | otok silba No agrees/disagrees | |
| Grammar errors http://www.italian-verbs.com/verbi-italiani/coniugazione.php?id=3835 | texjax DDS PhD | |
ed | Grammar errors "e" e non "ed" | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 Nonostante i pomodori presero un ruolo centrale, una settimana di festività portò alla resa dei conti finale. | Grammar errors uso scorretto dei tempi | Zea_Mays | |
Bernardo | Spelling Bertran o Bertrando. | carlafio No agrees/disagrees | |
pescato | Mistranslations | otok silba No agrees/disagrees | |
ed | Grammar errors "e" e non "ed" | otok silba No agrees/disagrees | |
finora hanno preferito | Mistranslations | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
| Chi ha assegnato la parte a quel primo fatidico pomodoro che ha iniziato la rivoluzione Pomodorina? La verità è che nessuno lo sa. Forse si trattava di una rivolta contro Franco, oppure di un carnevale degenerato. Secondo la versione più attendibile della storia, durante il festival Los Gigantes del 1945 (una sfilata di marionette giganti di carta pesta), la gente del posto cercava di azzuffarsi per attirare l’attenzione. Trovarono un carretto con delle verdure e cominciarono a lanciare pomodori maturi. Spettatori innocenti furono coinvolti ed il tutto terminò in una terribile bolgia di frutta volante. I fomentatori dovettero ripagare i venditori di pomodori, ma ciò non impedì il ripetersi di vere e proprie battaglie di pomodori e, così, la nascita di una nuova tradizione. Per paura di un’intensificazione incontrollata, le autorità imposero dei divieti, poi ne tolsero alcuni, ed, infine, negli anni ’50, ne reintrodussero altri. Nel 1951, a seguito di una protesta pubblica, furono rilasciati tutti coloro che erano stati imprigionati per aver disobbedito alla legge. Il 1957 fu testimone del più grande affronto ai divieti sui pomodori, quando dei rivoluzionari misero in scena un sardonico funerale ai pomodori con tanto di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale decise di accettare la cosa, stipulò alcune leggi ed accolse questa folle tradizione. Sebbene i pomodori abbiano il ruolo principale, dopo una settimana di festività si arriva al gran finale. Si tratta della celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con sfilate per la città, musica, fuochi d’artificio, secondo il gioioso gusto spagnolo. Per raccogliere le forze per la rissa imminente, il giorno della vigilia si serve un’enorme paella, esibendo uno dei piatti più iconici della tradizione valenziana, a base di riso, pesce, zafferano ed olio d’oliva. Oggi, questo festival incontrollato possiede un certo ordine. Gli organizzatori hanno deciso di coltivare, per questo evento, una speciale varietà di pomodori immangiabili. Le festività hanno inizio verso le 10, con una gara in cui i partecipanti cercano di afferrare un prosciutto attaccato alla cima di un palo unto. Gli spettatori lavano con acqua gli scalatori, cantando e ballando per le strade. Quando le campane della chiesa suonano il mezzogiorno, camion pieni di pomodori entrano in città, mentre le grida “Po–mo–do-ri, po-mo-do-ri!” generano un crescendo. Con lo sparo di un cannone ad acqua, ha inizio l’evento più importante. Si tratta del segnale di via libera al lancio dei pomodori contro i partecipanti, una lotta senza esclusione di colpi. Lanci a lunga distanza, a bruciapelo, e tiri a media distanza. Indipendentemente dalla tecnica, chiunque avrà un altro aspetto (e si sentirà diverso) alla fine. Circa un’ora dopo, bombardieri impregnati di pomodoro rimangono a giocare in un mare di strade scivolose di salsa con piccoli resti che ricordano dei pomodori. Un secondo colpo di cannone segnala la fine della battaglia. | Entry #20753 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 1.30 | 1.40 (5 ratings) | 1.20 (5 ratings) |
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Pomodorina | Other Perchè cambiare/tradurre il nome della manifestazione? | otok silba No agrees/disagrees | |
| Grammar errors "ed il" si scrive ED solo se la seguente parola inizia con E, la forma corretta in questo caso é "E IL" | Dieguito | |
| Grammar errors Forma corretta: "E", la parola è addirittura isolata da due virgole, non serve la D e la parola successiva non inizia con "E" | Dieguito | |
ed | Grammar errors la forma corretta è "e" senza la D ... la parola che segue non inizia con una "e" | otok silba No agrees/disagrees | |
dopo una settimana di festività si arriva al gran finale | Other formulato male: ... il gran finale è preceduto da una settimana di festività | otok silba No agrees/disagrees | |
gusto | Mistranslations più che "gusto", si tratta di stile di vita o semplicemente dello "stile spagnolo" | otok silba No agrees/disagrees | |
giorno della vigilia | Other "giorno della vigilia" è ridondante... "la vigilia" era sufficiente | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 1 iconici | Other Iconico è un calco dell'inglese "iconic", che non si addice a un piatto e suona innaturale in italiano | Federica Villa | |
-1 +2 2 ed olio | Grammar errors E OLIO | Dieguito | |
suonano il mezzogiorno | Mistranslations | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
-1 +1 “Po–mo–do-ri, po-mo-do-ri!” | Mistranslations Essendo in Spagna, mi pare bizzarro che i cori siano in italiano. | carlafio | |
al lancio dei pomodori | Omission | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
+1 con piccoli resti che ricordano dei pomodori | Mistranslations non è ciò che dice il testo | Dhikra A. Dean | |
| Chi lanciò quel primo e fatale pomodoro che ha fatto scoppiare la rivoluzione della Tomatina? Nessuno sa la verità. Probabilmente è stata una ribellione contro i francesi, oppure un carnevale sfuggito di mano. Secondo la versione popolare, nel 1945, durante il festival dei Giganti (una sfilata di giganti fatti di cartapesta) gli abitanti cercavano di attirare l’attenzione inscenando una rissa e dato che si trovavano vicino ad un carretto di verdura iniziarono a lanciarsi dei pomodori. Persino dei poveri innocenti si ritrovarono coinvolti fino a che non si trasformò in un vero e proprio lancio della frutta. Gli istigatori dovettero ripagare gli ortofrutticoli, anche se la ricorrenza della battaglia dei pomodori continuò nel tempo - nacque così una nuova tradizione. Temendo che la situazione degenerasse, nel 1950 le autorità proclamarono, emanarono ed infine ripristinarono una serie di divieti. Nel 1951 i cittadini che sfidarono la legge furono imprigionati fino a che il popolo urlò in segno di protesta per la loro liberazione. Questa storia raggiunse l’apice della sfacciataggine quando nel 1957 dei sostenitori insenarono un vero e proprio funerale del pomodoro, con tanto di bara e processione. Nel 1957, il governo locale per evitare ulteriori disagi decise di rivedere alcune leggi, abbracciando così l’originale tradizione. Anche se i pomodori rimangono l’attrazione principale, la festa dura una settimana per poi arrivare allo scontro finale. È la celelebrazione del santo patrone di Buñol, la vergine Maria e San Luigi Bertrando, con parate in strada, musica, e fuochi d’artificio caratterizzati dal festaiolo stile spagnolo. Alla vigilia della battaglia, per rifocillarsi, viene servita una tradizionale paella, un tipico risotto di Valencia, preparato con frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi questa libera festa si svolge con le dovute misure di sicurezza. Gli organizzatori sono arrivati al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori, alquanto scadenti, appositamente usati per l'evento annuale. Le celebrazioni hanno inizio intorno alle 10 del mattino con la gara del palo della cuccagna, su cui i partecipanti si arrampicano per impadronirsi di un prosciutto posto in cima. Gli arrampicatori vengono bagnati dagli spettatori con dell’acqua, mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno dei camion pieni di pomodori entrano in città, avvolti dalle urla dei visitanti che urlano sempre più forte "To-ma-te, a-ma-te!”. L’evento ha inizio con lo sparo di un cannone ad acqua, che dà il via libera allo schiaccio e lancio dei pomodori in una battaglia tutti contro tutti. Lunghi lanci di pomodori, colpi a bruciapelo e palombelle da mezza distanza. Qualunque sia la tua abilità, nel momento in cui sarà tutto finito ti renderai conto di essere (e ti sentirai) ben diverso. Pressappoco un’ora più tardi, bombardieri impregnati di pomodoro si lasciano andare in uno scontro nelle appiccicose vie, in un mare di salsa lanciandosi rimasugli di pomodoro. Un secondo sparo di cannone annuncia la fine della battaglia. | Entry #17453 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 1.24 | 1.22 (9 ratings) | 1.25 (8 ratings) |
- 8 users entered 23 "dislike" tags
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ribellione contro i francesi | Mistranslations rivolta antifranchista | Daniela Alunni No agrees/disagrees | |
+1 1 francesi | Mistranslations This is enough to disqualify the entire translation. | Riccardo Schiaffino | |
+2 Persino dei poveri innocenti si ritrovarono coinvolti | Mistranslations | Bruno Depascale | |
| Mistranslations non è nel 1950, ma negli anni '50 | Lia Tomasich | |
+1 Questa storia raggiunse l’apice della sfacciataggine | Mistranslations | Lia Tomasich | |
per poi | Mistranslations PRIMA di arrivare allo scontro finale | otok silba No agrees/disagrees | |
+2 celelebrazione del santo patrone di Buñol, la vergine Maria e San Luigi Bertrando | Mistranslations | Bruno Depascale | |
libera festa | Mistranslations la posizione dell'agg è scorretta, inoltre non è nemmeno il termine più azzeccato | otok silba No agrees/disagrees | |
alquanto scadenti | Mistranslations non è quello che c'è nel testo originale | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 mentre cantano e ballano per le strade | Mistranslations la costruzione dell'intera frase ne rende il senso ambiguo | Lia Tomasich | |
avvolti | Mistranslations più che "avvolti", direi "accompagnati" | otok silba No agrees/disagrees | |
urlano | Grammar errors ridondante | otok silba No agrees/disagrees | |
ad | Grammar errors "a" e non "ad", la parola che segue non inizia con la vocale "a" | otok silba No agrees/disagrees | |
abilità | Mistranslations tecnica | otok silba No agrees/disagrees | |
nel momento in cui sarà tutto finito | Mistranslations | otok silba No agrees/disagrees | |
bombardieri | Other i bombardieri sono gli aerei che lanciano bombe, qui si tratta piuttosto di "bombaroli" | otok silba No agrees/disagrees | |
lanciandosi rimasugli di pomodoro | Mistranslations non è il senso del testo | otok silba No agrees/disagrees | |
| Chi ha lanciato il primo pomodoro fatidico che ha iniziato la rivoluzione di La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse era una ribellione contro Franco, o un carnevale che sia andato fuori controllo. Secondo la versione più popolare della storia, durante il festival di Los Gigantes (una sfilata di giganteschi pupazzi di cartapesta) del 1945, la popolazione locale voleva organizzare una lotta per ottenere alcuna attenzione. Giunsero a un cesto di verdura e hanno iniziato a lanciare pomodori maturi. I passanti innocenti sono stati coinvolti fino a quando la scena è stata trasformata in un grande tumulto di frutta volante. Gli istigatori dovevano rimborsare i fornitori di pomodori, ma ciò non si è fermato la ripetizione di più lotte di pomodori -- e la nascita di una nuova tradizione. Temendo una scalata indisciplinata, le autorità hanno introdotto, rilassato, e poi ripristinato una serie di divieti negli anni '50. Nel 1951, i residenti locali che hanno sfidato la legge furono imprigionati finché la indignazione pubblica ha chiesto la sua liberazione. La più famosa sfrontatezza dei divieti di pomodori è successo nel 1957 quando i difensori hanno fatto un finto funerale di pomodori completo di bara e processione. Dopo il 1957, il governo locale ha deciso di rotolare con i punzoni, stabilire alcune regole, e di accettare la strana tradizione. Anche se i pomodori sono al centro della scena, una settimana di festeggiamenti porterà a lo scontro finale. Si tratta di una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e S.Luigi Bertrand, con sfilate di strada, musica, e fuochi artificiali della moda gioiosa spagnola. Per ottenere più forza per la lotta imminente, una paella epica è servita alla vigilia della battaglia, che mostra un piatto iconico Valenciano di riso, frutti di mare, zafferano, e olio d'oliva. Oggi, questo festival senza restrizioni ha un certo grado di ordine. Gli organizzatori sono venuti a coltivare una particolare varietà di pomodoro sgradevole giusto per l'evento annuale. I festeggiamenti incominciano alle ore 10, quando i partecipanti corrono per afferrare un prosciutto impostato su di un palo untuoso. Gli spettatori sciacquano i combattenti con acqua mentre cantano e ballano per le strade. Quando la campana della chiesa raddoppia a mezzogiorno, camion carichi di pomodori arrivano al villaggio, mentre canti di "To-ma-te, to-ma-te!" raggiungono un crescendo. Poi, collo sparo del cannone d'acqua, l'evento principale inizia. Questa è la luce verde per distruggere e gettare i pomodori in un attacco totale contro altri partecipanti. Lanciatori di pomodoro a lunga distanza, assassini da distanza ravvicinata, e ganci a distanze intermedie. Qualunque sia la vostra tecnica, una volta completato, dovrà vedere (e sentire) molto diversi. Quasi un'ora dopo, i bombardieri bagnati di pomodoro sono lasciati a giocare in un mare di salsa schiacciata di strada con poco rimasta che sembra un pomodoro. Un secondo sparo del cannone segna la fine della battaglia. | Entry #21088 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Entry | 1.23 | 1.20 (5 ratings) | 1.25 (4 ratings) |
- 4 users entered 14 "dislike" tags
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- 1 user disagreed with "dislikes" (3 total disagrees)
la popolazione | Mistranslations alcune persone del posto | Zea_Mays No agrees/disagrees | |
ma ciò non si è fermato la ripetizione | Syntax | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
sfrontatezza dei divieti di pomodori | Other non si capisce cosa voglia dire... | Federica Villa No agrees/disagrees | |
è successo | Grammar errors La più famosa sfrontatezza... è successo? Dovrebbe essere "è successa" al massimo | Federica Villa No agrees/disagrees | |
-1 +5 3 ha deciso di rotolare con i punzoni | Mistranslations Automatic translation? | texjax DDS PhD | |
Bertrand | Spelling Bertran | carlafio No agrees/disagrees | |
Valenciano | Spelling Va scritto minuscolo | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
sono venuti a coltivare | Grammar errors | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
una volta completato, dovrà vedere (e sentire) molto diversi | Syntax | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
+3 1 Quasi un'ora dopo, i bombardieri bagnati di pomodoro sono lasciati a giocare in un mare di salsa schiacciata di strada con poco rimasta che sembra un pomodoro | Grammar errors | texjax DDS PhD | |
| Chi ha gettato quel primo pomodoro fatale che ha iniziato la rivoluzione La Tomatina? La realtà è che nessuno lo sa. Forse è stata una ribellione anti-Franco, o di un carnevale che è sfuggita di mano. Secondo la versione più popolare della storia, nel corso del 1945 del festival di Los Gigantes (un gigante di cartapesta fantoccio parata), i locali cercavano di mettere in scena una rissa per ottenere una certa attenzione. Sono capitato in un vegetale carrello vicino e ha iniziato lanciando pomodori maturi. Astanti innocenti sono stati coinvolti fino a quando la scena si trasformò in un corpo a corpo massiccio di volare frutta. Gli istigatori dovevano rimborsare i fornitori di pomodoro, ma che non si è fermata la ricorrenza del più combattimenti-e pomodoro la nascita di una nuova tradizione. Temendo di un'escalation indisciplinato, le autorità emanate, rilassato, e poi ripristinato una serie di divieti nel 1950. Nel 1951, i locali che hanno sfidato la legge furono imprigionati fino protesta pubblica ha chiesto la loro liberazione. Il più famoso sfrontatezza di divieti di pomodoro è accaduto nel 1957, quando i sostenitori tenuto un funerale finto di pomodoro con tanto di bara e corteo. Dopo il 1957, il governo locale ha deciso di rotolare con i pugni, a poche norme in vigore, e ha abbracciato la tradizione stravagante. Anche se i pomodori al centro della scena, una settimana di festeggiamenti portano alla resa dei conti finale. E 'una celebrazione dei santi patroni di Buñol, la Vergine Maria e San Louis Bertrand, con parate di strada, musica e fuochi d'artificio in gioiosa moda spagnola. Per costruire la vostra forza per la rissa imminente, una paella epica è servita alla vigilia della battaglia, mostra un piatto iconico Valenciana di riso, frutti di mare, zafferano e olio d'oliva. Oggi, questo festival senza restrizioni ha un certo grado di ordine. Gli organizzatori si sono spinti fino al punto di coltivare una particolare varietà di pomodori sgradevoli solo per l'evento annuale. Festa dare il via intorno alle 10 quando i partecipanti corsa per afferrare un prosciutto fisso in cima a un albero della cuccagna. Gli spettatori hose le scramblers con acqua cantando e ballando per le strade. Quando la campana della chiesa batte mezzogiorno, camion pieni di pomodori rotolano in città, mentre cori di "To-ma-te, a-ma-te!" raggiungere un crescendo. Poi, con il lancio di un cannone ad acqua, l'evento principale ha inizio. Questo è il via libera per la frantumazione e il lancio di pomodori in attacco totale contro gli altri partecipanti. Lobbers lunga distanza di pomodoro, assassini a bruciapelo e medio raggio colpi di gancio. Qualunque sia la vostra tecnica, per il momento è finita, potrete guardare (e sentire) molto diversa. Quasi un'ora dopo, bombardieri pomodoro imbevuto vengono lasciati a giocare in un mare di squishy salsa strada con poco di sinistra che assomiglia ad un pomodoro di essere trovato. Un secondo colpo di cannone segna la fine della battaglia. | Entry #17794 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-3 +2 4 Chi | Spelling Tutta la traduzione è stata fatta in automatico con il traduttore di Google | marco mataloni | |
+1 Forse è stata una ribellione anti-Franco, o di un carnevale che è sfuggita di mano | Grammar errors | Bruno Depascale | |
+4 2 Temendo di un'escalation indisciplinato, le autorità emanate, rilassato, e poi ripristinato una serie di divieti nel 1950. | | texjax DDS PhD | |
Anche se i pomodori al centro della scena | Inconsistencies | Andrea Brocanelli No agrees/disagrees | |
Festa dare il via | Syntax Sembra tradotto con un traduttore automatico... Non ha senso questa frase | Federica Villa No agrees/disagrees | |
on il lancio di un cannone ad acqua | Mistranslations | Lia Tomasich No agrees/disagrees | |
battaglia | Other La traduzione è stata fatta in automatico. Poiché non è consentito selezionare TUTTA la traduzione, ho pensato di mettere un tag (con relativa motivazione) al "Chi" iniziale - e ora anche alla "battaglia" finale. | marco mataloni No agrees/disagrees | |
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