Pages in topic: [1 2] > | Importante: Nuovo regime fiscale per chi ha fatturato meno di 30.000 euro nel 2007 Thread poster: Francesca Pesce
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Ho pensato fosse utile per chi non lo sapesse e/o non avesse un/a commercialista comunicativo/a, avvertire che con la Legge Finanziaria appena approvata è stato introdotto un nuovo regime fiscale (Regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi – Articolo 1, commi da 96 a 117, della legge finanziaria per il 2008), detto "regime dei minimi", tra gli altri per i/le profe... See more Ho pensato fosse utile per chi non lo sapesse e/o non avesse un/a commercialista comunicativo/a, avvertire che con la Legge Finanziaria appena approvata è stato introdotto un nuovo regime fiscale (Regime fiscale semplificato per i contribuenti minimi – Articolo 1, commi da 96 a 117, della legge finanziaria per il 2008), detto "regime dei minimi", tra gli altri per i/le professionisti/e che nel 2007 hanno fatturato meno di 30.000 euro. Peraltro, si tratta di un regime obbligatorio, automatico, che subentra a meno che non si scelga espressamente il contrario ("opt out"). E la scelta va fatta in tempi brevissimi, motivo per cui l'Agenzia delle Entrate ha già emanato una circolare in materia, visto che il provvedimento entra in vigore dal 1° gennaio 2008. Non ho approfondito la faccenda, perché io non ci rientro, però ci sono numerosi vincoli e condizioni, ma anche parecchi vantaggi fiscali. Mi sembra di capire da quanto ho letto che comunque è difficile adottarlo senza l'ausilio di un/a commercialista. Il link per leggere la circolare relativa a questa introduzione, sul sito dell'Agenzia delle Entrate è http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb97f84fde5de50/circ_73e_21_12_2007.pdf Sul sito del Sole 24 ore - www.ilsole24ore.com - troverete alcuni articoli in materia (io ho cercato inserendo "regime dei minimi"), però sono quasi tutti a pagamento. Uno di quelli "liberi" lo trovate al link riportato sotto (chilometrico): http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/12/nuovo-regime-dei-minimi.shtml?uuid=9f4fb4be-b140-11dc-9808-00000e25108c&DocRulesView=Libero Buon approfondimento, buono studio e auguri per chi pagherà meno tasse nel 2008! Francesca ▲ Collapse | | | Naturalmente, solo ora mi accorgo che sono giorni che ne parlate... | Dec 27, 2007 |
Scusatemi, quindi, per il forum in eccesso. Comunque, ora che ho letto il precedente sul "forfettone", ho deciso di non eliminare questo, così almeno trovate dei link alle informazioni dirette. Scusate ancora | | | Grazie Francesca | Dec 27, 2007 |
I link mi sono molto utili, fatto molto bene a non cancellarlo Mi hai dato un grosso input, davvero, stavo cercando infatti maggiori informazioni. Incrocio le dita, grazie di nuovo e buon 2008! | | | Dana Rinaldi Italy Local time: 07:47 Member Italian to English + ...
Grazie Francesca anche da parte mia. Ci vorrà un pò per capire il tutto. Buon anno Dana | |
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Il regime in oggetto, non è obbligatorio | Jan 2, 2008 |
Francesca Pesce wrote: Peraltro, si tratta di un regime obbligatorio, automatico, che subentra a meno che non si scelga espressamente il contrario ("opt out"). E la scelta va fatta in tempi brevissimi, motivo per cui l'Agenzia delle Entrate ha già emanato una circolare in materia, visto che il provvedimento entra in vigore dal 1° gennaio 2008. Francesca Il regime in oggetto, non è obbligatorio. Cosa farebbe un/a collega se, per caso, le capitasse un lavoro affidato dall'estero, avendo prima optato per il regime semplificato? Ne perderebbe la facoltà. E' un regime, secondo me, addatto per le altre categorie di professionisti, artigiani, falegnami, con la clientela locale, di zona. Informarsi meglio sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Già con semplice consultazione veloce, si capisce tutto. http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb97f84fde5de50/circ_73e_21_12_2007.pdf Dragomir | | | Lavori dall'estero | Jan 3, 2008 |
Scusa, da che lo deduci? Forse da questa prescrizione? "Per avvalersi del regime in esame è, altresì, necessario rispettare ulteriori condizioni. In particolare, nell’anno solare precedente il contribuente: non deve aver effettuato cessioni all’esportazione, ovvero, come sarà specificato nel decreto, operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione, servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali, operazioni con lo Stato della Città del Vaticano o con la Repubblica di San Marino, trattati ed accordi internazionali (cfr. articoli 8, 8-bis, 9, 71 e 72 del DPR n. 633 del 1972)" Pensi che le traduzioni possano essere annoverate tra i "servizi internazionali" che determinano l'esclusione? Certo, bisognerebbe vedere il decreto, però penso che i "servizi internazionali" esclusi siano di altra natura (cioè quelli non fini in se stessi ma parte di una catena riconducibile ad attività imprenditoriale di più larga scala - vedi anche gli esempi di esclusioni nel prosieguo del testo). Certo, l'attuale formulazione è ambigua. Elisa | | | Altro materiale | Jan 3, 2008 |
Innanzitutto buon anno a tutte/i!!!!!! Dragomir, probabilmente mi sono espressa male: non è obbligatorio questo regime; nessun@ è costrett@ ad accettarlo, però chi non lo vuole ma possiede i parametri per rientrarci deve specificare di non volerlo, altrimenti si applica automaticamente. Vi indico un altro link, a un comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate, che è più schematico della Circolare completa, ma mi sembra anche piuttosto chiara. ... See more Innanzitutto buon anno a tutte/i!!!!!! Dragomir, probabilmente mi sono espressa male: non è obbligatorio questo regime; nessun@ è costrett@ ad accettarlo, però chi non lo vuole ma possiede i parametri per rientrarci deve specificare di non volerlo, altrimenti si applica automaticamente. Vi indico un altro link, a un comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate, che è più schematico della Circolare completa, ma mi sembra anche piuttosto chiara. Eccolo: http://www.agenziaentrate.gov.it/ilwwcm/resources/file/eb98ad40be366be/cs_regime_agevolato_minimi_221207.pdf un abbraccio e buon inizio! ▲ Collapse | | | Grazie davvero, Francesca! | Jan 3, 2008 |
Con l'ausilio delle preziose informazioni da te fornite e consultando i vari link da te citati ho potuto affrontare il discorso con la mia commercialista già preparata... e infatti l'ho tartassata ben bene di domande! Per chi non supera il reddito di 30.000 euro annui il nuovo regime sembra davvero conveniente, se non altro per la non soggezione agli studi di settore. Ad esempio, fino a ora la mia commercialista non mi aveva mai fatto scaricare diverse spese (quali la quota delle bollette... See more Con l'ausilio delle preziose informazioni da te fornite e consultando i vari link da te citati ho potuto affrontare il discorso con la mia commercialista già preparata... e infatti l'ho tartassata ben bene di domande! Per chi non supera il reddito di 30.000 euro annui il nuovo regime sembra davvero conveniente, se non altro per la non soggezione agli studi di settore. Ad esempio, fino a ora la mia commercialista non mi aveva mai fatto scaricare diverse spese (quali la quota delle bollette di luce, gas, ecc. detraibile in virtù dell'uso promiscuo dell'abitazione) nel timore che il bilancio entrate-uscite mi rendesse incongrua ai fini dello studio di settore. Eliminata la necessità di "calibrare" tali costi-ricavi, si deduce che la detrazione di simili spese sia adesso maggiormente fattibile senza timore di eventuali incongruità. Questo regime dovrebbe risultare poco conveniente soltanto per i soggetti, quali gli agenti di commercio, ecc., che hanno molta IVA da scaricare. Ciao. B. ▲ Collapse | |
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diverse spese nei confronti dello studio di settore | Jan 3, 2008 |
Barbara M wrote: Ad esempio, fino a ora la mia commercialista non mi aveva mai fatto scaricare diverse spese (quali la quota delle bollette di luce, gas, ecc. detraibile in virtù dell'uso promiscuo dell'abitazione) nel timore che il bilancio entrate-uscite mi rendesse incongrua ai fini dello studio di settore. Eliminata la necessità di "calibrare" tali costi-ricavi, B. salve, barbara. come mi risulta, negli studi di settore, per la valutazione di un'eventuale inadeguatezza del reddito, sono poco responsabili le quote dei costi relativi all'abitazione, luce, ecc. si sa che tutti li hanno, non li possono evitare. si guardano le spese di nichia: uso telefonino, uso autovettura, e tutto quello che è superfluo per il livello dell'attività ed anomalo. secondo me, la tua commercialista sbaglia tanto. d
[Edited at 2008-01-03 14:04] | | | Spero davvero che la commercialista non si sbagli... | Jan 3, 2008 |
Dragomir Kovacevic wrote: negli studi di settore, per la valutazione di un'eventuale inadeguatezza del reddito, sono poco responsabili le quote dei costi relativi all'abitazione, luce, ecc. si sa che tutti li hanno, non li possono evitare. si guardano le spese di nichia: uso telefonino, uso autovettura, e tutto quello che è superfluo per il livello dell'attività ed anomalo. secondo me, la tua commercialista sbaglia tanto. comunque, ragionando anche da sola: ... See more Dragomir Kovacevic wrote: negli studi di settore, per la valutazione di un'eventuale inadeguatezza del reddito, sono poco responsabili le quote dei costi relativi all'abitazione, luce, ecc. si sa che tutti li hanno, non li possono evitare. si guardano le spese di nichia: uso telefonino, uso autovettura, e tutto quello che è superfluo per il livello dell'attività ed anomalo. secondo me, la tua commercialista sbaglia tanto. comunque, ragionando anche da sola: poniamo che in base ai miei parametri per essere congrua io debba guadagnare un reddito X e il mio reddito effettivo risulti, in misura maggiore o minore, inferiore a tale soglia. Tutte le spese da me detratte comportano un'ulteriore diminuzione del reddito dichiarato e, quindi, una maggior "distanza" dal reddito target stabilito dal fisco. Senza studio di settore posso guadagnare liberamente una cifra qualsiasi compresa da 0 e 30.000 euro (intendendosi per guadagno proprio il ricavo meno la spesa) senza che il fisco voglia "sindacare" quanto tale cifra sia o meno adeguata (o congrua). B. ▲ Collapse | | | Servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali | Jan 3, 2008 |
Ecco quali sono i servizi internazionali, come definiti dal decreto istitutivo dell'IVA (D.P.R. 633/72) e i cui fornitori saranno esclusi dal nuovo regime (TITOLO 1, ART. 9): Costituiscono servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali: 1) i trasporti di persone eseguiti in parte nel territorio dello Stato e in parte in territorio estero in dipendenza di unico contratto; 2) i trasporti relativi a beni in esportazione, in transito o in importazione temporanea, no... See more Ecco quali sono i servizi internazionali, come definiti dal decreto istitutivo dell'IVA (D.P.R. 633/72) e i cui fornitori saranno esclusi dal nuovo regime (TITOLO 1, ART. 9): Costituiscono servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali: 1) i trasporti di persone eseguiti in parte nel territorio dello Stato e in parte in territorio estero in dipendenza di unico contratto; 2) i trasporti relativi a beni in esportazione, in transito o in importazione temporanea, nonché i trasporti relativi a beni di importazione i cui corrispettivi sono assoggettati all'imposta a norma del primo comma dell'art. 69 ; 3) i noleggi e le locazioni di navi, aeromobili, autoveicoli, vagoni ferroviari, cabine-letto, containers e carrelli, adibiti ai trasporti di cui al precedente n. 1), ai trasporti di beni in esportazione, in transito o in temporanea importazione nonché a quelli relativi a beni in importazione sempreché i corrispettivi dei noleggi e delle locazioni siano assoggettati all'imposta a norma del primo comma dell'art. 69 ; 4) i servizi di spedizione relativi ai trasporti di cui al precedente n. 1), ai trasporti di beni in esportazione, in transito o in temporanea importazione nonché ai trasporti di beni in importazione sempreché i corrispettivi dei servizi di spedizione siano assoggettati all'imposta a norma del primo comma dell'art. 69; i servizi relativi alle operazioni doganali ; 5) i servizi di carico, scarico, trasbordo, manutenzione, stivaggio, disistivaggio, pesatura, misurazione, controllo, refrigerazione, magazzinaggio, deposito, custodia e simili, relativi ai beni in esportazione, in transito o in importazione temporanea ovvero relativi a beni in importazione sempreché i corrispettivi dei servizi stessi siano assoggettati ad imposta a norma del primo comma dell'art. 69 (35/a); 6) i servizi prestati nei porti, autoporti, aeroporti e negli scali ferroviari di confine che riflettono direttamente il funzionamento e la manutenzione degli impianti ovvero il movimento di beni o mezzi di trasporto, nonché quelli resi dagli agenti marittimi raccomandatari; 7) i servizi di intermediazione relativi a beni in importazione, in esportazione o in transito, a trasporti internazionali di persone o di beni, ai noleggi e alle locazioni di cui al n. 3); le cessioni di licenze all'esportazione ; 7-bis) i servizi di intermediazione resi in nome e per conto di agenzie di viaggio di cui all'articolo 74- ter, relativi a prestazioni eseguite fuori del territorio degli Stati membri della Comunità economica europea ; 8) le manipolazioni usuali eseguite nei depositi doganali a norma dell'art. 152, primo comma, del testo unico approvato con D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 ; 9) i trattamenti di cui all'art. 176 del testo unico approvato con D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43 , eseguiti su beni di provenienza estera non ancora definitivamente importati, nonché su beni nazionali, nazionalizzati o comunitari destinati ad essere esportati da o per conto del prestatore di servizio o del committente non residente nel territorio dello Stato ; 10) [i servizi relativi alle telecomunicazioni internazionali, con esclusione delle comunicazioni telefoniche in partenza dallo Stato] (39/a); 11) il transito nei trafori internazionali; 12) le operazioni di cui ai numeri da 1) a 4) dell'art. 10, effettuate nei confronti di soggetti residenti fuori dalla Comunità economica europea o relative a beni destinati ad essere esportati fuori dalla Comunità stessa. Le disposizioni dell'ultimo comma dell'art. 7 e quelle del secondo e terzo comma dell'art. 8 si applicano, con riferimento all'ammontare complessivo dei corrispettivi delle operazioni indicate nel precedente comma, anche per gli acquisti di beni, diversi dai fabbricati e dalle aree edificabili, e di servizi fatti dai soggetti che effettuano le operazioni stesse nell'esercizio dell'attività propria dell'impresa . I servizi di traduzione non vi rientrano, quindi volendo possiamo adottare questo regime. Chi apre la partita IVA ora (come farò io) deve riflettere sulla reale convenienza rispetto al regime agevolato triennale classico, dove se non erro il pagamento dell'imposta sostitutiva è del 10% (contro il 20% del forfettone) quindi più conveniente. Occorre bilanciare questo con i vantaggi del forfettone (a mio parere i maggiori sono l'esenzione dagli studi di settore e dal pagamento IRAP) e vedere da che parte pende il piatto... ▲ Collapse | | |
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Cecilia Civetta Italy Local time: 07:47 Member (2003) Italian to Spanish + ... Da una che non ci sta | Jan 14, 2008 |
A me sembra che ogni nuovo provvedimento impositivo tenda ad incoraggiare i contribuenti a lavorare sempre meno. E’ solo un mio modesto parere personale che volevo esprimere. Forse sono io l’extraterrestre che non vede mai il lato positivo. | | | Anna Lanave Italy Local time: 07:47 French to Italian + ... Punto di vista | Jan 14, 2008 |
Ciao Cecilia, mi interesserebbe davvero avere il tuo punto di vista più dettagliato se fosse possibile. Grazie | | | Kelly Gill Italy Local time: 07:47 Member (2008) Italian to English mi convieni? | Jan 17, 2008 |
... lavoro tempo pieno (contratto indeterminato per un'azienda) ... faccio le traduzione "part - time" (leggi.... non ho quasi mai una fine settimana libero, miei figli mi odiano , mio compagno mi sta per lasciare - pero qualche soldi in più per le spese c'è e anche la speranza di eventualmente lasciare la mia "day job" ) .... sicuramente quest'anno guadano piu di 5000 euro ma meno di 30000 con le traduzione. Ovvio che devo parlare con una commerc... See more ... lavoro tempo pieno (contratto indeterminato per un'azienda) ... faccio le traduzione "part - time" (leggi.... non ho quasi mai una fine settimana libero, miei figli mi odiano , mio compagno mi sta per lasciare - pero qualche soldi in più per le spese c'è e anche la speranza di eventualmente lasciare la mia "day job" ) .... sicuramente quest'anno guadano piu di 5000 euro ma meno di 30000 con le traduzione. Ovvio che devo parlare con una commercilista pero c'è qualcuno nella mia situazione?? sicuramente c'è ... ideas? tips? tricks? ▲ Collapse | | | Pages in topic: [1 2] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Importante: Nuovo regime fiscale per chi ha fatturato meno di 30.000 euro nel 2007 Wordfast Pro | Translation Memory Software for Any Platform
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