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Da Inglese a Italiano - Tariffe: 0.06 - 0.07 EUR a parola / 15 - 20 EUR all'ora Da Italiano a Inglese - Tariffe: 0.06 - 0.07 EUR a parola / 15 - 20 EUR all'ora
Da Italiano a Inglese: Il Giardino di Villa Peyron - Fiesole
Testo originale - Italiano Il giardino di Villa Peyron – Fiesole 18 luglio, settembre 08
Angoli d’Arte a Villa Peyron al Bosco di Fonte Lucente, Via di Vincigliata, 2 Fiesole Luglio - Settembre 2008 Inaugurazione 18 luglio ore 18 Orari di apertura: 9-12 e 13-17; sabato e festivi solo su prenotazione (o in occasione di eventi come da Calendario) Ingresso: biglietto unico € 10,00 La vendita dei biglietti sarà effettuata sino ad un’ora prima del termine delle visite. Informazioni: www.bardinipeyron.it.
Gli artisti che hanno lavorato a questo progetto sono i seguenti: Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami e Dario Longo.
Ogni artista, ovviamente, ha lavorato seguendo il suo percorso creativo, la sua poetica, per cui le installazioni, rispecchiano diversi linguaggi artistici, che vanno dalla scultura sonora di Dami all’installazione di arte decontestualizzata di Basetti, passando per le impronte di pietra di Agnoletti, gli oggetti trovati di Longo e i fili-forme di Campriani. Campriani ha realizzato due installazioni all’interno del giardino della Villa intitolate “FiliFORME”. Con i suoi fili ha avvolto e legato alcuni alberi, creando così inaspettate suggestioni. Ogni opera è stata pensata per il giardino, sia in rapporto dialettico con le piante del luogo, sia con le geometrie verdi che circondano villa Peyron.
Angoli d’arte al bosco di fonte lucente, il cui nome richiama alla mente una fonte d’acqua particolare citata fin dal 1500 e posta a monte della villa Peyron, il cui giardino si articola su tre terrazzamenti degradanti verso Sud, su Firenze. Il primo terrazzamento è contemporaneo alla costruzione della villa, eretta su rovine etrusche (come testimonierebbero alcune tracce nei sotterranei dell’edificio), gli altri sono stati realizzati dallo stesso Angelo Peyron e successivamente dal figlio Paolo.
Il giardino è molto bello, con i suoi ornati verdi, le piante ad alto fusto, i sentieri e i vialetti ingentiliti da statue che provengono da ville venete perché gli originali andarono distrutti durante la guerra. Angoli di verde, angoli “romantici”, comuni ai giardini di fine ottocento, che gli artisti: Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami e Dario Longo con le loro “opere” hanno voluto riattualizzare, riportandoli nel loro tempo, perché la storia non si deve interrompere, grazie alla disponibilità del dott. Saverio Lastrucci. Con il Patrocinio del Comune di Fiesole e del CARICENTRO.
Traduzione - Inglese The Garderns of Villa Peyron in Fiesole
From July 18th to September 8th
Corners of Art at Villa Peyron at the Bosco di Fonte Lucente, Via di Vincigliata 2, Fiesole. From July to September 2008. Inauguration date: July 18th at 6 p.m.
Opening time: 9-12/ 13-17; Saturday and feast days compulsory booking (booking is also necessary in the case of special events, as Exhibition Calendar). Entrance ticket: €10,00. Tickets will be available up until one hour before closing.
More information on www.bardinipeyron.it
The artists who have worked at this project are: Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami and Dario Longo.
The artists, evidently, have used their natural creative characteristics and inspiration so that the installations reflect different artistic languages which go from the “scultura Sonora (sonic sculpture)” by Dami, to the installation of “arte decontestualizzata (out of context art)” by Basetti, from the “impronte (imprints)” of stone by Agnoletti, to the oggetti (articles) found by Longo, and the fili-forme (threaded shapes) by Campriani. Gloria Campriani has created two installations in the garden of the Villa entitled “FiliFORME (Threaded Shapes)”. With her threads she has wrapped and tied up several trees, creating in this way unexpected evocative images. Each work of art has been created especially for this garden, both for their relationship with local plants, and for the geometric greenery which surrounds Villa Peyron.
Corners of art at the Bosco di Fonte Lucente, whose name recalls a particular spring of water, documented from the 1500s and located to the north of Villa Peyron, whose garden has been built on three terraces sloping to the south, overlooking Florence. The first terrace is contemporary to the construction of the villa, which was built on Etruscan ruins (as archaeological finds underground would seem to bare witness), the other terraces were built by the same Angelo Peyron and later by his son Paolo.
This garden is enchanting, with its green spaces, trees, small paths and walks ennobled with statues which come from Venetian Villas because the original statues were destroyed during the war. Corners embellished with greenery, ‘romantic’ corners, as were the gardens at the end of the 1800s, which the artists – Roberto Agnoletti, Filippo Basetti, Gloria Campriani, Andrea Dami and Dario Longo - with their works of art wish to update, bringing them to the present day, because history cannot halt, this thanks also to the collaboration of the landscape architect Saverio Lastrucci. The exhibition is sponsored by the Municipality of Fiesole and CARICENTRO.
Da Italiano a Inglese: Portrait of Giuliano de' Medici by Pieter de Witte General field: Arte/Letteratura Detailed field: Arte, Arti applicate, Pittura
Testo originale - Italiano Pieter de Witte detto Pietro Candido
Ritratto di Giuliano de’ Medici
duca di Nemours
Il dipinto (olio su tavola, cm 137 x 114) era destinato ad essere esposto, con gli altri della Serie Gioviana e un nucleo di statue e di busti antichi, sulle pareti del primo corridoio della Galleria degli Uffizi, dove figura tuttora e venne eseguito entro il 22 maggio del 1586, quando il Candido era pagato venti scudi con una tara di cinque, per avere dipinto un quadro drento il duca Giugliano de’ Medeci Duca di Nemors consegniato detto quadro a ms. Cosimo Latini sul choridore.
La commissione doveva risalire agli ultimi mesi dell’anno fiorentino*, ovvero ai primi del nostro, se il 15 marzo del 1586, a Pietro venivano corrisposti lire settanta, ovvero dieci scudi portò Cornelio suo fratello contanti a buonconto di pitture di quadri fa per la Galleria.
I denari delle ultime rate del compenso pattuito, di complessivi quattordici scudi, li avrebbe riscossi per suo conto il fratello Cornelio, come da delega scritta dall’artista il 31 maggio seguente, che la motivava per andare io di fuora, in vista della partenza per Monaco di Baviera, dove avrebbe trascorso il resto della sua esistenza al servizio dei Duchi della famiglia Wittelsbach.
Il ritratto, desunto da un prototipo raffaellesco, fa parte della Serie Aulica Medici, consistente nei venti ritratti (in origine ventiquattro) dei due rami della famiglia, affidati nel 1585 per lo più ad artisti fiorentini, con le uniche eccezioni del genovese Giovan Battista Paggi e del fiammingo.
Scheda a cura di Alessandro Cecchi
direttore della Galleria Palatina e Museo Giardini di Boboli
Polo Museale Fiorentino
*A quel tempo, l’anno fiorentino iniziava il 25 marzo, festa della Santissima Annunziata.
Traduzione - Inglese Pieter de Witte, also known as Pietro Candido
Portrait of Giuliano de’ Medici, Duke of Nemours
This portrait (oil on wooden panel, cm 137 x 114) was painted to be exhibited, together with the others of the Jupiter Series and an initial group of statues and ancient busts, on the walls of the first corridor of the Uffizi Gallery, where it still stands today. It was finished prior to May 22nd 1586, when Pietro Candido was paid 20 scudi with a reduction of five, for having painted a portrait of Duke Giuliano de’ Medici, Duke of Nemours which was given to Cosimo Latini, and hung in the corridor.
The commission dates to the last few months of the Florentine year *, and to the first months of our contemporary year, if on March 15th 1586, seventy liras or ten scudi were given to Pietro. Documentary sources confirm that it was Cornelius, his brother, who gave Pietro the liras or scudi as payment of the paintings done for the Gallery.
The balance of the agreed total cost of the work, a total of fourteen scudi, would have been collected by his brother Cornelius, as written in the proxy of the artist dated the following May 31st, as he was to move abroad, with his imminent transfer to Munich, where he spent the rest of his life in the service of the Dukes of the Wittelsbach family.
The portrait, inspired by a preliminary drawing by Raffaello, is part of the Medici Courtly Series, which is made up of twenty portraits (originally twenty-four) of the two branches of the family, commissioned in 1585 mostly to Florentine artists, with the exception of the Genoese artist Giovan Battista Paggi and the Flemish artist, Pietro Candido.
Alessandro Cecchi
Director of the Galleria Palatina and Museo Giardini di Boboli
Polo Mussale Fiorentino
* At that time, the Florentine year began on March 25th, feast day of the Santissima Annunziata.
Da Inglese a Italiano: Sognando il marmo. Cultura e commercio del marmo tra Carrara, Gran Bretagna e Impero. (1820-1920 circa); Sandra Berresford General field: Arte/Letteratura Detailed field: Arte, Arti applicate, Pittura
Testo originale - Inglese The Marble Seekers (by Patrick Rogers)
It was in Greece that the 19th century marble bandwagon really got under way. After nearly 1,500 years of disuse, in 1834 the old quarries on Mount Pentelicon were reopened to build a palace for the young King Otho of Bavaria. This was followed in 1861 by the extraction of 7,000 tons of Pentelic for the Academy of Science, then more quarrying for the Polytechnic School, the Central Museum, Parliament Building and so on as Athens was re-built in Neo-classical style. Meanwhile, the Greek Government had sent a block of Rosso Antico to London for the Great Exhibition of 1851 and the marble was used for the Albert Chapel at Windsor Castle, for the University Schools building at Oxford and for Byron's memorial statue in London. By the early 1880s, the main quarries near Cape Tenaro had been opened up and Greece was exporting marble in quantity.
It was a French scientific expedition of 1829 to newly independent Greece which first located Rosso Antico, at Paganea in the Mani. The French also discovered the old Roman Green Porphyry quarry near Stephania in Laconia. Some twenty-five years later, the marble which is known as Green Tinos was discovered, together with ancient quarries, on the island of Tinos in the Cyclades. Initially this was claimed to be the Verde Antico used by the Romans and Byzantines, and marketed as such. Meanwhile, the French were intent on developing their own marble industry and, from 1835, a thriving export trade began to build up, mainly to Belgium where French marbles were used for mantelpieces, furniture and clock cases etc. Several French quarries were rediscovered and reopened, notably in 1844 that for Grand Antique des Pyrénées, the striking black-and-white marble, which was one of those used for Napoleon's mausoleum at Les Invalides in 1861. For the French Second Empire (1851-1871) was a time when much of Paris was rebuilt and decorative marble was very much in vogue. [...]
Traduzione - Italiano Alla Ricerca dei Marmi perduti (di Patrick Rogers)
Fu nella Grecia del XIX secolo che la corsa alla ricerca dei marmi perduti ebbe veramente inizio. Dopo quasi 1500 anni in disuso, nel 1834 le antiche cave del Monte Pentelico furono riaperte e il marmo estratto fu impiegato per costruire il palazzo per il giovane re Ottone di Baviera. In seguito, dato che Atene fu ricostruita in stile neoclassico, nel 1861 furono estratte 7.000 tonnellate di marmo Pentelico per l’Accademia delle Scienze, poi per il Politecnico, il Museo Centrale, il Palazzo del Parlamento, eccetera. Nel frattempo, il governo greco aveva mandato un blocco di Rosso Antico a Londra per la Great Exhibition del 1851 e questo marmo fu utilizzato per la Albert Chapel al Castello di Windsor, per la sede della University Schools di Oxford e per il basamento della statua in memoria di Byron a Londra. Con i primi anni del 1880, furono aperte le principali cave vicino a Capo Tenaro e la Grecia continuò ad esportare marmo in quantità. Nella giovane Grecia indipendente, una spedizione scientifica francese del 1829 localizzò per prima il luogo di provenienza del Rosso Antico a Paganea nella penisola di Mani. I francesi scoprirono anche che l’antico Porfido Verde dei Romani proveniva da Stefania in Laconia. Più o meno venticinque anni dopo, il marmo conosciuto come Verde di Tinos fu scoperto assieme alle antiche cave sull’omonima isola di Tinos nell’arcipelago delle Cicladi.
Inizialmente si credette che questo fosse il cosiddetto Verde Antico usato da Romani e Bizantini, e fu commerciato come tale. Nel frattempo i francesi erano intenti a sviluppare la propria industria del marmo e, dal 1835, cominciarono a esportare con successo questo materiale soprattutto verso il Belgio dove i marmi francesi venivano utilizzati per caminetti, oggetti d’arredamento, casse di orologi eccetera. In quel periodo molte cave francesi furono riscoperte e rimesse in funzione, come ad esempio nel 1844 fu riaperta la cava del Grand Antique des Pyrénées, lo straordinario marmo bianco e nero, che insieme ad altri fu impiegato per il Mausoleo di Napoleone a Les Invalides nel 1861. Durante il Secondo Impero francese (1851 – 1871) buona parte della città di Parigi fu ricostruita e in quel periodo la decorazione marmorea era molto in voga. Ma non solamente in Francia il marmo era di gran moda. [...]
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Esperienza
Anni di esperienza: 19 Registrato in ProZ.com: Jul 2008.
* Italian mother tongue; Anglo-Italian parentage and dual citizenship. Cambridge Certificate of Proficiency in English (2010).
* ESL teacher: language courses in collaboration with ARCA association in Larderello (PI).
* TEFL and TESOL certificates
* Specialising in history, history of art, and the Italian wine and food industry.
* Translator of books including A Short History of San Giovanni Valdarno by Franco Cardini, An Illustrated History of Siena by Giuliano Catoni and Gabriella Piccinni, and An Illustrated History of Venice, and also of a substantial number of articles in specialised wine publications including "I Grandi Vini" and www.acquabuona.com.
* Translator for Volterra Tourist Board, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, and others
* Author of Allucinazioni Quotidiane (collection of short stories), Incanti nella Valle del Diavolo (historical novel), and of a substantial number of articles in specialised wine and food publications including "I Grandi Vini", an Italian monthly magazine, and www.acquabuona.it, a web-based wine and food magazine.
* Winner of two literary prizes.
* Graduate of the University of Siena - Laurea in Contemporary History( UK equivalent: BA in History ) and Masters in Creative Writing.
* Other interests include medieval re-enactment, fencing, and playing the flute in a local orchestra.
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Parole chiave: history, art, architecture, literature, tourism, food and wine, translator, interpreter, traduzioni, storia. See more.history, art, architecture, literature, tourism, food and wine, translator, interpreter, traduzioni, storia, arte, architettura, letteratura, traduttore freelance, interprete. See less.