Jun 9, 2003 04:58
21 yrs ago
5 viewers *
Inglese term
downstage/upstage
Da Inglese a Italiano
Arte/Letteratura
Scenotecnica
Teatro. Descrizione del set di una commedia, in cui si spiega dove sono i mobili, gli ingressi, ecc. Mi chiedo se ci sia nel gergo della scenotecnica una terminologia precisa, in alternativa ad espressioni del tipo "verso la ribalta" o "verso il proscenio".
Proposed translations
(Italiano)
3 +1 | ribalta/proscenio o fondo della scena |
Claudio Nasso
![]() |
4 +1 | in primo piano/in secondo piano |
Giovanna Cerruti
![]() |
4 +1 | Platea/palco |
Adriano Bonetto
![]() |
Proposed translations
+1
18 min
Selected
ribalta/proscenio o fondo della scena
L'unica possibile variante che posso pensare è "fondo della scena" per "upstage"
2 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "Avrei preferito la risposta di una persona pratica di teatro e scenotecnica (cara mammetta, la definizione sull'Hazon me la posso cercare da sola... non era quello che mi serviva :-), ma siamo tutti traduttori!"
+1
29 min
in primo piano/in secondo piano
piu` che
in primo piano
in avanti, anteriormente per downstage e
in secondo piano
in fondo al palcoscenico per upstage
non saprei cosa suggerirti
to upstage v.tr. (fig.) eclissare, oscurare; mettere in secondo piano.
upstage avv. verso il, al fondo del palcoscenico ♦ agg.
1 che è al fondo del palcoscenico
2 (fig.) altezzoso, borioso
downstage agg. e avv. (teatr.) verso la ribalta
Hazon Garzanti
ciao
in primo piano
in avanti, anteriormente per downstage e
in secondo piano
in fondo al palcoscenico per upstage
non saprei cosa suggerirti
to upstage v.tr. (fig.) eclissare, oscurare; mettere in secondo piano.
upstage avv. verso il, al fondo del palcoscenico ♦ agg.
1 che è al fondo del palcoscenico
2 (fig.) altezzoso, borioso
downstage agg. e avv. (teatr.) verso la ribalta
Hazon Garzanti
ciao
+1
34 min
Platea/palco
Questo è quanto ho capito. Ti copio quello che ho trovato:
Robert Weimann ha descritto l'interazione di livelli di rappresentazione sulla scena Elisabettiana come una tensione tra la platea, o funzione performativa, e il locus, o funzione rappresentativa, come eredità della pratica medioevale adattata all'edificio tetrale. La platea era approssimativamente la parte inferiore della larga piattaforma del palcoscenico; qui gli attori potevano interagire con il pubblico e muoversi liberamente dentro e fuori dal ruolo (...) Sulla parte superiore della scena , o locus, l'impersonificazione prendeva il sopravvento sull'interpretazione, prevaleva un maggiore decoro e la doppiezza di attore e ruolo era meno enfatizzata. Questa era il 'luogo' narrativo o storico e conservava tracce della santità o alta serietà delle rappresentazioni bibliche o dei 'mistery plays' medioevali da cui derivava. La potenzialità sovversiva della scena è collegata a questa distinzione: i re possono non essere migliori dei cenciosi attori che li portano in scena. Indisciplinata e carnevalesca, l'irrispettosa platea sgonfia e critica l'ideologia ufficiale. La rappresentazione del palcoscenico elisabettiano, che precede Weimann , osserva una distinzione tra 'downstage' e 'upstage' sfrutta in parte il potenziale antiautoritario: l'indegna clownerie del vescovo di Ely e dell'arcivescovo di Canterbury nell'esporre la legge salica ha luogo 'downstage' così come l'offensivo dono delle palle da tennis al re, mentre la parte superiore è riservata al trono ed è trattata con maggiore dignità e una più completa identificazione dell'attore con il ruolo storico. Ancor più Olivier segna la differenza tra locus e platea nella relazione che intercorre tra la sala Elisabettiana intesa come un intero e lo spazio cinematografico più realistico e storico che la sostituisce."
certainly been reinforced'
spatially by Hamlet's frequenting of the downstage platea closest to ...
Robert Weimann ha descritto l'interazione di livelli di rappresentazione sulla scena Elisabettiana come una tensione tra la platea, o funzione performativa, e il locus, o funzione rappresentativa, come eredità della pratica medioevale adattata all'edificio tetrale. La platea era approssimativamente la parte inferiore della larga piattaforma del palcoscenico; qui gli attori potevano interagire con il pubblico e muoversi liberamente dentro e fuori dal ruolo (...) Sulla parte superiore della scena , o locus, l'impersonificazione prendeva il sopravvento sull'interpretazione, prevaleva un maggiore decoro e la doppiezza di attore e ruolo era meno enfatizzata. Questa era il 'luogo' narrativo o storico e conservava tracce della santità o alta serietà delle rappresentazioni bibliche o dei 'mistery plays' medioevali da cui derivava. La potenzialità sovversiva della scena è collegata a questa distinzione: i re possono non essere migliori dei cenciosi attori che li portano in scena. Indisciplinata e carnevalesca, l'irrispettosa platea sgonfia e critica l'ideologia ufficiale. La rappresentazione del palcoscenico elisabettiano, che precede Weimann , osserva una distinzione tra 'downstage' e 'upstage' sfrutta in parte il potenziale antiautoritario: l'indegna clownerie del vescovo di Ely e dell'arcivescovo di Canterbury nell'esporre la legge salica ha luogo 'downstage' così come l'offensivo dono delle palle da tennis al re, mentre la parte superiore è riservata al trono ed è trattata con maggiore dignità e una più completa identificazione dell'attore con il ruolo storico. Ancor più Olivier segna la differenza tra locus e platea nella relazione che intercorre tra la sala Elisabettiana intesa come un intero e lo spazio cinematografico più realistico e storico che la sostituisce."
certainly been reinforced'
spatially by Hamlet's frequenting of the downstage platea closest to ...
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