This site uses cookies.
Some of these cookies are essential to the operation of the site,
while others help to improve your experience by providing insights into how the site is being used.
For more information, please see the ProZ.com privacy policy.
This person has a SecurePRO™ card. Because this person is not a ProZ.com Plus subscriber, to view his or her SecurePRO™ card you must be a ProZ.com Business member or Plus subscriber.
Affiliazioni
This person is not affiliated with any business or Blue Board record at ProZ.com.
Da Inglese a Italiano - Tariffa standard: 0.08 USD a parola / 13 USD all'ora Da Spagnolo a Italiano - Tariffa standard: 0.08 USD a parola / 13 USD all'ora Spagnolo - Tariffa standard: 0.08 USD a parola / 13 USD all'ora Inglese - Tariffa standard: 0.08 USD a parola / 13 USD all'ora
Punti PRO: 12, Risposte a domande: 5, Domande inviate: 14
Voci nella Blue Board create da questo utente
3 Commenti
Access to Blue Board comments is restricted for non-members. Click the outsourcer name to view the Blue Board record and see options for gaining access to this information.
Da Inglese a Italiano: PC Manual General field: Altro Detailed field: Computer (generale)
Testo originale - Inglese Removing the Processors and Heat Sink
Follow the procedures in Before Working Inside Your Computer.
Remove the front bezel.
Remove the cover.
Remove the cooling shroud.
Remove the optical drive.
Remove the hard drive carrier.
Remove the hard-drive assembly.
Remove the SAS Backplane.
Remove the power supply.
Remove the control panel.
Remove the system fans.
Remove the removable fan bracket.
Remove the expansion card cages.
Remove the power distribution unit.
Remove the center riser board.
Remove the CMOS battery.
Remove the video card.
Remove the SAS controller card.
Remove the remote access host card.
Remove the front chassis assembly.
Loosen the retaining screws on the heat sink.
Gently lift the heat sink off the processor and remove it from the computer.
Position your thumb firmly over the processor socket-release lever. Release the lever from the locked position by pushing down and pulling out from under the tab.
Rotate the lever 90 degrees upward until the processor is released from the socket. Rotate the processor shield upward and remove it.
Carefully lift the processor out of the socket.
Traduzione - Italiano Rimozione dei processori e del dissipatore di calore
Seguire le procedure descritte in Prima di effettuare interventi sui componenti interni del computer.
Rimuovere il frontalino anteriore.
Rimuovere il coperchio.
Rimuovere il convogliatore di raffreddamento.
Rimuovere l'unità ottica.
Rimuovere il frontalino del disco rigido.
Rimuovere il gruppo del disco rigido.
Rimuovere il backplane SAS.
Rimuovere l'alimentatore.
Rimuovere il pannello di controllo.
Rimuovere le ventole di sistema.
Rimuovere il supporto rimovibile della ventola.
Rimuovere le gabbie della scheda di espansione.
Rimuovere l'unità di distribuzione.
Rimuovere la scheda di montaggio centrale.
Rimuovere la batteria CMOS.
Rimuovere la scheda video.
Rimuovere la scheda controller SAS.
Rimuovere la scheda host ad accesso remoto.
Rimuovere il gruppo del telaio anteriore.
Allentare le viti di fissaggio presenti sul dissipatore di calore.
Sollevare delicatamente il dissipatore di calore allontanandolo dal processore e rimuoverlo dal computer.
Posizionare le dita con decisione sulla leva di sblocco dello zoccolo del processore. Liberare la leva dalla posizione di blocco premendo verso il basso e spingendo verso l'esterno da sotto la linguetta.
Ruotare la leva verso l'alto di 90 gradi fino a quando il processore non è liberato dallo zoccolo. Ruotare la protezione del processore verso l'alto e rimuoverla.
Sollevare il processore ed estrarlo dallo zoccolo con attenzione.
Da Spagnolo a Italiano: Feria de Abril de Sevilla General field: Altro Detailed field: Viaggi e Turismo
Testo originale - Spagnolo REPORTAJE
Feria de Abril de Sevilla
La Gran Fiesta de la Ciudad
La feria de Abril de Sevilla es su fiesta más universal y una de las máximas expresiones del ser sevillano. Nada presagiaba hace siglo y medio a sus fundadores, el catalán Bonaplata y el basco Ybarra, que lo que surgió como una fería agropecuaria se convertiría en la fiesta más emblemática de la ciudad.
Durante ocho días, la vida de la ciudad se transforma y toda la actividad se concentra en una ciudad efímera, el Real de la Fería que se ubica en el barrio de Los Remedios. Como si de un trazado urbano se tratara, las casetas de lona se disponen dando lugar a calles engalanadas con farolillos que ostentan nombres tan toreros como Juan Belmonte, Joselito el Gallo, Gitanillo de Triana, Espartero o Antonio Bienvenida...
En esta feria abrileña el cante y el baile son los protagonistas de la fiesta. Las mujeres ataviadas con los vistosos trajes de flamenca se marcan pasos de sevillanas en los tablaos de las casetas. Por su parte, muchos sevillanos y también amazonas se visten de corto para montar a caballo en el tradicional paseo ecuestre que se celebra durante el día. Hermosos enganches, cocheros vestidos a la antigua usanza y caballos que exhiben colorido madroños ponen la nota de color de la jornada.
En las casetas se degustan tapas de la tierra como son el jamón, queso, tortilla de patatas, pescaíto frito y guisos más consistentes. Por supuesto, todo ello regado con los mejores finos, manzanillas y otros vinos de nuestros viñedos.
Momentáneamente, podemos abandonar el Real para disfrutar de una buena corrida de toros en la Real Maestranza de Caballería de Sevilla. Incluso andando, siguiendo el río llegamos al paseo de Colón donde se encuentra uno de los cosos más bellos de España donde domina el blanco encalado, el color albero y el rojo sangre. Esta plaza goza de un profundo respeto por parte de los matadores, ya que es considerada como uno de los templos del toreo.
También, la tarde es para los niños. En un espacio anexo al Real de la Fería, se encuentra la Calle del Infierno, todo un paraíso para los más pequeños. En este recinto los niños pueden disfrutar a lo grande de las numerosas atracciones mecánicas, tómbolas y otras diversiones de feria. Con un sonido estridente de bocinas, música y timbres, la Calle del Infierno es perfecta para pasar una tarde de lo más divertida.
Cuando llega la noche, el Real se llena de luces y la Feria pasa a su último "tempo". Después de la cena, las casetas acogen muchas horas de diversión con orquestas, grupos rocieros, o corrillos espontáneos que se resisten a que la animación decaiga. Tras toda la noce de cante y baile, los más rezagados tienen la opción de tomarse el tradicional chocolate con churros o las delicias de las famosas buñoleras.
Traduzione - Italiano REPORTAGE
Siviglia: Feria de Abril
La grande festa della città
La Feria de Abril di Siviglia è la celebrazione più conosciuta della città e una delle massime espressioni dell’essenza dei suoi abitanti.
Un secolo e mezzo fa nulla faceva presagire ai suoi fondatori, il catalano Bonaplata e il basco Ybarra, che quella che nacque come una fiera agricola e del bestiame sarebbe in seguito diventata la celebrazione più emblematica della città.
Per otto giorni la vita della città si trasforma e tutte le attività si concentrano all’interno di una sorta di città effimera, il Real de la Feria, situato nel quartiere Los Remedios. Come se si trattasse di un tracciato urbano, la disposizione delle casetas (le casette che costituiscono la fiera) di tela grezza di canapa dà vita a delle vere e proprie vie, adornate di luci ed evocanti nomi di famosi toreri, quali Joselito el Gallo, Gitanillo de Triana, Espartero, Antonio Bienvenida…
I protagonisti di questa festa d’aprile sono il canto e il ballo. Le donne, impeccabili negli sfarzosi abiti da flamenco ballano le sevillanas (danze tradizionali di Siviglia) sui tablaos, ovvero sui palcoscenici tipici per le esibizioni di flamenco. Molti uomini, ma anche alcune amazzoni, sfoggiano invece la tradizionale tenuta da cavallerizzo, per poter salire in sella e prendere parte alla rituale passeggiata equestre che ha luogo durante il giorno. Bellissime imbracature, cocchieri vestiti secondo l’antica usanza e cavalli che esibiscono variopinti pon pon aggiungono un tocco di colore alla giornata.
Nelle casetas si degustano tapas (stuzzichini tipici della cucina spagnola) del territorio, come prosciutto, formaggio, tortilla di patate e frittura di pesce, oltre a pietanze più elaborate. Il tutto annaffiato, ovviamente, dai migliori vini locali, fino e manzanilla sopra tutti.
Allontaniamoci un attimo dal Real per godere di una bella corrida nella Real Maestranza de Caballería de Sevilla, raggiungibile anche a piedi. Seguendo il fiume si arriva al Paseo de Colón, dove sorge la plaza de toros della città, considerata una delle più belle. I suoi colori dominanti sono il bianco della muratura, il marrone della terra battuta dell’arena e il rosso sangue. La plaza gode di un profondo rispetto tra i toreri, in quanto è considerata uno dei templi della tauromachia.
Il pomeriggio è dedicato ai bambini. In uno spazio annesso al Real de la Feria si trova la Calle del Infierno, un paradiso per i più piccoli. Qui, infatti, i bambini possono godere di numerose giostre meccaniche, tombole e altri diversivi da fiera. Con un turbinio di trombette, musiche e campanelli, la Calle del Infierno è perfetta per trascorrere un dopo pranzo dei più divertenti.
Quando cala la sera, il Real si riempie di luci e la Feria entra nel suo ultimo atto. Dopo cena le casetas si preparano ad accogliere una lunga notte di divertimento con orchestre, gruppi di suonatori di sevillanas o raggruppamenti spontanei di persone decise a far proseguire la festa il più possibile. Per terminare questa notte di canti e balli, gli ultimi a cedere alla stanchezza possono scegliere tra la tradizionale cioccolata con churros (frittelle locali dalla tipica forma allungata) o le delizie delle rinomate bancarelle delle frittelle.
Da Inglese a Italiano: GETTING THERE AND AWAY General field: Altro Detailed field: Viaggi e Turismo
Testo originale - Inglese GETTING THERE AND AWAY
By river Although flying to Timbuktu is quick and practical, it is also slightly sacrilegious. After all, this place has become synonymous with isolation and inaccessibility and it seems only right to spend days of slow and uncomfortable travel getting there.
Getting to Timbuktu by river, therefore, is the romantic – if not always the sensible – option.
Timbuktu itself is a few kilometres from the River Niger. For the big boats the main COMANAV office (Ø 2192 12 06) is in Kabara. You must go there or to the boat when it’s in port to buy your tickets. A smaller office is in Korioumé – some 19km from Timbuktu and a CFA500 taxi ride along a paved road. This is where boats are diverted to when the water level is low and the channel to Kabara is not navigable, normally between September and December. However, after 13 years of absence, most COMANAV boats once again dock at Kabara (see Kabara, page 249).
Here you can buy tickets to go upstream towards Koulikoro (leaving on certain Sundays and Wednesdays) or downstream to Gao (leaving on certain Saturdays).
(See Chapter 2, Getting there and away for more information and fares.)
For travel by pinasse and pirogue, see Getting there and away, page 174; a variety of pinasses and pirogues service the river and the cost increases or decreases with the level of comfort. Private tourist pinasses are pricey but a good investment if you want control over your trip or have enough people to share the cost. Pinasses to Gao sail all year, but much less frequently than upstream to Mopti. On the other hand, it is a lot easier to arrange a boat in Mopti – where you can deal directly with the owners at the harbour – than it would be in Timbuktu. There appears to be a regular pinasse on Friday afternoons from Korioumé, so people can get to the Sunday market in the village of Tonka but to negotiate for a river trip directly, you would have to go to Korioumé or Kabara first. The cost of a ticket to Mopti should be around CFA25,000 including food, though this can probably be negotiated down.
The alternative – dealing with boat owners through an intermediary – may prove disappointing: though many guides in Timbuktu are wonderful people, there are also a number of unreliable characters who may well let you down.
Several forms of swindle to be on the alert for include: paying for a private pinasse, only to find you are travelling on a heavily laden public pinasse; paying for the Friday boat to Mopti but once you reach Tonka, finding it’s not continuing; and being told food is included but then finding out it’s not. Of course, by now your middleman is nowhere to be seen.
Traduzione - Italiano COME ARRIVARE E SPOSTARSI
Via fiume Nonostante volare a Timbuktu sia rapido e pratico, può essere considerato quasi sacrilego. Dopo tutto, questo luogo è diventato sinonimo di isolamento e inaccessibilità, e viaggiare per giorni in modo lento e scomodo per arrivarci sembra quasi doveroso.
Raggiungere Timbuktu via fiume diventa una scelta romantica, anche se non sempre quella più sensata.
La città dista pochi chilometri dal fiume Niger. Per i traghetti di grandi dimensioni, l’ufficio principale
dell’azienda COMANAV (Ø 2192 12 06) si trova a Kabara. Potete acquistare i biglietti lì o sulla nave quando è in porto. Un ufficio più piccolo è situato a Korioumé, a circa 19 km da Timbuktu più una corsa in taxi di 500 CFA su strada asfaltata. A Korioumé è dove le barche vengono deviate quando il livello dell’acqua è basso e il canale che porta a Kabara non è navigabile, normalmente tra settembre e dicembre. Tuttavia, dopo 13 anni di
assenza, oggi la maggior parte delle imbarcazioni COMANAV attraccano nuovamente a Kabara (vedi Kabara a p. 249).
Qui potete acquistare i biglietti per risalire il fiume verso Koulikoro (partenza solo alcuni mercoledì e domeniche) o scendere verso Gao (partenza solo alcuni sabati).
(Per maggiori informazioni e tariffe, vedi Capitolo 2, Come arrivare e spostarsi.)
Per viaggiare in pinasse e piroga, vedi Come arrivare e spostarsi a p. 174; molte
pinasse e piroghe differenti servono il fiume e il costo varia a seconda dei comfort. Le pinasse private per turisti sono costose, ma rappresentano un buon investimento se desiderate viaggiare in autonomia o se avete abbastanza persone con cui dividere i costi. Le pinasse per Gao navigano tutto l’anno, ma con una frequenza minore rispetto a quelle che risalgono verso Mopti. D’altra parte, è molto
più facile organizzarsi con un’imbarcazione a Mopti, dove è possibile trattare direttamente con i proprietari nel porto, rispetto a quello che succede a Timbuktu. Tutti i venerdì pomeriggio parte una pinasse da Korioumé, per consentire ai locali di raggiungere il mercato domenicale del villaggio di Tonka, ma per negoziare una gita sul fiume senza intermediari, è possibile che dobbiate recarvi prima a Korioumé o Kabara. Un biglietto per Mopti dovrebbe costare all’incirca
CFA 25.000, cibo incluso; prezzo che può essere ribassato trattando. L’alternativa, cioè la contrattazione con il proprietario dell’imbarcazione attraverso un intermediario,
può rivelarsi deludente: sebbene molte guide a Timbuktu siano persone meravigliose, ci sono anche personaggi inaffidabili che possono facilmente ingannarvi.
Le molte “truffe” a cui dovete fare attenzione includono: pagamento di una pinasse privata, salvo poi rendersi conto che si sta viaggiando su una pinasse pubblica estremamente carica; pagamento dell’imbarcazione
del venerdì per Mopti che, una volta raggiunta Tonka, non prosegue il viaggio; sentirsi dire che il
cibo è incluso, salvo poi scoprire che non è così. Ovviamente, a quel punto il vostro intermediario sarà introvabile.
Da Inglese a Italiano: The Shushing of the Symphony General field: Altro Detailed field: Musica
Testo originale - Inglese The Shushing of the Symphony
COLIN DAVIS and the London Symphony Orchestra will bring a ruckus to Avery Fisher Hall next Sunday, when they present the first of three programs, a concert version of Benjamin Britten's 1945 opera ''Peter Grimes.''
As opera lovers know, there are moments of exquisite poignancy, lyricism and mystery in this tale of an ambiguous lout of a fisherman accused of murdering his apprentice. But there are also clamorous outbursts deploying not only a large chorus of excitable townsfolk but also the full resources of a 20th-century orchestra, greatly expanded in technological prowess over its already potent Wagnerian predecessor. In short, the listening experience can be -- should be -- loud.
For the performers the experience is even louder. As always, music is in the ear of the beholder, and for those who behold it most closely, those who make it, it can prove a form of mild torture.
The potentially harmful impact of sheer decibels, many times amplified, on the ears of rock musicians and audiences has received wide attention over recent decades. The problem in the more genteel precincts of the symphony orchestra is less apparent to those outside the profession.
But it has bubbled to the surface recently with press accounts of a new regulation imposed by the European Union that reduces the allowable sound exposure in the European orchestral workplace from the present 90 decibels to 85. The problem is, a symphony orchestra playing full-out can easily reach 96 to 98 decibels, and certain brass and percussion instruments have registered 130 to 140 at close range.
The directive -- issued last February and intended to protect all workers, orchestral musicians included -- specifies a daily ''upper exposure action value'' of 85 decibels, amid a welter of other provisions. It acknowledges ''the particular characteristics of the music and entertainment sectors.'' It allows discretion to member states to use averaging, specifying a weekly exposure limit of 87 decibels, and to allow a transition period for implementation.
Traduzione - Italiano Il silenziatore della sinfonia
COLIN DAVIS e la London Symphony Orchestra porteranno scompiglio all’Avery Fisher Hall domenica prossima, quando presenteranno il primo di tre programmi, una versione concertistica dell’opera del 1945 di Benjamin Britten “Peter Grimes”.
Come gli amanti dell’opera sanno, ci sono momenti intensi di commozione, lirismo e mistero nella storia di questo ambiguo e brusco pescatore accusato dell’assassinio del suo apprendista. Ma ci sono anche momenti concitati, in cui trovano utilizzo non solo un grande coro di paesani eccitabili ma anche tutte le risorse di un’orchestra del XX secolo. Un’orchestra che ha accresciuto di molto le sue abilità “tecnologiche” rispetto all’antesignana e già potente ensemble wagneriana. Riassumendo, l’esperienza uditiva può risultare, anzi dovrebbe risultare, rumorosa.
Per gli interpreti lo è ancora di più. Come sempre, la musica sta nell’orecchio di chi la ascolta e per coloro che la ascoltano più da vicino, quelli che la riproducono, può diventare una dolce tortura.
L’impatto potenzialmente dannoso di un livello sonoro elevato, spesso amplificato, per l’udito dei musicisti rock e del loro pubblico, ha ricevuto grande attenzione negli ultimi decenni. La problematica nell’ambito più raffinato dell’orchestra sinfonica è meno evidente a persone estranee alla professione.
Tuttavia, la questione è venuta recentemente alla ribalta grazie ad alcuni articoli di giornale dedicati a una nuova norma imposta dall’Unione Europea, che riduce l’esposizione sonora consentita sui luoghi di lavoro delle orchestre da 90 decibel a 85. Il problema è che un’orchestra sinfonica al suo massimo può raggiungere facilmente i 96-98 decibel, e alcuni ottoni e strumenti a percussione hanno registrato 130-140 decibel a una distanza ravvicinata.
La direttiva (emanata lo scorso febbraio e volta alla tutela di tutti i lavoratori, orchestrali inclusi) specifica, tra un miscuglio di altri provvedimenti, un valore limite di esposizione giornaliero di 85 decibel. Riconosce, tuttavia, le particolari caratteristiche dei settori della musica e dell’intrattenimento. Specificando un limite di esposizione settimanale di 87 decibel, consente agli stati membri una certa libertà, oltre a prevedere un periodo di transizione per l’implementazione.
More
Less
Titoli di studio per la traduzione
Bachelor's degree - Ca' Foscari University Venice
Esperienza
Anni di esperienza: 14 Registrato in ProZ.com: Jul 2010.
Spagnolo (DELE Level C2, verified) Inglese (TOEFL Level C1, verified) Da Inglese a Italiano (University of Venice - Facoltà di lingue e letter) Da Spagnolo a Italiano (University of Venice - Facoltà di lingue e letter) Spagnolo (University of Venice - Facoltà di lingue e letter, verified)
Inglese (University of Venice - Facoltà di lingue e letter, verified)
More
Less
Associazioni
N/A
Software
Adobe Acrobat, memoQ, Microsoft Excel, Microsoft Word, Trados Studio
I am a professional freelance translator specializing in IT materials and contents for tourism promotion.
I have been working in this field since 2010.
I graduated in English and Spanish at Ca' Foscari University in Venice.
I lived one year in Seville before moving to China, where I've been living for more than 6 years.
In Beijing I worked during 1 year and a half as in-house translator for a large translation agency.
In October 2011 I relocated to a different city, Qingdao, where I started to work as a freelancer.
Questo membro ha acquisito punti KudoZ aiutando altri colleghi nella traduzione di termini di livello PRO. Cliccare sui punteggi per visualizzare le proposte di traduzione suggerite.