Mi occupo di traduzione tecnica a livello professionale da oltre 5 anni e in tutto questo tempo non pochi dei miei colleghi mi hanno posto la fatidica domanda: “Ma come fai a lavorare in questo settore con un Mac?” ben conoscendo la mia predilezione verso i prodotti della mela morsicata e l’uso che ne faccio anche nella mia vita professionale.
A un occhio meno “tecnico” sembrerebbe impossibile coniugare l’ambiente Mac con l’utilizzo, oramai imprescindibile, di diverse tipologie di strumenti di traduzione assistita compatibili quasi esclusivamente con l’ambiente Windows (vedi il celeberrimo Trados), ragione principale per cui tantissimi traduttori rimangono ancorati al sistema operativo di Microsoft invece di esplorare nuove e ben più soddisfacenti soluzioni.
Senza voler in questa sede perdermi in considerazioni sul motivo per cui alcune software house escludono a priori la possibilità di espandere la compatibilità dei propri prodotti ad altri sistemi operativi, credo che sia importante sottolineare come le maniere per far coesistere due piattaforme informatiche dall’animo quasi opposto siano invece moltissime e adatte tutte le esigenze e a tutte le tasche.
I processori Intel, installati in ogni macchina Mac a partire dal 2006 (prima di quell’anno infatti Apple dotava le proprie creazioni di processori PowerPC incompatibili con Windows) rendono infatti possibile senza alcun problema l’installazione e il funzionamento di un sistema operativo Windows su una macchina Mac.
Vediamo ora più nel dettaglio com’è possibile per un traduttore che non può rinunciare al sistema della casa di Redmond, scegliere comunque il computer Mac che meglio si adatta alle proprie esigenze e sfruttarne appieno gli innegabili vantaggi, la praticità e l’intuitività.
Innanzitutto è indispensabile capire come si desidera utilizzare il proprio ambiente di lavoro, ovvero se si preferisce utilizzare contemporaneamente sia il sistema operativo Mac che Windows oppure se si vuole escludere uno dei due sistemi, avviando e avendo a disposizione per tutta la sessione un unico ambiente di lavoro.
Mac OS infatti offre preinstallato ai propri utenti il programma Assistente Boot Camp, un tool che guida l’utente nel partizionamento del disco e nella successiva installazione di un qualsiasi sistema operativo Windows. L’utente deve ovviamente disporre dell’immagine ISO o del DVD/CD del sistema operativo che intende installare. Grazie al programma, sul proprio disco rigido verranno create due “sezioni” o partizioni contenenti i diversi sistemi operativi e all’avvio del Mac verrà richiesto quale dei due si desidera lanciare. Una volta effettuata la scelta si dovrà perciò lavorare o su Windows o su Mac, senza che sia possibile disporre dell’altro sistema fino a un nuovo riavvio.
Per chi invece preferisce riservare a Windows un ruolo di “pura superfice di lavoro” senza rinunciare alle caratteristiche dell’ambiente Mac, sono disponibili le cosiddette macchine virtuali in grado di “ricreare un PC” all’interno del proprio computer Apple.
I programmi più diffusi che supportano chi decide di intraprendere questa strada sono essenzialmente tre: VMWare Fusion e Parallels Desktop, a pagamento e l’ottima alternativa di Oracle, VirtualBOX scaricabile gratuitamente dal sito Web dedicato e disponibile sia per Mac che per Windows e sistemi Linux.
Una volta installato il programma scelto sarà sufficiente avviarlo per venire guidati passo dopo passo nella creazione di una macchina virtuale che ospiterà il sistema Windows preferito dall’utente, installabile sempre sia tramite immagine ISO che DVD/CD.
Con un po’ di pazienza, il programma che avete scelto vi renderà disponibile un sistema operativo Windows che potrete usare contemporaneamente al vostro sistema Mac. Se la quantità di spazio libero disponibile e la dimensione della RAM installata lo consentono, sarà possibile creare anche più installazioni di Windows (ad esempio potrete utilizzare Windows XP e Windows 7 o 8 sullo stesso Mac).
Una volta completato il processo di set up del sistema operativo, potrete procedere all’installazione dei Cat tool che preferite, del pacchetto Office, di Acrobat Reader e tutti di programmi indispensabili, senza alcuna differenza rispetto a come vi comportereste con un pc. La macchina virtuale inoltre condivide la connessione Internet del Mac che la ospita, quindi non sarà un problema lavorare, scaricare app e programmi direttamente su Windows o lavorare con TM remote! Senza dimenticare la possibilità di condividere le porte USB e le cartelle desiderate che si trovano all’interno del Mac. Potete perciò decidere di salvare i vostri lavori e documenti sul vostro computer Apple e collegare la cartella dedicata a Windows per averli sempre disponibili in qualsiasi ambiente vi troviate.
Chi utilizza il sistema operativo Lion o Mountain Lion su Mac, può inoltre contare sulla pratica opzione delle Scrivanie, attivabile tramite Mission Control, che rende possibile la visualizzazione di più desktop e l’esecuzione di più programmi a schermo intero, ognuno visualizzato nel relativo spazio dedicato. Windows può essere quindi eseguito a pieno schermo e sarà perciò possibile passare magari alla vostra applicazione Apple Mail, a Safari o a un programma di impaginazione professionale in un semplice tocco del trackpad o del mouse, sfogliando le pagine come fareste con un libro, senza però mai chiudere Windows e lasciando tranquillamente aperti i file su cui state lavorando.
I vantaggi di questo tipo di approccio? Senza dubbio stabilità e sicurezza: lavorare con Mac garantisce prestazioni fluide in un sistema praticamente immune da virus, meno soggetto a blocchi e a errori, mentre Windows, su cui verranno installati solamente i programmi strettamente necessari risulterà, più snello, pulito e reattivo. La compatibilità smette di essere quindi un problema (la maggior parte dei miei clienti non ha idea che io non abbia nemmeno un Pc per casa…) e il prezzo dei prodotti Mac, sensibilmente più elevato rispetto a quello di un Pc, viene ripagato dai vantaggi già elencati in precedenza e da un’innegabile affidabilità e durata.
Dopo quasi 4 anni di utilizzo professionale ininterrotto di un computer Mac con più di una macchina virtuale, mi posso reputare pienamente soddisfatta di questo tipo di installazione che, pur apparentemente più complessa inizialmente, è in grado nel tempo di farvi apprezzare i notevoli benefici che apporta alla gestione del vostro lavoro.